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    • Le tipologie di siti internet

      Il sito internet
      Il sito web rappresenta il più famoso strumento di marketing on-line utilizzato dalle aziende il cui impegno finanziario può essere di piccola entità per merito di formule gratuite per la sua costruzione. L’adozione del sito web può comportare inoltre l’utilizzo di altri strumenti di marketing on-line illustrati nel seguito della tesi.
      Esistono diverse tipologie di siti Web, le cui distinzioni sono abbastanza nette:
      1.La brochure Web: è la soluzione più semplice: un insieme di pagine descrittive basate su una struttura di contenuti predeterminata e una grafica pre-impostata. La Brochure Web può essere presente su portali tematici frequentati da operatori del settore o su directories destinate al mondo professionale e consumer che ne garantiscono ampia visibilità. Il punto di forza di questi media è la rapidità con cui l’utente può identificare l’attività dell’inserzionista e verificare se risponde alle proprie esigenze. Si tratta di un buono strumento quando si naviga in internet alla ricerca di informazioni. E poiché in Internet le informazioni sono sovrabbondanti, a volte è più semplice scartare quelle che richiedono un’analisi più approfondita a favore di quelle che rapidamente ci comunicano ciò che cerchiamo in quel determinato momento.
      2.Il Sito Vetrina: È l’evoluzione della Brochure Web. In questo caso la struttura, i contenuti e la grafica del sito sono più complessi. Generalmente, il Sito Vetrina è costituito dalla presentazione dell’attività e da ciò che l’azienda offre. I contenuti sono aggiornati saltuariamente e non esiste una comunicazione con l’utente. Nonostante ciò i visitatori riescono a comprendere l’identità dell’azienda e le caratteristiche dell’offerta.
      3.La Vetrina** Evoluta**: Si differenzia dal precedente per il contenuto aggiornato dei contenuti proposti. La Vetrina Evoluta si distingue anche per la presenza di motori di ricerca interni che consentono all’utente di navigare dinamicamente nei molteplici contenuti dei data base. Permane tuttavia, la mancanza di interazione: per acquistare quanto offerto, i visitatori si devono recare di persona al luogo indicato, telefonare o mandare un’e-mail.
      4.Il Sito E-Commerce: in questo caso il sito oltre a consentire all’utente di navigare in un database è predisposto per accettare i suoi acquisti. È una soluzione più costosa rispetto alle precedenti. Tali siti permettono gli acquisti on-line tramite carta di credito. Il cliente si aspetta di acquistare via internet solo alcune tipologie di prodotto.
      5.Il Sito E-Business: in questa categoria figurano i siti che permettono di fare acquisti e di usufruire di una serie di servizi via Web. I siti E-Business, in particolare, integrano fasi dei processi produttivi come la gestione della supply chain. Attraverso l’E-Business è possibile gestire processi e servizi complessi come l’e-learning o servizi multimediali

      Il sito internet rappresenta una grande opportunità per farsi pubblicità ed attrarre quindi nuovi consumatori. Nonostante ciò, se per alcune aziende sviluppare un sito Internet ha prodotto un vantaggio competitivo, per altre che non sono riuscite ad adeguare la propria cultura a uno strumento così delicato, si è rilevato un fallimento.

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    • Search Engine Marketing

