@Sermatica said:
Ciao
quindi, solo per sapere, i miei consigli sono stati utili?
Ciao Sermatica, ti rispondo per punti, commentando i tuoi consigli (ti ringrazio ancora per avermeli dati)
Un saluto!
La situazione SEO del sito precedente era assolutamente penosa, con errori da fare letteralmente rabbrividire ciascuno di voi, da Search Consolle / Google Analytics si nota che il poco traffico (circa 6.000 ricerche mensili) proveniva per il 95% da una keyword contenente il nome del brand (che ha appunto una popolarità piuttosto forte).
Questo non è proprio male, avere un brand forte è il desiderio di ogni ecommerce. Poi bisognerebbe analizzare le Key usate per ponderare il tutto. Tra un ecommerce anonimo e un ecommerce con un brand forte io preferisco il secondo in quando significa che le persone sono intenzionate a comprare e che cercavano proprio me.
Certo, la penso come te
Con tutte le attività possibili e immaginabili svolte in maniera maniacale (vi dico solo che ho fatto fare a mano ricerca parola chiave / tag tite / tag description / h1 / url per ciascuno degli 800 articoli, tutte uniche, senza schemi "si default", e in 2 lingue diverse)
Ok ma rifare completamente un sito Web potrebbe portare alla perdita del posizionamento. Le migrazioni da un ecommerce ad un altro o simili vanno fatte molto lentamente altrimenti in caso di problemi non si trova più la causa. Le pagine che hai modificato che posizionamento avevano nelle Serp?
Avevano posizionamento nullo, e adesso sono tutte posizionate benissimo (la migrazione non è stata fatta lentamente)
quello vecchio aveva la suddivisione nomedominio . it/it/ per il mercato italiano e nomedominio . it/en/ per il mercato inglese (si, avete capito bene). Quello nuovo ha invece la suddivisione nomedominio . it per l'italiano e nomedominio . com per l'inglese
Entrambe le soluzioni vanno bene, la prima è più economica e semplice da gestire, dividere il sito in 2 su due domini potrebbe far crollare il posizionamento. E di sicuro fare crescere i costi di gestione e di mantenimento del sito.
Parli di 2 lingue ma per ecommerce oggi non si parla più di sito multilingua ma sito destinato a nazioni diverse. Quello in inglese è destinato agli inglesi che vivono in Italia o....
La scelta del multilingua sullo stesso dominio non era male.
Abbiamo suddiviso i siti .it per italia e .com per resto del mondo inglese, e sono entrambi ben posizionati
Il sito nuovo ha inoltre tutti gli url diversi rispetto al vecchio, ottimizzati (quello vecchio aveva url del tipo /9832he37)
Ok questo è buono ma hai fatto troppi step tutti insieme, in caso di problemi come sai qual'è andato a male? Io le url non le toccherei. Almeno non inizialmente e non per le pagine ben posizionate.
Tutte le url sono state modifiche e inseriti i rispettivi redirect, ed è andato tutto ok
La parola chiave (studiata in base a volume di ricerca/concorrenza e ovviamente, caratteristiche prodotto) La descrizione I tag Title - Description - H1 - H2 Il nomi file e i tag alt delle immagini (precedentemente erano entrambi 00000123 ecc.)
Vedi sopra
Parole chiave modificate in una volta sola, ed è andato tutto ok
considerato inoltre che la situazione del sito precedente a livello di posizionamento su Google (tranne per le 6.000 visite al mese che arrivavano cercando key + nomedelbrand) è assolutamente penosa.
6000 ricerche con Brand è un risultato eccellente.
Sono d'accordo, adesso oltre alle 6000 ricerche per nome del brand ha anche tutte quelle per le keyword senza nome del brand
considerato anche che le due home page precedenti (/en e /it) hanno circa 3400 backlink provenienti principalmente da soli 4 siti web (si potrebbe annullarli comunque con il "rifiuta link")
Assolutamente no, il "rifiuta link" va usato solo in casi estremi.
Non l'ho utilizzato alla fine, ho fatto rimuovere i link poco seri
Date queste 3 considerazioni, la domanda principale è: conviene inserire per ogni pagina un Redirect 301 che punti alla nuova pagina, o è meglio optare per un altro metodo (se esiste) per fare scomparire da google le serp vecchie?
Quindi il Cms per l'ecommerce è lo stesso? Il 301 è d'obbligo ma io sarei più portato a rivalutare tutto il lavoro, lasciare le pagine inalterate come Url, e implementare poche modifiche per volta partendo dalle pagine prodotti del sito peggio posizionate.
Ho inserito i 301 a tutte le pagine e non ho rivalutato tutto il lavoro
Il sito è attualmente su un server in mano ad una azienda che ci chiede una cifra esorbitante per il solo fatto di avere il sito montato sopra (stiamo parlando di ?700/mese, quando per lo stesso servizio di hosting si paga di norma ?100 all'anno)
Ok 700? al mese sono tanti ma dipende quanto fattura l'ecommerce. L'hosting da 100? all'anno non va assolutamente bene per un ecommerce, per gli ecommerce servono hosting appositi con ottime prestazioni. In base alla mole di traffico che si ha il costo sale.
Hai ragione
La domanda è, quindi: effettuando oltre alla transizione dominio, anche quella server, il file htaccess con dentro i redirect devo tenerlo necessariamente all'interno del server vecchio, come mi ha confermato il reparto IT, giusto? E, nel caso di risposta affermativa, posso tenerlo per un periodo di massimo 6 mesi e basta (il tempo che anche Google effetti la transizione)? Capite che non ha senso pagare ?700 al mese solo per avere un file htaccess per tutta la vita sui loro server
Ciao quindi avrei il sito su due server? L'htaccess con i 301 (ma io non cambierei le url) va tenuto per sempre. Se cambi server migri anche il dominio, perchè dovresti avere il dominio su un server con htaccess che punta ad an altro server?
Hai ragione, è la stessa cosa che mi è stata detta dal reparto IT