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    • Gestione separata e minimali INPS

      Ciao a tutti,

      vorrei un chiarimento sui minimali INPS in regime di gestione separata: se ho capito bene, pur esistendo un minimale pari a 14.000 euro, l'effettiva cifra da versare all'INPS (restando in gestione separata) è proporzionale al reddito e non "minima" di 2800 euro (18% di 14.0000), dico bene?

      Questo perchè leggo sul sito INPS:

      Nella Gestione Separata vige lo stesso reddito minimale previsto dalla L. 233/90 (art. 1, c. 3) per le Gestioni Artigiani e Commercianti ed annualmente rivalutato. Tuttavia poiché, a differenza di queste ultime, nella Gestione separata si versa solo sul reddito effettivamente percepito, il minimale rappresenta solo un valore di riferimento ai fini del calcolo della copertura contributiva (v. accredito contributivo).

      Coerentemente col principio di cassa, cui la Gestione è ispirata, i contributi vengono accreditati nell'estratto conto del lavoratore nell'anno in cui sono stati pagati i compensi cui si riferiscono, indipendentemente da quando essi sono maturati (ovvero indipendentemente da quando si è svolta l'attività lavorativa).

      L'accredito viene riconosciuto per **mesi **di copertura.

      Nella gestione separata si versa solo sul reddito effettivamente percepito, non esiste cioè, a differenza di quanto avviene nelle Gestioni Artigiani e Commercianti, un **reddito minimale **su cui versare obbligatoriamente.

      • se nell'anno si consegue un reddito almeno pari a quello minimale, sul quale quindi viene versata la relativa contribuzione, si ha diritto alla copertura contributiva completa di 12 mesi;
      • in caso contrario i mesi di copertura sono contratti in proporzione ed accreditati a decorrere dal mese di gennaio,indipendentemente dal mese o dai mesi dell'anno in cui i compensi vengono percepiti. **Solo per il primo anno di iscrizione alla Gestione Separata, l'accredito contributivo decorre dal mese di iscrizione. **

      **
      Grazie mille a chi vorrà aiutarmi
      **

      postato in Consulenza Fiscale
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      firestart80
    • RE: Lavoro come dipendente e partita IVA (non in regime dei minimi)

      Ciao e innanzitutto grazie ad entrambi per l'aiuto,

      a dire la verità io ero rimasto al "vecchio" regime dei minimi da 5.000 euro annui, neanche sapevo che ora il limite è 30.000. Mi è chiaro (ho trovato il testo sul sito dell'inps,grazie per la dritta) che essendo già dipendente full-time non dovro' pagare l'Inps (evviva), ora pero' mi chiedo:

      il limite dei 30.000 euro di fatturato annui per il nuovo regime dei minimi è da intendersi per il solo fatturato della ditta individuale, o è la somma del mio reddito da dipendente + il fatturato?

      Va' da se che il reddito "fa cumulo" potrei fare ben poco in regime dei minimi...

      Grazie ancora!

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      firestart80
    • Lavoro come dipendente e partita IVA (non in regime dei minimi)

      Ciao a tutti,

      sono un lavoratore dipendente assunto a tempo indeterminato presso una azienda privata e sto valutando di aprire una partita IVA (non in regime dei minimi perchè 5.000 euro/annui sono troppo pochi) per una mia seconda attività.

      Leggendo sulla rete e anche parlando con un paio di commercialisti continuo a sentire pareri discordanti circa la necessità di iscrizione all'INPS e i relativi circa 2.800 euro / annui da versare: chi dice che essendo già dipendente non devo versarli, chi dice che devo farlo in ogni caso: mi aiutate?

      Il succo è che prima di aprire partita IVA (ditta individuale) vorrei avere un quadro ben chiaro di tutte i costi che andrei a sostenere.

      Grazie mille
      Carmine

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      firestart80
    • RE: Cambio oggetto sociale o chiusura e riapertura? E a chi intesto?

      Salve,

      grazie per la risposta, ma mi chiedevo: il regime dei minimi per il 2012 non è stato modificato? Ho in ogni caso diritto ad usufruirne?

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      firestart80
    • Cambio oggetto sociale o chiusura e riapertura? E a chi intesto?

      Ciao a tutti,

      mi trovo davanti ad un paio di amletici dubbi e chiedo il consiglio a voi esperti 🙂

      La mia situazione attuale è:

      1. Dipendente a tempo indeterminato
      2. Titolare di P.IVA in regime di minimi con oggetto sociale "creazioni artistiche e letterarie" (facevo il blogger)

      Ho in cantiere di aprire una ditta individuale, con oggetto sociale ecommerce ingrosso e dettaglio, servizi e consulenza.

