Buonasera, sto facendo dei lavori di ristrutturazione su prima casa. Ho già letto la guida proposta dall'agenzia delle entrate ma mi rimangono alcuni dubbi.
Innanzitutto non so come siano configurabili i lavori che sto per eseguire. Sono oggetto di d.i.a. presentata in comune con la dicitura "ristrutturazione di fabbricato di civile abitazione", ed in particolare consistono in:
-ampliamento della superficie e della volumetria dell'edificio;
-modifica della ripartizione interna dei locali;
-parziale demolizione e rifacimento della scala interna tra i due piani;
-sostituzione dei pavimenti esistenti;
Parliamo di ristrutturazione? O è semplicemente manutenzione straordianaria?

Altro quesito: secondo la guida fiscale, i lavori di ampliamento non sono qualificabili come ristrutturazione ai fini della detrazione ma come "nuova costruzione", per cui ne sono esenti.
Premesso ciò:
-è necessario che mi faccia suddividere le fatture, la parcella del tecnico e gli oneri, per la parte specifica della ristrutturazione o è sufficiente che quantifichi io la parte di fattura da imputare?
-per la parte di ampliamento sarà applicabile l'iva al 4% come le nuove costruzioni o al 10%?

Ultimo chiarimento riguarda gli interessi passivi del mutuo che sto accendendo.
Ho già in essere un mutuo per l'acquisto stipulato nel 2004. Le detrazioni dei due mutui sono cumulabili? Secondo la guida sembrerebbe che lo siano solo per la durata dei lavori, ma che senso avrebbe?

Ringrazio entrambi per le risposte.
Una precisazione: la società ora è in liquidazione cambia qualcosa?
Lo stesso atto di scioglimento ha fatto riferimento alla sede errata. Se dovessi sistemare le cose in ccia con effetto retroattivo, sistemerei le fatture, ma l'atto conterrebbe una sede errata

Buongiorno a tutti.
Sono amministratore di una srl che, due anni or sono, ha cambiato sede legale, trasferendola ad un indirizzo diverso anche se nello stesso comune.
Pur con un certo ritardo (di qualche mese), il commercialista mi richiedeva di cambiare la sede indicata in fattura, perchè aveva provveduto a comunicare in camera di commercio il cambio.
Lo scorso mese, richiedendo una visura camerale mi sono però reso conto, che in realtà, nulla è cambiato e la società continua ad avere sede al vecchio indirizzo.
Per quasi due anni, quindi, ho indicato in fattura una sede legale diversa da quella risultante in camera di commercio.
Prima di un confronto con il mio commercialista vorrei avere un'idea di quello a cui vado incontro:
-la cosa è sanzionabile, e come?
-il commercialista è responsabile della mancata comunicazione?
-è possibile sistemare la cosa, e come?
Grazie.