www .ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-07-22/limportanza-relativa-200936_PRN.shtml
L'importanza (relativa) dell'età
L'articolo 27 della manovra estiva 2011, modificando il regime dei minimi, spiega che le novità vengono introdotte «per favorire la costituzione di nuove imprese da parte di giovani ovvero di coloro che perdono il lavoro».
In realtà, per accedere all'agevolazione non è prevista alcuna condizione collegata all'età (ad esempio, giovani con età pari o inferiore ai 35 anni) o al fatto che si sia perso il lavoro (ad esempio, tramite licenziamento o dimissione). In sede di conversione in legge del decreto, è stato specificato che il nuovo regime dei minimi con imposta sostitutiva al 5%, dal 2012 potrà essere applicato dai giovani non solo «per il periodo d'imposta in cui l'attività è iniziata e per i quattro successivi», ma anche successivamente, cioè «non oltre il periodo di imposta di compimento del trentacinquesimo anno di età».
Il riferimento al limite di età (inferiore ai 35 anni), quindi, consente di migliorare il regime, rendendolo utilizzabile per più di cinque periodi di imposta quando il soggetto è molto giovane. Non è però una condizione necessaria per potervi accedere.
Perchè rendere complicato una cosa che non lo è? La legge non fa assolutamente riferimento al parametro età quale condizione ostativa all'accesso al regime, ma piuttosto come elemento essenziale per il prolungamento oltre il 5^ anno!!!