      Consulenza di direzione aziendale ****************

      Per Search Engine Marketing, si intendono tutti gli strumenti di marketing che si basano sull’utilizzo dei Motori di Ricerca. Essi sono divenuti negli ultimi anni oggetto di interesse da parte delle aziende che intravedono in essi un’opportunità per sviluppare il proprio business.
      Le modalità attraverso le quali le stesse aziende possono effettuare operazioni di marketing sui motori di ricerca sono due: comparire tra i primi risultati organici del motore, ossia tra quelli prodotti dalla query, o comparire tra i risultati a pagamento.
      Nel primo caso si parlerà di ottimizzazione e di posizionamento del sito nel motore di ricerca, ovvero di Search Engine Optimization, nel secondo caso di Keywords advertising.
      L’ottimizzazione consiste fondamentalmente nelle tecniche per adeguare la struttura del sito ai criteri di indicizzazione dei motori di ricerca: l’obiettivo finale è di essere selezionati dall’indice per comparire nelle prime posizioni dei risultati. È noto, infatti, che le prime tre posizioni catturano circa il 50% dell’attenzione di tutti gli utenti e che meno del 10% arriva a sfogliare la quarta pagina dei risultati presentati dal motore di ricerca. I motori di ricerca, insieme alle directory, garantiscono agli investitori di poter raggiungere quote consistenti e crescenti di utenti.
      Tuttavia, il limite alle tecniche di ottimizzazione consiste nel fatto che gli algoritmi che regolano le priorità nelle uscite nei risultati organici sono custoditi segretamente dai motori di ricerca e che pertanto le tecniche di ottimizzazione sono solamente presunte ma non garantiscono il loro funzionamento. Infatti, revisioni ai sistemi di indicizzazione dei motori di ricerca possono ridurre la posizione di un sito vanificando quindi denaro e tempo perso per la sua ottimizzazione.
      Il Keywords Advertising invece, consiste nell’acquisto di posizioni privilegiate nella pagina dei risultati a pagamento che appaiono in risposta a determinate query. L’inserzionista acquista le keywords dal motore di ricerca pagandole sulla base del numero dei click effettuati dagli utenti (pay-per-click). Per le prime posizioni è spesso prevista un’asta tra inserzionisti.
      Le campagna di Keywords Advertising sono rapide da attivare e molto flessibili: si possono, infatti, facilmente impostare e cambiare le parole chiave, selezionare l’area geografica degli utenti che si vuole raggiungere, scegliere giorni ed orari di esposizione.
      Secondo una ricerca della Nielsen Media Research, in Italia nel semestre gennaio – luglio 2006 il keyword advertising è cresciuto del 28% rispetto allo stesso periodo del 2005 raggiungendo investimenti pari a 11,9 milioni di €. Certamente è ancora una piccola nicchia che è destinata a crescere significativamente nei prossimi anni come evidenziano indagini internazionali di mercato. Negli Stati Uniti, infatti, il keyword advertising è già la tipologia di advertising on-line più utilizzata e rappresenta circa il 40% degli investimenti nel settore.

      Consulenza di direzione aziendale ******************

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    • E-mail marketing

      Consulenza di direzione aziendale ***********

      Per E-mail Marketing si intendono tutti gli strumenti di marketing che si basano sull’utilizzo dell’e-mail come mezzo per fare marketing in azienda. È il mezzo e la modalità di comunicazione che mutua on-line le tecniche del direct marketing.
      Si è rilevato che coloro che sviluppano le attività di marketing diretto utilizzano l’e-mail come strumento per fidelizzare la clientela nella maggior parte dei casi ma anche per acquisire nuovi clienti, consolidare il brand, personalizzare la comunicazione e ridurre i costi di marketing.
      I servizi di comunicazione e promozione tramite e-mail più diffusi oggi in Internet sono:
      -Newsletter
      -Newsgroup
      -Mailing List

      Mentre Newsgroup e Mailing List sono forme di comunità virtuali e quindi verranno analizzati successivamente, la Newsletter rappresenta un messaggio di posta elettronica inviato periodicamente e gratuitamente a tutti coloro che ne abbiano fatto esplicita richiesta e contenente informazioni aggiornate su argomenti di interesse dell’utente. La predisposizione di una newsletter crea una forte affiliazione tra impresa e chi la riceve. La newsletter è uno strumento di promozione on-line diretto ed efficace. Si rivolge ad un target autoselezionato di utenti, di conseguenza sicuramente interessati in ciò che l’impresa propone ed offre.

      I vantaggi dell’e-mail marketing sono accentuati, rispetto al direct marketing off-line, dalle caratteristiche di Internet:
      -La personalizzazione dei messaggi: l’e-mail marketing offre maggiore opportunità e minori costi per una più efficace personalizzazione dei messaggi in relazione al profilo del destinatario;
      -L’economicità: il costo di un contatto si aggira attorno a 0,10 euro, consente quindi un più rapido raggiungimento del Break Even Point (il punto di paraggi tra costi e margini) delle campagne e quindi una maggiore redditività;
      -La redemption o efficacia: * * dichiara che l’e-mail marketing si conferma un efficace strumento di comunicazione: all’aumento del volume degli invii nel periodo corrisponde infatti un aumento del click-through. Nei primi sei mesi del 2006 il volume delle e-mail inviate è aumentato dell’82% rispetto allo stesso periodo del 2005 e del 22% rispetto al secondo semestre 2005. La crescita media semestre su semestre è pari quindi al 49%. La crescita dei volumi non compromette il successo della comunicazione: la percentuale delle e-mail che sono aperte almeno una volta si mantiene infatti costante, al 16% sugli invii totali. Aumenta anche in numero di click-through unici per link e per e-mail. I click-through unici per link sono il 3,5%, un punto percentuale in più rispetto al primo semestre 2005 e 0,5 punti percentuali rispetto al secondo semestre 2005. L’incremento medio trimestre su trimestre è pari al 18%. I click-through unici per e-mail sono pari al 2,6% con incremento dello 0,6% e dello 0,2% nei due semestri 2005 rispettivamente. L’incremento medio trimestre per trimestre è pari al 15%.
      -La velocità nella lettura dei risultati: mentre una campagna off-line ha una durata di 2 o 3 mesi, con il picco dei risultati a circa due o tre settimane dall’invio, una campagna di e-mail marketing si conclude in circa 7 o 10 giorni con un picco entro le prime 24-48 ore. È quindi possibile leggere più rapidamente i test e pianificare le successive campagne.
      -La misurabilità dei risultati: è possibile misurare più variabili e anche variabili che non sono rilevabili off-line. Ad esempio la ricezione del messaggio e la sua apertura.
      Esistono diversi modi per effettuare tali misurazioni:
      ·Numero delle persone che hanno ciccato sui singoli link contenuti nel messaggio
      ·Numero di coloro che, ricevuta l’e-mail, hanno richiesto maggiori informazioni
      ·Numerosità di quanti hanno aderito alla eventuale proposta contenuta nel messaggio
      ·Numero di e-mail inviate
      ·Numero di e-mail che non sono state consegnate
      ·Numero di coloro che hanno comprato in seguito all’e-mail ricevuta.

