La parola signoraggio indica il reddito che percepisce chi emette moneta, dato dalla differenza tra il valore nominale della moneta (vale a dire cosa c'è scritto sopra) e il suo valore intrinseco (cioè il costo di coniatura o di stampa).
La domanda "di chi è la moneta?" è una domanda essenziale, perché dal 15 Agosto 1971 con l'abolizione degli accordi di Bretton Woods, il denaro non è più convertibile in oro.
Quindi anziché avere un valore dato dalla riserva delle banche centrali, adesso ha un valore indotto, vale a dire prende forma dall'accordo e per convenzione di chi la utilizza come mezzo di scambio.
Ecco perché nelle nuove banconote non compare più la scritta "Pagabili a vista al portatore", proprio perché non si attinge più alla riserva aurea per creare moneta, e di conseguenza non può neppure essere convertita in oro se si volesse.
** La moneta oramai viene creata dal nulla, semplicemente stampandola.**
Il 98% della moneta circolante è moneta scritturale (vale a dire virtuale come assegni, carta di credito etc.), il restante 2% è moneta fisica, a sua volta costituita per il 98% da banconote e per il 2% da monete metalliche.
Perché il conio delle monete metalliche (costano ognuna 20 cent di euro) è un compito dello Stato, mentre la stampa delle banconote (costano ognuna 30 cent di euro) è nelle mani di Bankitalia che è una SpA?
Basta con la scioccheza dell'ente di diritto pubblico ma privato. Le parole "diritto pubblico" sono per ingannare gli allocchi, e farli credere veramente che Bankitalia abbia una istituzione Statale e pubblica, quando così non è, per il semplice fatto che è composta per più del 90% da banche private.
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Come avviene l'emissione di moneta?**
Quando lo Stato ha bisogno di soldi, per esempio un milione di euro, si rivolge alle Banca Centrale (Bankitalia) cedendole titoli di Stato (come BOT, CCT etc..). Per chi non sapesse cosa sono questi titoli: sono come dei "pagherò" che alla scadenza (hanno una vita che può variare da 3 mesi ad alcuni anni) lo Stato ripagherà ai loro proprietari, dandogli capitale più una percentuale di interesse.
Quando lo Stato cede in proprietà questi titoli dal valore di un milione alla Banca Centrale, la banca crea questo milione dal nulla, semplicemente stampandolo, e lo cede allo Stato, che a sua volta paga gli stipendi i sevizi etc...
Ma che fine fanno i titoli?
La Banca Centrale ora proprietaria di questi titoli, può subito venderli alle banche e ai risparmiatori. In ogni caso, una volta scaduto il periodo di vita, lo Stato dovrà dare al possessore dei titoli il capitale più una percentuale di interessi (per esempio il 2,5%).
Bankitalia nel suo bilancio riporta nel passivo il denaro emesso non come sarebbe corretto al valore tipografico, ma al suo valore nominale! Si comporta come se la moneta fosse di sua proprietà all'atto dell'emissione, come se ci fosse ancora una riserva a cui attinge per creare denaro.
** Ma quella riserva non c'è più!**
Bankitalia non può mettere al passivo il valore nominale della moneta, perché crea quel denaro dal nulla!
Quindi non è un vero debito, è una frode.
** Questa è una TRUFFA e un FALSO IN BILANCIO!**
Questo significa in pratica che ad ogni emissione di denaro da parte della Banca Centrale, lo Stato si indebita del valore dei titoli, più gli interessi. È chiamata moneta-debito, proprio perché le banche ci prestano il dovuto, i nostri soldi.
La Banca Centrale per emettere ad esempio 100 euro guadagna ciò che gli dà lo Stato (100 più 2,5% interessi!), meno il costo per produrla (di 30 cent):
100 + 2,5 - 0,30 = 102,2 euro
Questo è il reddito da signoraggio delle Banche centrali per ogni emissione di una banconota da 100 euro.
(messaggio editato nuovamente senza nessun link esterno...)