Salve a tutti, mi sono appena iscritta perché mi sembra che riusciate a dare consigli molto utili.
Il mio è "problema" simile a karamella-S/Pamela, anche se io avrei intenzione di aprire nei futuri mesi un'attività ufficiale con tanto di P. Iva, non farlo occasionalmente.
LAVORO UFFICIALE: impiegata.
LAVORO DESIDERATO: decoratrice, pittrice, disegnatrice, restauratrice di ceramica (per cui mi sono fatta un mazzo così a crearmi Un Inutile Buon Curriculum).
Mi sono già informata a dicembre da un giovane commercialista, molto disponibile. Non per colpa sua ma per pensarci a fondo, al momento ho sospeso il discorso per valutare le informazioni che mi ha fornito con fotocopie e appunti.
Cosa molto importante, mi ha detto che non c'è conflitto di interessi tra le mie due occupazioni, perciò non incorrerei in problemi nel caso in cui volessi, per un periodo iniziale, portare avanti parallelamente l'attività artistica e quella di segretaria (che per ovvi motivi di mantenimento, mi serve ancora).
IL MIO PROBLEMA PRINCIPALE È SCARICARE LE SPESE, che attualmente rimangono completamente a mio carico (benzina per recarmi sul luogo dell'evento, tele, colori, pennelli, argilla, strumenti vari, corsi di specializzazione, iscrizioni a sale espositive/concorsi e mercatini, ecc.).
La Ritenuta d'Acconto mi permette di scaricare queste spese? Crederei di no…
Come devo compilarla, faccio dei miei fogli al computer di auto-certificazione che poi presento a chi mi fa la dichiarazione dei redditi o devo comprare uno di quei registri pre-stampati che vendono nelle cartolerie?
Da tanto vorrei aprire una Partita Iva, ma come dovrei inquadrarmi? Sembra non esista una normativa specifica, in questo Bel Paese che si vanta del proprio passato culturale!!!
Ognuna delle mie attività, a dire del commercialista, richiederebbe un tipo di partita Iva diversa (ad esempio: restauro o ceramica rientrano nell'Artigianato, la pittura nelle "Opere intellettuali bla bla bla…").
Se dovessi fare una scelta di fondo, (nel caso in cui la cosa stia effettivamente così), preferirei dedicarmi alla realizzazione di PEZZI UNICI, piuttosto che IN SERIE, anche per il relativo poco tempo che mi rimane uscita dall'ufficio e per la maggior soddisfazione che mi darebbe.
In pratica, faccio mercatini d'hobbista, mostre d'arte, lavori su idee di committenti, decorazioni per un mobilificio.
Cerco di partecipare ad eventi gratuiti che permettono agli hobbisti di vendere o con piccole cifre d'iscrizione e durante l'anno di certo non raggiungo le 500-700 Euro di guadagno (sembra una bugia, ma la mia clientela si è rivelata assai taccagna finora, e... faccio pure prezzi non eccessivi, per un mio scrupolo che può far ridere), salvo per eventi eccezionali capitati occasionalmente. Però con la Partita Iva potrei entrare nelle fiere precluse agli hobbisti e farmi pubblicità a livello più professionale. Oltre a poter giustificare agli acquirenti un prezzo ufficiale che, diversamente, mi contestano immancabilmente!!!
È come un cane che si morde la coda: non posso rendermi visibile e "forte" senza P Iva - ma avendola, incorro in controlli e se non guadagno il tetto previsto dagli studi di settore, me la farebbero chiudere, a quanto mi hanno detto.
Inoltre, un'altra informazione volante che ho saputo, è che per dare in giro miei biglietti da visita o depliant dovrei possedere la P. Iva, sennò rischio multe.
Inoltre, ho un piccolo sito web non commerciale, ma se volessi renderlo commerciale, dovrei perlomeno esporre il mio Codice Fiscale o è obbligatorio il n. di Partita Iva?
Grazie per i vostri consigli. Chissà se mi sono spiegata bene…
Anto.