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    • Calcio per lui, Arte per lei? Ecco la soluzione!

      Se la vostra fidanzata vi stressa per andare assistere al vernissage del più recente e incompreso talento italiano, se il vostro compagno è sordo a tutto quanto non abbia attinenza con quella palla sferoidale colpita da 22 pantaloncinati che si rincorrono sull'erba, ebbene ecco a voi la soluzione per far collimare i vostri interessi e trascorrere finalmente una piacevole giornata insieme, senza vedervi affiancati da musi lunghi e sbadigli di noia.... Ah, ovviamente la cosa vale anche per i single, che desiderino far colpo su una persona speciale conosciuta attraverso questo piacevolissimo sito d'incontri (me2single.com), e vogliano "gettare l'esca" per un incontro tete-a-tete, senza però ritrovarsi a fare una cosa che proprio non gli piace....

      **Quando l'arte fa "Gol"!

      **Ripassino per tutti quanti credono che Arte e Sport vadano poco d'accordo: qual è una delle opere più celebri dell'antichità classica, realizzata dall'artista greco Mirone? Bravi, il Discobolo! E chi era il Discobolo, se non un atleta?
      Che l'arte abbia spesso preso a modello dei campioni sportivi ce lo testimoniano tantissime sculture che spaziano dal Rinascimento all'Avanguardia, dal neoclassicismo di **Canova **(suoi i celebri Pugilatori) al protocubismo cezanniano (I giocatori di carte....E non venitemi a dire che giocare a carte non è un'attività ludico-sportiva!!).
      Oggi c'è chi sfrutta la popolarità dei grandi campioni con scopi puramente pubblicitari (leggi: i ritratti a colpo di piede fatti dall'artista malaysiana RED - Hong YI in occasione dei mondiali di calcio brasiliani), chi invece si impegna a veicolare la funzione socializzante della pratica sportiva, cercando di esaltarne la purezza ed i valori più autentici, rispetto a certa pratica mercimoniosa cui è generalmente ridotto lo sport attuale....

      Juventini o meno che siate, non perdetevi dunque la bellissima mostra fotografica "Noites du Brasili", ospitata all'interno degli spazi polifunzionali della galleria torinese di Alessandro del Piero, ADPLOG: aperta fino al 18 gennaio, vi permetterà di considerare la Fifa World Cup 2014 con uno sguardo completamente inedito, focalizzandovi non soltanto sulle strabilianti imprese dei vostri beniamini sapientemente ritratte dai grandi fotografi della Magnum, ma anche sui risvolti più emotivi e umani della competizione, ritratti da quattro giovani talenti brasiliani immergendosi direttamente nelle favelas per cogliere le diversificate emozioni alternantesi sui volti della popolazione, dalla gioia per i successi dei loro campioni fino all'amarezza per la disfatta finale.
      Tutte le info su questa rassegna, capace di proporci un calcio in grado ancora di emozionare ed emozionarci, le trovate sul sito ufficiale di ADPLOG.

      ​... e ogni tanto anche "Brum"!!

      Altro appuntamento che lega l'arte allo sport è quello proposto dal MAXXI di Roma, dove fino al 9 novembre sarà ospitata una collettiva di alcuni tra i più apprezzati videomaker del panorama artistico contemporaneo impegnati a rappresentare la pratica sportiva nelle sue varie manifestazioni, dal gioco infantile fino agli impegni agonistici più sponsorizzati: la mostra s'intitola "Fair Play: Arte Video Sport oltre limiti e confini", e invita a riflettere sulle capacità dello sport di proporsi come veicolo per superare le barriere di razza e cultura, per instaurare un dialogo comunitario all'insegna del più autentico fair play.

      Infine, per i patiti di motori, alle Gallerie Mirafiori di Torino è possibile ammirare le opere pop di Papito e Fabrizio Gavatorta dedicate alle 4 ruote in "Colori&Motori", una rassegna ad ingresso gratuito capace di avvolgere lo spettatore con le silhoutte elegantemente rifinite e l'impatto "vinilico" dei colori, preferiti dai due artisti per la rappresentazione delle mitiche 500 (Papito) e Alfa Romeo (Gavatorta).

      postato in Collaborazioni WEB e Lavoro: offro e cerco
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      davidebtt
    • A Vienna in cerca d'amore: ovvero, non partire se....

