Se sei lavoratore dipendente di una ditta Francese ma residente in Italia bisogna vedere il documento per le doppie imposizioni tra Italia e Francia (di solito questi documenti sono di non facile lettura per uno non del settore) comunque sono quasi tutti uguali e di norma le tasse le paghi sia in Francia (lo stipendio accreditato e' tassato alla fonte normalmente) sia in Italia. Con il trattato contro le doppie imposizioni in pratiche scali le tasse che gia' hai pagato in Francia avvalendoti del credito d'imposta e paghi le rimanenti tasse in Italia.
Ad esempio:
Se guadagni 100 e la Francia ti tassa 40 alla fonte sullo stipendio, se sullo stesso stipendio l' Italia ti tasserebbe 45, devi pagare all'Italia 5 , in pratica la differenza tra quello che paghi in Francia e quello che pagheresti in Italia. I reddditi esteri se sei residente in Italia li devi dichiarare sul modello Unico se non sbaglio. Ricorda poi che se ti aprono un conto estero presso una banca francese lo devi dichiarare sul modulo RW
@christian.pinto said:
Salve a tutti,
questo è il mio primo post su questo forum. Ho da poco ricevuto una offerta di Lavoro a tempo indeterminato da una azienda francese. Verrei assunto come lavoratore da remoto (telelavoro). L'azienda ha una sede stabile in Francia, e non in Italia. Sarei quindi loro dipendente a tutti gli effetti (no partita IVA) ma lavorerei al 100% dall'Italia (residente a Parma), trascorrendo quindi meno di 180 giorni nel paese estero.
Vorrei sapere a che tipo di regime fiscale sono sottoposto, in quale paese pago le tasse?? Posso avvalermi delle leggi contro le doppie imposizioni Italia-Francia?
Grazie,
Christian