Volevo chiedere, se possibile, delucidazioni legali riguardo le normative riguardanti le associazioni non riconosciute (c.c. 36 etc...). Chiedo scusa in anticipo per il disturbo e per le numerose domande.
- E' vero che i partiti politici adottano la forma giuridica di associazione non riconosciuta?
- Il tesseramento è l'atto di accettazione del contratto associativo, da parte di un nuovo membro?
- E' il congresso del partito ad assolvere la disposizione che esista un organo deliberante formato da tutti gli associati (Cass. Civ. 3.11.81, n5791 RFI, 1981, 2)?
- Quale normativa rende lecito precludere ad un tesserato (cioè un associato?) la presenza ed il diritto di voto al congresso (cioè l'assemblea generale degli associati?) su base temporale (ovvero, possono partecipare al congresso solo gli iscritti da più di tot tempo)?
- Le normative che regolano le donazioni alle associazioni non riconosciute sono le stesse che regolano le donazioni ai partiti?
- Le strutture territoriali di un partito (circoli, federazioni, etc...) sono considerate associazioni separate oppure no?
- L'associazione non riconosciuta/partito, può aquistare e controllare società distinte dall'associazione stessa, ma a scopo commerciale?
Grazie della cortese risposta.