Ha perso la demagogia , ovvero il regime dei molti, ( da Platone politico 291 d).
Sono l'autore dell'intervento "i balordi della politica"
La situazione politica a Lucca .
Il sindaco Pietro Fazzi eletto a suo tempo con la CDL entra in aperto conflitto con il senatore PERA per motivi di politica interna , ne scaturisce uno scontro intestino fra i due (Fazzi-Pera) che conduce il sindaco Fazzi a creare per la elezione del presidente della provincia, di Lucca, una sua lista personale , in questo modo spacca la CDL consegnando alle sinistre il presidente della sinistra( Baccelli) viene eletto al primo turno ottenendo una schiacciate vittoria netta sulla CDL.
Alleanza Nazionale subisce il maggior danno ottenendo il peggior risultato elettorale di tutti i tempi ponendosi a circa il 9% con una perdita secca del 7/8 %. Da qui " I BALORDI DELLA POLITICA"
La vergogna non è racchiusa nella sconfitta, ma nella assenza totale di moralità e nella estenuante scaltrezza che caratterizza coloro che cercano di integrarla all?intelligenza per raggiungere scopi di diversa origine . Il misfatto oltre che essere politico assume caratteristiche di moralità discutibili , anzi forse meglio astenersi dal discuterle ,anche perchè affrontare una tale discussione o confronto significherebbe dover scendere moralmente e ideologicamente su posizioni inaccettabili , da cui la sola cosa è il prendere atto della incotrovertibilità dell?accaduto.
Oggi non hanno perduto i balordi della politica, ha perduto la sacralità del cittadino che in suo nome e con tacito consenso aveva affidato la sua immagine morale e politica ai suoi rappresentanti in nome di una espressione democratica ideologica di appartenenza , un mandato morale che è stato non solo disatteso ma infangato , usato con scaltra determinazione che è la conseguente assenza di intelletto , per usi di interessi contrapposti e variegati .
La vergogna non è certo la caratteristica degli stolti , altrimenti non lo sarebbero , ma una riflessione dovranno pure essere in grado di assumerla , dopo che i loro scopi sono fortunatamente naufragati , una domanda , almeno una, dovranno porsela; ma loro sono allenati a fare domande alle statue per essere allenati a non avere risposte .
Apparire e non essere è stata la realtà politica di alcuni , altri hanno preferito la strada delle ambiguità trasversali, altri ancora hanno contabilizzato le proprie posizioni di mercato scegliendo la redditività , alcuni hanno optato per vie e logge diverse dimenticando che la loro trasveralità conduceva ad un conflitto univoco e totale con le stesse loro realtà politiche o comitati di varia origine. Il cittadino onesto ha capito e con semplice lucidità ha preferito non affidare il suo mandato a nessuno .
Oggi rimane solo di prendere atto che finalmente siamo giunti all?anno zero della politica, occorre cambiare le persone non certo la ideologia né il bagaglio di cultura il quale è patrimonio inalienabile di un credo per il quale merita sicuramente lavorare e far conosce .
Le dimissioni credo siano un atto dovuto , non certamente come atto riparatore ad un danno inestimabile alla comunità , ma come ammissione tacita di un percorso fatto fuori dagli schemi .
Ognuno sa se il proprio nome dovrà associarsi o meno da una o da l?altra parte , perché in ultima analisi ognuno è il supremo giudice di se stesso .
Un ringraziamento a tutte quelle persone che non hanno accettato compromessi , ma che hanno in alcuni dei casi rinunciato, dando atto di grande integrità morale e livello intellettuale notevole, ai ragazzi onesti , che hanno lavorato con onesto slancio ideologico esponendosi con orgoglioso e rispettoso coraggio .
Claudio Cerasomma