Bene, mi scuso, non lo sapevo.
Quali sono le aree autorizzate dove fare autopromozione?
Grazie e cordialità,
Doriana Di Giovanni
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RE: Doriana Di Giovanni - "Fottuti dal Destino" (prefazione di E. Ciampi)
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RE: Doriana Di Giovanni - "Fottuti dal Destino" (prefazione di E. Ciampi)
Leggi l'articolo del giornalista Mario Bravo sul primo romanzo di D. Di Giovanni.
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Il giornalista Mario Bravo e il romanzo "Fottuti dal Destino" sul sito Openjournalist
Leggi l'articolo sul primo romanzo di Doriana Di Giovanni sul sito Openjournalist.
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RE: Doriana Di Giovanni - "Fottuti dal Destino" (prefazione di E. Ciampi)
Leggi l'articolo sul primo romanzo di Doriana Di Giovanni sito [...].
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RE: Doriana Di Giovanni - "Fottuti dal Destino" (prefazione di E. Ciampi)
Recensione di Gloria Gaetano [esperta di filologia romanza e letteratura italiana, ha pubblicato con Zanichelli e altre case editrici. Docente per un lungo periodo alla Federico II di Napoli. Collaboratrice di salvatore Battaglia nella compilazione del Dizionario UTET.]
Doriana Di Giovanni ?Fottuti dal Destino?.
E' un'opera prima, che si muove tutta nel linguaggio e tra i nuovi rapporti che si creano nel le chat e nella comunicazione tecnologica. Non solo, in questo stile l'autrice svolge una narrazione autobiografica sincera e spontanea, che fluisce con facilità riportando sensazioni ed espressioni non tanto del linguaggio parlato, che pure compare, quanto nell'immediatezza delle risposte e delle osservazioni, delle emozioni che si hanno comunicando nel web.
L'autrice è sempre in primo piano, sincera, autentica, con una narrazione lineare e limpida. Intorno a lei si muovono figure che prendono vita dal colloquiare con lei, si illuminano a seconda della sua angolazione visiva, si spengono e muoiono intorno agli eventi più importanti della sua vita. Le considerazioni, i pensieri, i sentimenti di Ilaria sorgono in lei e danno una sintesi delle relazioni in cui si è impigliata.
Non c'è lavoro della coscienza, dell'io, è tutto un fluire di sensazioni e di dialoghi monologhi, riflessioni, emozioni, nella loro libertà naturale, spontanea, colte nel momento stesso in cui nascono.
Tutto viene riprodotto senza nessun preciso indirizzo del pensiero, senza nessuna impostazione precedente della trama e dei personaggi; la narratrice non ordina ma riproduce la cronologia naturale e il materiale che il suo io le offre nel rapportarsi con persone importanti della sua esistenza.
Anche la tensione drammatica di certi eventi forti,estremi, viene epurata, decantata, resa tersa dalla sua limpida registrazione della vita, di ciò che di sconvolgente le sta accadendo, nel momento stesso in cui accade.
Il tempo del racconto è il tempo di Ilaria, non legato al filo di un'azione che si svolga con passaggi accentuati o più lievi.
Eppure accadono eventi terribili, tragici, che vengono trascritti come la vita ce li offre, come una cronaca interiore di fatti che toccano i confini estremi dell'esistere.
La scrittura è, quindi ,agile e veloce, come dipanasse una materia narrativa senza intoppi e senza nodi, intrighi, complicazioni, punti di rilievo o di discesa narrativa.Un libro, nuovo, attuale, cronaca interire di eventi, registrazione scorrevole di momenti di vita, e, credetemi, questa caratteristica innovativa non è cosa di poco conto.
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RE: Doriana Di Giovanni - "Fottuti dal Destino" (prefazione di E. Ciampi)
?Fottuti dal destino?, di Doriana Di Giovanni, è un esordio.
Un titolo ?forte? per una storia scritta con delicatezza, con tutta la naturalezza e gli entusiasmi dell?opera prima. E la chiave principale di lettura del romanzo sta proprio in questo. Ciò che rende particolare quest?esordio è proprio la motivazione alla scrittura. Non crediamo di infrangere un segreto inviolabile nel rivelare che questo libro è stato scritto di getto, tutto d?un fiato, in un?apnea creativa legata al desiderio di fare in tempo a regalarlo ad una figura importante della vita di Doriana. Un esordio che, quindi, non nasce dall?ambizione letteraria, non passa attraverso la cura maniacale della limatura di ogni virgola, tipica di altri esordi, fatti di estenuanti riletture e di guerre a distanza con gli editor. Scritto per raccontarsi, non per autocontemplarsi. E? un buon motivo per leggerlo. L?autrice mette dentro tutto ciò che ha vissuto e tutto ciò in cui crede, rinunciando alla saggezza dell?autore smaliziato, che con la stessa materia grezza avrebbe potuto costruire non uno, ma molti romanzi. Ci mette ?troppo?, forse. Eppure la storia non si dilunga, lo stile resta unitario e coerente, la capacità di scrittura è naturale, priva di oscillazioni o cedimenti. Un libro vissuto e sofferto pagina per pagina, senza però lasciare impronte di lacrime inutili sul bordo.