      Il maschio italiano, si sa, nei paesi tedescofoni "acchiappa sempre" grazie al suo fascino ed al savoir faire latino: ecco perché la capitale austriaca può rappresentare la meta ideale, per una lunga vacanza o per un vero e proprio trasferimento, per i single in cerca di una compagna, essendo sufficientemente vicina all'Italia per non soffrire troppo le differenze climatiche e rientrare in patria ogni qual volta ne abbiamo desiderio. Però, però: vi sono una serie di valori, che possono risultare determinanti nella nostra scelta di soggiornare a Vienna, trasformando una piacevole occasione di svago in un vero incubo. Dunque, siate o non siate single, siano o non siate maschi, se siete italiani/e e avete in mente di andarvene a Vienna in cerca d'amore, prima di partire, fatevi un esame di coscienza: siete pronti a rinunciare a quanto segue?

      1)Pizza: niente da fare. O ve la fate in casa/appartamento viennese nel vostro forno ventilato (con i risultati mediocri che si può raggiungere rispetto ad un autentico forno a legna) o ci rinunciate definitivamente. Perché la Pizza a Vienna proprio non la sanno fare.... E a dire il vero c'entrano poco anche salamelle e affini, tortelloni e pasta fresca in generale, formaggi freschi come la mozzarella e lo stracchino: tutte cose da mettere in valigia in quantitativi moooolto abbondanti prima di imbarcarvi per la vostra avventura asburgica!
      2)Lenti a contatto: idem come sopra, con la differenza che le lenti (e il relativo liquido di conservazione) a Vienna le trovate pure, ma a prezzi davvero folli. Fatene una bella scorta in Italia!
      3)La domenica a zonzo per i negozi. A Vienna la domenica è sacra, molto più che attualmente in Italia: quindi mentre da noi le fredde giornate invernali si passano in centro commerciale, qui non c'è verso: anche in pieno dicembre, con oltre un metro di neve a imbiancare la città, tutti i negozi la domenica sono chiusi e se proprio volete uscire di casa a sgranchirvi le gambe, dovrete farlo nel parco cittadino (ovviamente ben muniti di scii o ciaspole!)
      4)L'auto. In centro tutti i parcheggi sono a pagamento nei giorni feriali dalle 8.00 alle 22.00 e si pagano non poco: quindi dimenticate la macchina e preparatevi a usare i mezzi pubblici, peraltro efficientissimi, su questo non c'è da ridire!
      5)Il bidet, che si riconferma, come in molti altri paesi del mondo, una prerogativa italiana (o tuttalpiù importata da connazionali in remote età). Vi sono però dei "sistemi alternativi", più o meno sconcertanti, anche se nulla a che vedere con il water giapponese che si, ma anche vi pulisce automaticamente dopo ogni "seduta".
      6)Il caffè, quello espresso e soprattutto nero. Qui va il macchiato, in tutte le sue varianti, dal normale cappuccino al moccacino o più corpose e caloriche versioni con panna montata e creme varie d'accompagnamento, dove inzuppare magari una bella fettona di Sachertorte per ritrovarsi poi con almeno 5 buoni chili di troppo. Se volete gustarvi un buon caffè, portatevelo da casa, guarnizioni per la moka comprese: in Austria si trovano, ma con fatica, non per tutti i modelli e sicuramente non per la moka da uno, che praticamente qui non si usa.
      7)L'aria "salubre" dei locali pubblici italiani. Che magari proprio salubre salubre non è, ma almeno grazie all'introduzione del divieto al fumo non è più come il Corso del Popolo nell'ora di punta: a Vienna invece è ancora consentito fumare in molti ristoranti e bar, e vi potreste quindi ritrovare a gustare il vostro gulash adeguatamente condito da una (s)piacevole nebbia londinese....
      8)L'insostituibile bicarbonato di sodio, per aiutarvi a digerire, lavare la verdura, pulire casa e via di seguito. Questa magica polvere dai mille usi a Vienna si trova solo in farmacia, previa ordinazione.
      9)Il tedesco. Sì, perché andare a vivere a Vienna non significa solo entrare in un paese tedescofono, ma in una comunità linguistica autogena (si dirà così?), con peculiarità e caratteristiche proprie, che vi faranno prontamente interrogare su cosa diavolo ne sia stato del tedesco che avete imparato a scuola.... Prima o poi ci si abitua, ma nel frattempo accumulerete un discreto quantitativo di figuracce.
      10)Una ragazza sorridente e simpatica. Lo so che sembra collimare con le ragioni, per cui dicevo che agli italiani conviene andare a Vienna, ma in realtà è proprio così: di sicuro con le austriache farete un gran colpo, conquistando cuori a vagonate, ma ragazzi, ce lo vogliamo dire sinceramente? Le viennesi (bellisime eh, sia mai che dica il contrario!) sono piuttosto algide e scostanti, e dopo una serata insieme cominciamo facilmente a venire a noi, mai disposte a lasciarsi andare, a condividere il vostro entusiasmo per il gol della vostra squadra del cuore, a cantare stonate a squarciagola sotto la doccia la hit del momento....

