Salve,
problema di non facile risoluzione almeno a quanto ne possa sapere io.
Ho avuto la fortuna/sfortuna di lavorare in paese dell'UE (Portogallo) e di poter scaricare l'Iva di quel paese in taluni acquisti (purche' superiori a 200 euro). A causa di alcuni problemi, principalmente dovuti al fatto che si pagava subito, la merce (mobili, elettrodomestici) arrivavano dopo una quindicina di giorni, sovente accadeva che si dovesse restituire merce arrivata differente da quella ordinata o di qualita' differente da quella che in negozio sembrava essere.
Ovviamente la fattura IVA si presentava elettronicamente a rimborso presso il Ministero delle finanze, essi effettuavano i dovuti controlli (almeno credevo) e poi rimborsavano la Iva al sottoscritto nel termine di circa 3-4 gg (!!).
Evidentemente nel caso di note di credito emesse dopo il rimborso sorgeva il problema della restituzione dell'Iva. A tal fine interpellati i negozianti locali (grandi catene commerciali) essi mi assicuravano che, poiche' tutto avveniva elettronicamente (via sito della finanza su Internet, come in Italia !!!!), lo stesso Ministero effettuava i conguagli diretttamente con la restituzione dell'Iva immediatamente dopo la ricezione della nota di credito da parte della grande catena commerciale).
Dopo tre anni nei quali la mia colpa e' stata quella di non aver mai controllato niente, perche' sembrava tutto cosi' efficiente e moderno, mi arriva una notifica da parte del ministero delle finanze di quel paese dell'UE, con il quale mi viene notificato che, dopo accurati controlli (!!! dopo 3 anni !!!) risulta che hanno liquidato a me IVA non dovuta (le Note di credito famose, mai "conguagliate" ... da parte loro ...!!!) per euro 70.000 (!!!!) da restituire "volontariamente" entro 30 gg !!!!! Il tutto senza pregiudizio dell'attivita' criminale che il caso ricopre (testualmente !).
Io questa somma attualmente non la ho e, forse, ove fosse possibile rateizzarla in un tempo ragionevole (oltre i 60 mesi, comunque), potrei anche saldare. Al momento non mi e' possibile.
I miei timori sono :
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la cartella fiscale del paese UE arriva in Italia direttamente con equitalia ?
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possono esserci sanzioni penali per questo tipo di pseudo frode fiscale (ove c'e' parziale colpa da parte mia, quanto meno superficialita') ? Posso no condannarmi per frode fiscale ?
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se c'e' sanzione penale in quel paese, arriva anche in Italia, dove, oggi sono nuovamente residente ?
In sintesi mi vengono ad arrestare qua ?
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Possono pignorarmi la casa qui in Italia ? (premetto che la casa che ho e' sotto mutuo Inpdap per anni 30 e ho pagato solo 6 rate semestrali del mutuo finora). In quel Paese non ho ovviamente nulla, ne' soldi, ne' case, nulla .... solo ricordi belli del tempo che fu ...
Sono seriamente preoccupato degli sviluppi di questa vicenda, soprattutto per cio' che concerne l'aspetto penale e le conseguenze dal punto di vista di pignoramenti o altro ...
Sarei molto contento se qualcuno potesse fornirmi gentilmente un contributo di pensiero o un suggerimento/consiglio all'argomento.
Grazie