@bluarea said:
Grazie 1000 per le risposte.
Quindi (se ho ben capito) riassumo per i posteri:
Per la mia fattispecie adottero il regime dei contribuenti minimi (l'unica certezza perchè avendo redditi bassi preferisco pagare un'pò in più ma stare lontano dagli studi di settore)
- Se apro la partita iva come lavoratore autonomo
- non mi iscrivo alla camera di commercio
- pago la gestione separata INPS pari al 17 % ma senza minimale (potete confermarmi l'assenza del minimale :bho:?)
- Se apro la partita IVA come impresa
- mi iscrivo anche alla Camera di Commercio
- non pago niente all'inps perchè presento domanda di esonero di pagamento dei contributi INPS in quanto già lì pago come dipendente e perchè non la mia attività in maniera prevalente.
Ciao e grazie a tutto il forum per la pazienza e l'ottimo lavoro
Ciao a tutti! Volevo chiedere un'informazione: mi trovo nella stessa situazione del ragazzo sopra con la differenza, però, che sono un dipendente a tempo pieno ma con un contratto di apprendistato professionalizzante e perciò l'azienda versa meno contributi (nello specifico l'azienda versa il 10% anzichè il 30% circa come in un contratto a tempo indeterminato e io verso poco più del 5% anzichè il 9.19%). Ora io sono impiegato come analista e ho il ccnl commercio e volevo aprirmi una partita iva per fatturare per conto mio invece dei servizi on-line (nello specifico vendere nelle news fiscali).
A livello di inps posso sempre usufruire dell'aliquota agevolata del 17% se aprissi la partita iva o, invece, dato che verso meno contributi come dipendente in quanto apprendista, devo versare di più a livello di inps con la partita iva?
Grazie a tutti!