Mi sembra di non aver usato nessun tono e di aver semplicemente risposto ad un dubbio.
La prassi esposta l'ho riscontrata personalemnte sia con la CCIAA di Milano che con quella di Verona.
[...]
Mi sembra di non aver usato nessun tono e di aver semplicemente risposto ad un dubbio.
La prassi esposta l'ho riscontrata personalemnte sia con la CCIAA di Milano che con quella di Verona.
[...]
Ti stai sbagliando.
Per la liquidazione di una società NON serve necessariamente il notaio, basta che il CdA o amministratore unico attesti l'impossibilità di raggiungere l'oggetto sociale e la stessa decisione venga approvata dall'assemblea (ordinaria); nella stessa approvazione si nominano i liquidatori.
Successivamente i liquidatori cessano l'attività (anche prima dei 90 giorni se ricorrono lecondizioni).
Ti consiglio di sentire la tua CCIAA la quale non potrà fare altro che confermare quanto ti ho detto.
Dipende da come lo consideri.
1 - se lo consideri come "liberaltà" che un soggetto estraneo ti versa allora non c'è nulla da fare (è come se ti incontri al bar con un amico e ti offre il caffè)
2 - se lo consideri come un "contributo" per sostenere il blog, viene considerato come un compenso per l'attività che svolgi e quindi , a mio avviso, diventa comepnso commerciale.
Il problema è che se il blog è per sua natura privo di commercialità allora puoi considerarlo come punto 1 , se nel blog si vedono anche ad es. banner o latro allora lo consideri come punto 2.
Logico che le "donazioni" al punto 1 diventano rilevanti le devi considerare come "altri redditi" e tassare in dichiarazione.
E' la classica bubola da "bar sport".
I contributi INPS li devi versare salvo tu sia iscritta ad altra posizione previdenziale (dipendente,...).
Tu in CCIAA sei GIA' impresa di servizi, e modificare a broker ai fini previdenziali non cambia nulla visto che i broker sono iscritti alla gestione INPS commercianti.
La fase di liquidazione è ovviamente obbligatoria.
Qui si discute su chi possa farla, se solo il notaio o altri soggetti.
La normativa , entro determinate condizioni, permette la messa in liquidazione senza passare dal notaio.
La S.r.l. "muore" cosi' come nasce, ossia con l'intervento del notaio dopo la fase di liquidazione.
Non è vero.
I soci su delibearzione del Cda o amministratore unico possono cesasre la soietà se ricorrono una delle cause previste dall'art. 2484 del codice civile.
Di solito si usa il punto 2) " impossibilità di raggiungere l'oggetto sociale".
L'iter è semplice e si pagano solo i dritti in CCIAA risparmiando l'onorario del notaio.
Se non ti fidi più del tuo comercialista o chiedi a un altro o puoi rivolgerti ai CAF imprese o puoi anche pensarci personalmente chiedendo informaizoni alla tua CCIAA di comeptenza.
Ti conviene sentire una delle associaizoni di categoria (legacoop,...) perchè personalmente non ho mai sentito di una coop che non vi sia iscritta.
P.S.: ma il controllo non è delegato dal ministero alla associaizoni?
[HTML]La srl nasce e muore con l'intervento del notaio. [/HTML]
Non è assolutamente vero!
Il commercialista può chiudere la srl se si presenta una delle cause previste dall'art. 2484 del codice civile.
In pratica si utilizza di solito il punto 2 "sopravvenuta impossibilità di conseguimento dell'oggetto sociale" a mezzo deliberazione del Cda e accettazione dell'assemblea.
Consigla al tuo commecialista di sentire la CCIAA di cempetenza.
Ti consiglio di sentire la Regione perchè quanto ti hanno consigliato mi sembra moooolto dubbio.
Gli asili famiglia (quindi NO asili nido) sono agevolati sotto tutti gli aspetti l'importante è che non si superino 5 o 6 bimbi.
altra agevolazione è che NON devi avere l'autorizzazione Asl per il mangiare.
Ma non si può tenere la contabilità con lo spirito "...in modo tale che comunque costo e ricavo si annulla".
Se è in semplificata non devi fare nulla, basta che quando versi il bollettino una copia la alleghi alla ricevuta in modo da giustificare le anticipazioni riportate, per le marche da bollo nella ricevuta dell'acquisto metti inomi dei ragazzi per le quali sono state usate.
Scusa se sono franco ma hai lacune normative a mio avviso non colmabili su un forum.
Ti consiglio di leggere l'art. 92, comma 5 del TUIR e il principio contabile OIC 13.
L'eccedenza è sopravvenienza passiva, non direi straordinaria.
Come mai al 31/12 non le hai valutate al costo di mercato? Fiscalmente dovevi valutare al minore tra costo e valore di mercato, in caso di controllo ti possono contestare la valutazione al 31/12.
Se sono art.15 come puoi considerarli ricavi?!?!?
Sono solamente anticipazioni in nome e per conto del cliente da trattare con conti patrimoniali crediti/debiti.
Ma scusa per le marche da bollo che fai?
Non farai mica costo per acquisto delle marche e ricavi quando le riaddebiti al cliente?
Il nido in famiglia non è prorpio un attvità ma la particolarità è che serve fondamentalmente per 2 scopi: dare un introito alla persona che lo attiva e dall'altra parte dare ai bimbi una maggior attenzione sia sotto l'aspetto alimentare che sotto l'aspetto della compagni.
Detto questo il nido famiglia deve rispettare limiti dimensionali (mi sembra non più di 5 bimbi), devi vedere con al regione se devi seguire un corso (es. in veneto devi fare uncorso riconosciuto dalla regione), devi sentire il comune non devi aprire partita iva e i redditi conseguiti rientrano nei "redditi diversi" da indicare in unico.
Quindi hai aperto p.iva nel 2009.
Per il 2009 puo inviare una integartiva entro il 30 settembre 2011 indicando il regime "ordinario" e ristampare i libri contabili, per il 2010 ti comporti nello stesso modo.
Logico che ad esempio l'eventuale maggior iva la devi versare, prova a parlare con il tuo commercialista per vedere se magari ti viene incotnro finaziariamente anche perchè lui sarà quasi sicuraente coperta da assicurazione professionale contro tali errori.
Naturalemnte se l'attività è occasionale/amatoriale non ci sono problemi nell'inquadrarla come occasionale; ovvio che se diventa abituale e continuativa dovrai regolarizzare la posizione aprendo p.iva.
Ai fini previdenziali il lavoro dipendente e la prestazione occasionale vanno su binari differenti.
Il foglio che ti hanno chiesto di firmare serve per sollevare il datore di lavro dall'obbligo del versametno alla gestione separata inps, obbligo a cui deve adempiere SOLO nel caso di superamento dei € 5000.
Ai fini del reddito il lavoro dipendente e la prestazione occasionale vanno sullo stesso binario, cioè i 2 redditi si cumulano e l'anno prossimo in dichiarazione dei redditi dovrai indicarli entrambi.
Il forum non è il massimo per certe cose visto anche che ogni merce ha (se li ha) dazi propri.
Il consiglio è sentire un importatore della tua zona e indicare esattamente la merce importata.
Allora perchè Valentino, Pavarotti, Fisichella, e tutti gli altri nomi noti hanno preso batoste dal fisco? Facevano "figurare" l'attività fuori Italia mentre in realtà veniva svolta qui nel ns. paese.
Per te è identico: dove sviluppi le app? In Italia quindi il fatto che le "vendi" a mezzo LTD inglese conta poco, sei soggetto a tutti gli obblighi italiani.