La storia è complessa, ed è una storia d?amore. La protagonista si chiama Ilaria. Ilaria vive con Elena, la sua compagna. Nella sua vita gli uomini possono essere solo amici. Ma attraverso la rete Ilaria conosce un uomo, Andrea, ed è con lui che si svilupperà, con sorpresa di entrambi, la storia d?amore. Nelle premesse, un approccio intrigante, che rischia di incuriosire per le ragioni sbagliate. Tutto ciò che segue è vissuto infatti nella limpidezza di sentimenti puri, di delicatezza, di generosità, di coraggio.
Non vi raccontiamo la vicenda narrata, perché non è la cosa più importante.
Il genere letterario del romanzo d?amore è diffuso e rispettabilissimo. Ha un suo pubblico affezionato. Ma il libro di cui parliamo non ne fa parte, va oltre. Parla di amori immaginati ma non immaginari. Amori fra persone, per i quali l?essere donna o essere uomo non è il dato essenziale. Doriana ? Ilaria ci mette dentro vita vissuta, dolori e paure vere, cose viste e sofferte, insieme a ciò che può conoscere solo attraverso la propria interiorità e la propria fantasia. In questo, c?era una dose di coraggio non comune, prossimo ad una forma di giovanile incoscienza, che avrebbe rischiato di rendere poco credibile perfino la realtà vissuta. A vincere la scommessa è l?assenza di finzione e di artificio: le verità dell?anima sono tutte dell?autrice, passano attraverso il racconto del suo doppio letterario ? Ilaria - e restano vere e indistruttibili. Chi legge percepisce che Ilaria non mente e non inganna, che la sua purezza è autentica, perché Doriana garantisce per lei.
Non si può valutare in termini letterari l?esordio della Di Giovanni senza tenere conto dell?umanità che riesce a trasmettere nelle sue pagine. Nella costruzione narrativa ci sono ingenuità, piccole incongruenze, scelte istintive non mediate, a volte, dalla fredda autoanalisi che dovrebbe caratterizzare il romanziere. Così come troviamo , per converso, pagine di taglio elegante, come il bel racconto dell?incontro fra due donne, quasi incidentale nella narrazione: un timido approccio fatto di delicatezza ma di sottile sensualità, tratteggiato con semplicità e grazia letteraria. Indizio di una maturità espressiva già a portata di mano, che ci auguriamo induca la scrittrice ad insistere. La scrittura è gradevole, lineare, capace di elevarsi e ritornare sulla terra senza le cadute e le discontinuità stilistiche che spesso caratterizzano le opere prime.Enzo Ciampi
Doriana Di Giovanni
?Fottuti dal Destino ? Doveva essere solo un pizzicotto.?
Euro 16,50 -
Doriana Di Giovanni - "Fottuti dal Destino" (prefazione di E. Ciampi)
Fottuti dal destino
Una lezione esemplare sul coraggio di amare.
Ilaria è una giovane con una grave malformazione cardiaca congenita. Vive alla giornata perché non sa il suo cuore cosa le riserverà domani. Ha una bella relazione con Elena, ma un giorno, su una chat line, conosce Andrea ed è amore come non lo è mai stato prima, anche se il destino è in agguato?
L?amore vince sempre, oltre ogni evidenza, oltre ogni avversità. Di Giovanni regala un romanzo esemplare, in cui delinea un?eroina romantica, sola e forte nella sua lotta contro il destino. Una giovane donna toccata da una grave malattia che non le consente di progettare la sua esistenza come tanti, ma decisa a vivere giorno per giorno e intensamente, senza negarsi nulla. Appagata dalla sua relazione con Elena, la donna con cui convive, un giorno conosce su Internet un uomo, Andrea, e piano piano se ne innamora. Anche Andrea si innamora di lei, pur essendo sposato e sapendo che la donna è legata a un?altra donna e lui sarebbe il suo primo uomo. Eppure Di Giovanni scava nei sentimenti e dimostra come l?amore non sia una questione di genere ma un incontro di anime, di cui i corpi costituiscono una importante appendice, seppure appendice.
Con una prosa fresca e delicata l?autrice descrive sapientemente l?incontro tra i due giovani, i dialoghi (autentici e disarmanti) tra i due, il loro farsi incontro, il loro amarsi. La curiosità, il desiderio, l?attesa, tutte le tappe che vengono a costituire il passaggio dalla conoscenza all?amore sono perfettamente toccate e restituite sulla pagina, facendo del romanzo un?opera autentica e magica. Come poi capita nella vita, un dramma è in agguato, e un evento tragico attende i due protagonisti. Eppure, sembra ricordarci Di Giovanni, è la nostra capacità di amare a dare un senso alle nostre vite in un universo indifferente. Il caso, il destino che irrompe nulla toglie a quello che è sbocciato tra i due giovani. Quello, non può essere loro sottratto, e vivrà per sempre, nonostante e oltre il tempo e le contingenze.
Un racconto morale, filosofico; un?opera toccante, per chi è giovane sempre a dispetto dell?anagrafe, e vive e crede e combatte ogni giorno, tutti i giorni della sua vita.
Necessario.