      Consulenza di direzione aziendale – è società leader di digital direct marketing. I dati sono presenti nel report, redatto dalla stessa, E-mail Marketing Performance Report 2007

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    • RE: il valore strategico del search advertising

      Ciao A tutti,
      volevo solamente proporvi un piccolo articolo tratto da ***** circa l'advertising on line. a mio avviso molto interessante:
      ve lo copio qui sotto:

      La progressiva penetrazione di Internet e della banda larga, con un numero sempre crescente di utenti collegati e dotati di connessioni di qualità, e contestualmente il maggior tempo dedicato alla navigazione – sottratto alla lettura, ai quotidiani o alla televisione – fanno del web un canale sempre più efficace e dunque appetibile per pubblicitari ed investitori La ripresa degli investimenti è avvenuta nel 2004, indicato dagli analisti come l’anno della pubblicità on-line e ora, nel 2006, si ha avuto un incremento del 50% del fatturato pubblicitario rispetto al 2005. Si parla di circa 200 milioni di euro di inserzioni pubblicitarie sul web.
      Tale cifra risulta essere una goccia d’acqua se confrontati con i valori della televisione. Secondo stime della Interactive Advertising Bureau (IAB) Italia nel 2010 il 10% della pubblicità italiana viaggerà su Internet anche se ora siamo solo al 2%. I 20 milioni di utenti, che trascorrono circa 18 ore al mese in Internet, sono dati importanti per chi programma gli investimenti pubblicitari.
      Questi dati ci dicono chiaramente che da qualche tempo, almeno in Italia, il mercato della comunicazione vive uno strano paradosso. Dal lato della domanda, il canale web raggiunge un pubblico potenziale numeroso, interessante (fascia d’età bassa, reddito elevato, equa distribuzione tra i sessi,…) ed oltretutto facilmente profilabile sulla base dei comportamenti ed abitudini. Queste caratteristiche fanno di internet un mezzo particolarmente efficace, soprattutto per azione di marketing mirate.
      L’advertising on-line avrà in un futuro un’ampia fetta dei budget che le aziende dedicheranno alla comunicazione e al marketing, essendosi profondamente modificate le abitudini dei consumatori o almeno di una certa fascia di essi, proprio quelli che stanno più a cuore dei pubblicitari.

      Secondo l’Osservatorio e-business Sanpaolo Imprese, quasi la metà delle piccole e medie aziende (45,5%) ha effettuato azioni di advertising sul web investendo non oltre i 10.000 euro (nel 60% dei casi). Per la maggior parte di queste aziende (70%) Internet continua ad avere un peso marginale, meno del 5%, all’interno del media mix complessivo.
      Secondo la ricerca realizzata nel 2004 dall’Economist Intelligence Unit il 43% delle aziende non investe on-line e ben l’80% di queste – che hanno deciso di non investire nel 2005 - hanno ribadito uno scarso interesse nel media digitale. Comparando questi risultati con il profilo tecnologico delle aziende campione, si nota che la maggioranza delle aziende che non hanno investito ha però un sito web, il che fa pensare ad un approccio ancora primitivo con il web che non si è evoluto o peggio forse non si evolverà affatto.
      Le previsioni per i prossimi due anni (2007 – 2008) è ribaltata: la percentuale dei big spender (ossia coloro che spendono più del 30% del loro budget) passerà dal 3% all’11% mentre cadranno al 2% coloro che invece non investiranno.

      A presto,
      Filippo

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