Oh, perfetto Ghughi! Ecco perché ho chiesto un esempio con i numeri. Partendo sempre dai teorici 100.000 euro di utile lordo, ante imposte e inps, c'è qualcuno che può farmi uno schemino esemplificativo, soprattutto per capire se bisogna necessariamente versare l'inps su tutto il reddito distribuito come dividendi (parlando sempre di socio unico ovviamente)... Voglio capire bene come funziona il meccanismo... Vi ringrazio!!
fabri.80
@fabri.80
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RE: Tassazione ditta individuale VS srls a socio unico
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Tassazione ditta individuale VS srls a socio unico
Salve a tutti,
complimentandomi con tutti coloro che interagiscono su questo forum, volevo sottoporvi il grosso dilemma di chi come me, dopo 4 anni di gestione di una ditta individuale (che adesso ha raggiunto notevoli volumi di fatturato e di utili) si domanda se sia veramente conveniente trasformare la propria ditta in una società a r.l., semplificata e a socio unico.
Nella situazione attuale io sul fatturato lordo, oltre la "decurtazione" inps, (minimale+ aliquota artigiano) sto pagando l'irpef (oltre le addizioni regionali e comunali s'intende) e l'irap. Chiaramente verso anche il contributo camerale e ho posizione aperta INAIL.
Nella mia ditta (impresa di pulizie) anche io svolgo il lavoro, ma non ho dipendenti, avendo subappaltato interamente i lavori ad una cooperativa esterna.
Per vari motivi, sto valutando l'ipotesi che ho summenzionato, con l'intento di limitare le responsabilità patrimoniali e soprattutto di risparmiare qualcosa in termini di tasse complessive. Conosco già i maggiori costi burocratici e amministrativi cui si va incontro, ma vorrei un chiarimento diretto sulle tasse che andrei a pagare con la nuova società. Avendo più volte letto sul vostro forum e anche in altra letteratura attinente l?argomento, che un socio unico di una srl, sia pure semplificata, andrebbe a pagare probabilmente più che restando un artigiano titolare di ditta individuale, vi chiedo di esplicitare con un esempio numerico molto schematico, le percentuali di tasse (con le aliquote attuali ovviamente) che andrei a pagare nell?ipotesi che io rimanga l?unico socio, comunque lavoratore all?interno della società, che non ha dipendenti. Ovviamente, sia nell?ipotesi che scelga di attribuirmi una busta paga, sia nell?ipotesi che io non riceva uno stipendio ma voglia esclusivamente beneficiare degli utili alla fine dell?anno (in linea teorica, chiaramente, ma mi serve per capire se e quanta differenza c?è).Supponiamo che io alla fine dell?anno abbia raggiunto un utile lordo di 100.000 euro (differenza tra costi e ricavi). Attualmente devo pagare, tra previdenza sociale e imposizione fiscale:
** INPS: 22,20%**
IRPEF: (su ciò che rimane, che diventa base imponibile per le altre tasse) 34,22% (% totale su euro 77.800)
IRAP: 3,90
ADD. REGIONALE IRPEF: 1,61
ADD. COMUNALE IRPEF: 0,60
Il totale di queste ?riduzioni?sul totale dei 100.000 euro di reddito lordo ammonta ad una percentuale del 62,53.
La domanda che rivolgo a voi tutti: in termini esclusivamente di tassazione, adottando le soluzioni più adatte al mio caso, è possibile diminuire questa percentuale, a seguito della suddetta trasformazione?
Ringrazio tutti coloro che vorranno gentilmente rispondere nella maniera più esaustiva e chiara possibile.
Un cordialissimo saluto,
Fabrizio