Ciao Foglia,
il furto nei supermercati ha accesso numerose discussioni teoriche, per la quali non mi sento competente. Se non ricordo male molto seguite erano le teorie di Antolisei.
Generalmente si considera furto il caso di chi occulta oggetti sulla propria persona, anche prima di passare la cassa, perchè in quel modo ha già sottratto al controllo del commerciante gli oggetti. Ci sono testi contrarie che ritengono che la sottrazione si realizza solo dopo aver passato la cassa, ma la circostanza dell'aver nascosto degli oggetti è ritenuto indice di ciò che realmente vorrebbe compiere il ladro.
Sulla base di tali considerazioni l'ipotesi da te prospettata deve essere senz'altro considerata un furto completo nei suoi elementi.
La circostanza che il "ladro" torni, anche se chiamato, per pagare, può essere ritenuta foriera di concessione di attenuanti, non di più.
L'accettare il pagamento non può ritenersi una forma implicita di rinuncia alla querela, perchè chi detiene il diritto di querela dovrebbe compiere atti incompatibili con la volontà di querelare. Il semplice fatto di ricevere l'equivalente del bene sottratto non è affatto incompatibile, come nemmeno è incompatibile ricevere il risarcimento del danno ed eventualmente una somma a ristoro del reato.
Spero di averti aiutato. Buon studio!