Ciao a tutti,
sono un consulente informatico con partita iva e faccio parte dei regime dei minimi (tassazione 5% e iscritto alla gestione separata).
La mia tariffa giornaliera è di 210 euro al giorno. Dovrei iniziare un progetto di 3 mesi da un nuovo cliente che mi ha richiesto però di contrattualizzarmi come un tempo determinato.
La sua prima offerta, però, non mi sembra assolutamente in linea con quanto percepisco come professionista (210 euro al gg, appunto).
Cito dalla bozza di contratto inviatami:
"la Sua retribuzione sarà di euro 2.000,00 (duemila/00) mensili per 14 mensilità (comprensive di retribuzione base, indennità di contingenza, EDR e superminimo riassorbibile) al lordo delle trattenute previdenziali e fiscali;"
"le verrà altresì riconosciuto un rimborso spese netto medio documentato pari circa ad euro 30,00 giornalieri, per lavori, previsti nella Sua normale attività, svolti al di fuori della sede lavorativa;"
Al telefono mi hanno detto che si parla di un netto di 4900 euro per 3 mesi + 30 euro al giorno netti di rimborso + la liquidazione che dovrebbe essere sui 400 euro netti.
Secondo i miei calcoli, con la partita iva percepirei un netto che si aggira tra i 2900 e i 3100 euro (ho calcolato tariffa per giorni, aggiunto il 4% di contributo e tolto un 35% forfettario di tasse).
Volevo una conferma dei miei calcoli e, soprattutto, secondo voi quale dovrebbe essere da parte del cliente un'offerta congrua rispetto a quanto percepirei con la partita iva?