      I dubbi, dicevo, sono due:

      1. Intestare la ditta individuale a me, che già ho reddito come dipendente, è una buona idea? Ho da perdere a causa dell'aumento del reddito (ho paura di una bella stangata), o da guadagnare in quanto già verso i contributi INPS in busta paga?

      2. In caso apra a nome mio, visto che non rientrerei più nel regime dei minimi e che l'oggetto sociale sarebbe completamente diverso, converrebbe chiudere la P.IVA esistente e aprire una nuova, o fare le variazioni del caso a quella attuale?

      Mi affido a voi, grazie!

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      firestart80
    • RE: Fattura come contribuente minimo: vediamo se ho capito

      Salve,

      innanzitutto grazie per la risposta. Lei mi dice "Come imposte pagherà il 20% del reddito, che è dato da ricavi - costi deducibili - contributi inps pagati."

      Poniamo che abbia spese pari a 0

      Compenso lordo 1200
      Ritenuta 20% 240
      Compenso netto e percepito (ricavo) 960

      La mia aliquota INPS è al 17%: questo significa che, avendo già pagato il 20% con ritenuta, sono già "a credito del 3%"?

      Grazie ancora

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      firestart80
    • RE: Cosa e come "scaricare"?

      Innanzitutto grazie mille,

      ma nei "costi" devo considerare anche la ritenuta d'acconto? Poniamo che non abbia altre spese:

      Ricavo lordo 1.200
      Ritenuta 20% 240
      Ricavo netto 960
      Inps 17% (sono anche lavoratore dipendente) 204

      Ho quindi un "credito" del 3%?

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      firestart80
    • Cosa e come "scaricare"?

      Ciao,

      a rischio di sembrare scemo, vorrei capire cosa e come si può "scaricare" da contribuente minimo. Premetto che mi è chiaro il meccanismo dell'IVA, ma non capisco cosa e sopratutto come si possa detrarre un qualsivoglia costo essendo contribuente minimo e quindi non addebitando ne pagando l'iva.

      Cerco di spiegarmi...

      Se addebbitassi iva, alla fine del'anno pagherei allo stato la differenza tra l'iva a debito e quella a credito, e fin qui ci sono arrivato.

      Visto che non addebito l'iva ma emetto fattura con ritenuta d'acconto, poniamo che alla fine dell'anno ho acquistato, che so, un computer piuttosto che un'auto da 5000 euro iva esclusa, quindi di IVA ho pagato 1.050 euro

      Come posso recuperare queste spese, se pago solo i contributi INPS? Li posso scaricare da lì?

      Grazie e abbiate pietà, sono sempre stato solo lavoratore dipendente 😄

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      firestart80
    • Fattura come contribuente minimo: vediamo se ho capito

      Ciao a tutti,

      sono nuovo del forum, e nuovo come contribuente minimo e sarei grato se mi deste una mano.

      Ho aperto una p.iva, in regime di contribuente minimo per poter lavorare con un contratto di collaborazione con una srl che, da contratto, mi deve un compenso di diciamo 1.200 ? lordi mensili.

      Ho già letto pdf, faq, articoli del Sole 24 ore etc, e dopo aver fatto questo ho richiesto una sorta di "fattura" di esempio. Vi chiedo una mano per verificare l'esattezza di questi punti

      1. Fattura di esempio:

      Imponibile ? 1.200,00
      Totale fattura ? 1.200,00
      Ritenuta 20% ? 240,00
      Netto da corrispondere ? 960,00

      OPERAZIONE EFFETTUATA AI SENSI DELL?ART.1, COMMA 100, LEGGE FINANZIARIA PER IL 2008

      E' corretto?

      1. Come tasse da pagare, ho la ritenuta d'acconto, che in pratica "non vedo" e quindi è una tassa trasparente, più l'INPS (se ho capito bene il 17% in quanto sono anche già lavoratore dipendente) che invece vado a pagare in fase di dichiarazione dei redditi, giusto?

      2. Ho visto che c'è la possibilità di una rivalsa del 4% per i suddetti contributi, da richiedere, nel mio caso, alla società che mi ha commissionato il lavoro: presumo sia facoltativa, ovvero la società puo' accettare di pagare questo 4% di contributi per me o meno, dico bene?

      Grazie mille a chi vorrà aiutarmi! 🙂

      postato in Consulenza Fiscale
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      firestart80