      Insomma, se fatti i dovuti conti, scegliete comunque di partire per Vienna per concedervi qualche fugace avventura, vi faccio i migliori auguri di buon divertimento! Se invece, come la vedo io, il gioco non vale la candela e quello che voi cercate non è una partner occasionale, ma qualcuno in grado di farvi ridere e con cui condividere esperienze, interessi e sentimenti per lungo tempo, senza stancarvi mai l'uno dell'altra, allora forse è meglio che dirottiate su un sito italiano d'incontri, che vi permetta di trovare una ragazza davvero speciale!

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    • La fidanzata? Meglio virtuale! (....forse)

      Per chi è stanco di fornire ad amici e parenti una spiegazione della sua singletudine, per quanti sono assillati da colleghe prodighe a presentare l'amica del cuore sicure che la sua simpatia saprà compensare eventuali difetti fisici o fastidi caratteriali, se anche voi vedete con terrore avvicinarsi le prossime festività natalizie ossessionati dalle interminabili domande di zie, nonne e parentame vario (specie di genere femminile) circa la vostra inesistente fidanzata e le vostre (?) prossime nozze, ecco che la soluzione a tutti i vostri problemi è ora finalmente a portata di click: la fidanzata virtuale.

      **Invisible girlfriend: di cosa si tratta
      **
      Mettetevi il cuore in pace: non stiamo parlando di un'amante virtuale come la strepitosa Rachel Robert, nel film S1mOne del 2002 con un sempre bravissimo Al Pacino; in questo caso, il "forse" del titolo non avrebbe davvero ragione d'essere...
      La fidanzata virtuale è una bizzarra, per taluni geniale, sicuramente lucrosa trovata di una start up statunitense, che, per venire incontro alle esigenze dei tanti single bisognosi di una scusa per allontanarsi a rispondere al telefono o di una foto della propria ragazza da esibire all'occorrenza, hanno creato un apposito sito che vi garantirà una serie inoppugnabile di elementi a comprova della relazione in corso. In base al servizio prescelto (ed alla cifra che intendete sborsare) potrete ricevere messaggini e chiamate automatiche da parte della vostra fantomatica fidanzata, che in occasione del pranzo di Natale desidera rivolgiate a tutti i vostri famigliari le sue più sincere scuse per l'assenza (ovviamente dovuta ad una gravissima forma d'influenza) e l'augurio di poterli conoscere presto....
      Con il più costoso pacchetto Premium potrete anche personalizzare l'aspetto del vostro partner - magari evitate la sosia di Julia Roberts, o potreste risultare poco credibili -, ricevere su Facebook conferme del vostro status e sul vostro profilo Twetter tanti messaggi carichi di passione, da rigirare prontamente ai colleghi.

      **I pro della fidanzata virtuale
      **Grazie al servizio "Invisible girlfriend" vi liberate dello stress di dovervi continuamente inventare delle scuse a giustificazione della tetraggine della vostra vita sentimentale con pochissimo sforzo e in maniera relativamente economica, sia se paragonato ai costi di una escort che vi accompagni continuamente alle vostre cene aziendali o che vi presti più semplicemente un servizio di chiamata d'emergenza, sia in confronto a quelli di una vera fidanzata: cioè, li vogliamo mettere in conto i soldi spesi tra mazzi di fiori, cena fuori, regalino per l'anniversario e via di seguito?

      **I contro della fidanzata virtuale
      **Sarò un po' retrogrado, ma insomma al di là del servizio telefonate, che comunque se siete sufficientemente scafati vi gestite in autonomia senza bisogno di un interlocutore all'altro capo del filo, a me sto servizio torna un po' di poco conto: va bene, per un po' magari metto a tacere mormorii e domande impertinenti, ma fino a quando regge il gioco? E soprattutto, a parte qualche momento in più di pace, io che ne guadagno? Perché è vero che una ragazza fissa o, come nel mio caso, una moglie qualche volta diventa importuna, vi stressa con tutta una serie di richieste su "dove andiamo" "cosa facciamo" "mi compri questo" etc. etc. (non sta leggendo, vero??), però insomma, la vogliamo mettere la soddisfazione di veder finalmente corrisposto il nostro amore, di trovare una persona con cui poter condividere non solo i nostri interessi (che questo si fa relativamente presto), ma anche i nostri timori e le preoccupazioni che ci assalgono riguardo al nostro futuro, di svegliarsi nel cuore della notte, magari in preda ad un incubo, e trovare disteso di fianco a noi il nostro porto di salvezza?
      Saranno anche romanticheria fuori moda, ma io piuttosto usare il web per cercare una fidanzata virtuale, ne sfrutterei le potenzialità per capire come trovare una fidanzata vera: costerà un po' di più, ma lo potremo sempre considerare un investimento a lungo termine!

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