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    Post creati da dfgs

    • RE: Società estera ma SENZA ELUSIONE - nascondere soci e amministratore

      Vorrei ribadire un concetto per rendere più chiaro ciò di cui ho bisogno: NON ho intenzione di sottrarre un solo euro di tasse allo Stato italiano; anzi se necessario preferisco spendere un centesimo di più in tasse.

      Le ragioni sono solo commerciali.

      Non so se esiste una strada relativamente semplice, tenendo ocnto di questo presupposto.

      postato in Consulenza Fiscale
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      dfgs
    • RE: Società estera ma SENZA ELUSIONE - nascondere soci e amministratore

      Ah, aggiungo un punto importante: non mi interessa nascondere l'identità di amministratori e soci allo Stato, ovviamente.

      Ma, diciamo, principalmente ai concorrenti.
      Quindi a chi opera nello stesso settore.

      E' solo una questione commerciale (molto molto importante).

      postato in Consulenza Fiscale
      D
      dfgs
    • RE: Società estera ma SENZA ELUSIONE - nascondere soci e amministratore

      Ciao, grazie della risposta.

      Io però non sono preoccupato per le ripercussioni fiscali poichè non avrei intenzione (proprio per avere meno problemi possibili) di negare nulla di quanto richiesto allo Stato italiano. Certo qualche complicazione è da metterla comuqnue in conto.

      Ma con una Ltd inglese oppure una società di diritto svizzero sarebbe possibile operare in italia (a grandi linee)?

      postato in Consulenza Fiscale
      D
      dfgs
    • Società estera ma SENZA ELUSIONE - nascondere soci e amministratore

      Ciao a tutti.

      Ho la necessità, solo per ragioni commerciali, di nascondere l'identità dell'amministratore (e dei soci) di una società che dovrei creare.

      Se utilizzassi una fiduciaria italiana rimarrebbe il problema dell'amministratore che non riuscirei a nascondere.

      Ho quindi pensato ad una società di diritto estero (ltd ad esempio) per la quale per un comune mortale dovrebbe essere probabilmente più difficile risalire a soci e amministratore.

      Quindi la mia domanda è come potrei operare in Italia con una società estera (ad esempio una filiale) e farmi pagare da clienti italiani su conto corrente italiano e fornendo loro fattura italiana? e soprattutto pagare tutte le tasse allo Stato Italiano (poichè il centro di interessi della società rimarrebbe esclusivamente in Italia).

      Tengo a precisare che non c'è alcuna intenzione di voler eludere o evadere anzi, tenendo conto che una società estera sarebbe maggiormente sotto controllo. E comunque non mi interessa questo aspetto.

      Oppure, girando la domanda, qualcuno sarebbe in grado di darmi qualche dritta per riuscire a nascondere i nominativi di proprietà e amministratore di questa società (di capitali)?

      Grazie mille

      postato in Consulenza Fiscale
      D
      dfgs
    • Pianificazione fiscale - Da ditta a srl, amministratore con residenza estero

      Ciao a tutti. Avrei bisogno di un consiglio a grandi linee.
      La situazione attuale è l'attività di consulente con partita iva e iscrizione inps separata (senza cassa) con un fatturato di circa 50mila euro. Con una serie di limiti commercili poichè posso fare solo consulenza. Potrei crescere commercialmente molto.

      Il problema maggiore è che in questi termini l'esborso fiscale e contributivo è davvero enorme. A fronte di una quantità di ore di lavoro enorme mi restano in mano davvero le bricole.

      Arrivo al quesito: mi si è presentata l'occasione di una piccola attività fuori dall'Italia che mi consentirebbe di starmene almeno 6 mesi e mezzo all'estero e negli altri circa 6 continuare con la mia piccola ditta attuale in Italia.

      Allora mi è venuta un'idea:

      • apro una srl uninominale in italia della quale sarei socio unico e amministratore
      • mi stipendierei o comuqnue mi passerei il 100% degli utili della società
      • trasferirei la residenza all'Aire poichè di fatto starei fuori per gran parte dell'anno (facilmente dimostrabile)

      In questi termini dovrei pagare tasse solo nel pese ospitante e nulla all'italia, potendomi quindi risparmiare di pagare Inps, Ritenuta d'acconto, irpef ecc.

      E' un ragionamento corretto?

      Resterebbero chiaramente i vari costi del commercialista, l'iva, i costi fissi in Italia. Ma il resto potrei risparmiarlmeli.

      Cosa sbaglio?

      Grazie!

      postato in Consulenza Fiscale
      D
      dfgs
    • Approccio per ottimizzazione esborso (srl un.)

      Salve a tutti.

      Sto valutando di aprire una SRL UNINOMINALE. Sono in fase assolutamente preventiva e sto cercvando di fare le dovute valutazioni.

      Vorrei un parere di massima. Solo un'indicazione sul miglior approccio.

      La situazione, in estrema sintesi, sarebbe quella di un solo operatore (unico socio ed unico amministratore) - e potenzialmente un dipendente in futuro.

      Un fatturato iniziale che dovrebbe aggirarsi sui 50mila euro annui. Con pochissimi costi vivi.

      La questione è la seguente:

      essendo di fatto una ditta individuale sotto forma di srl, qual'è il miglior approccio (solo come indicazione di massima) per ottenere un'ottimizzazione ideale dell'esborso di tasse e contributi? Intendo:

      • è meglio caricare tutto l'utile (presunto) sullo stipendio dell'unico dipendente (amministratore) o compenso e pagare principalemente sul reddito dello stesso, come reddito di persona fisica;

      • oppure meglio pagare le tasse come società (Ires ecc.) e quindi mantenere lo stipendio basso dell'amminsitratore;

      • oppure pagare sulla distribuzione degli utili;

      • è meglio assumere e stipendiare (se possibile) l'unico amministratore (e unico socio), oppure meglio fornirgli un compenso come socio lavoratore.

      In linea di massima, solo per avere un'idea del miglior approccio da adottare afficnhè a fine anno rimanga qualcosa di più.

      Sapete darmi un'idea? Qqualche indicazione? Qualche dritta?

      Grazie mille!
      Dfgs

      postato in Consulenza Fiscale
      D
      dfgs