Provenzano è uno sbirro, avrebbe fatto arrestare Toto Riina per prende il posto
Per capire cosa quindi accadrà nell'universo mafioso, i magistrati ripartono dall'urlo di Giovanni Riina. I pentiti avevano già parlato del tam tam insistente che si era diffuso in Cosa nostra dopo l'arresto di Totò Riina, il 15 gennaio 1993: "Quella cattura è stata pilotata da Provenzano". Prima di Giovanni Riina, anche suo zio, Leoluca Bagarella, aveva urlato la sua rabbia ai picciotti: "Provenzano è uno sbirro. Il pentito Balduccio Di Maggio non c'entra niente con la cattura. L'amico mio forse ne sa qualcosa". L'amico era Bernardo Provenzano, sospettato di aver trattato con qualcuno delle istituzioni all'indomani delle stragi Falcone e Borsellino. Persino Totò Riina ha protestato nel corso di pubblica udienza. Non citando mai Provenzano, ma chiedendo ai magistrati di approfondire cos'è accaduto per davvero. "Perché il figlio di Ciancimino non è stato mai interrogato?". E ancora: "Come sapeva il ministro Mancino, con sei giorni di anticipo, che io sarei stato arrestato?".
http://www.repubblica.it/2006/04/sezioni/cronaca/provenzano2/riinajr-attacca/riinajr-attacca.html
Questi sono collaboratori di giustizia e di politica