Egregio Dott. Ascariello,
io, purtroppo, continuo a non capire: quel che mi sembra certo è che non sarebbe stato necessario l'esercizio di alcuna opzione in DICHIARAZIONE IVA 2015...al più, se proprio si voleva esercitare una opzione per il REGIME CONTABILE AGEVOLATO (ART.27, C.3, L.98/2011), NON si sarebbe dovuto barrare la casella 1 del RIGO VO34 bensì la casella 2 del RIGO VO33...conferma?
Se quanto appena detto è vero...una DICHIARAZIONE INTEGRATIVA potrebbe "sanare" la questione con l'Agenzia delle Entrate?
chiccog78
@chiccog78
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RE: REGIME EX MINIMI e nuovo regime forfettario (Legge Stabilità 2016)
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RE: REGIME EX MINIMI e nuovo regime forfettario (Legge Stabilità 2016)
Grazie della celere risposta ma l'opzione esercitata è stata quella per il REGIME CONTABILE AGEVOLATO (ART.27, COMMA 3, LEGGE 98/2011) come da RIGO VO34 della modello di DICHIARAZIONE IVA ANNUALE 2015 presentato in data 30.09.2015 e non quella per il REGIME DI CONTABILITÀ ORDINARIA PER GLI ESERCENTI ARTI E PROFESSIONI (art. 3, comma 2, d.P.R. n. 695/1996): quindi, correggetemi se sbaglio, non ho esercitato l'opzione per il REGIME ORDINARIO bensì ho esercitato l'opzione per un regime nel quale sarei entrare NATURALMENTE, sia per comportamento concludente, sia per espressa disposizione di legge (come la circolare N°185825/011) dal momento che ne ricorrevano i presupposti.
Se avessi voluto optare per il REGIME ORDINARIO, avrei dovuto barrare il RIGO VO21 (REGIME DI CONTABILITÀ ORDINARIA PER GLI ESERCENTI ARTI E PROFESSIONI) o sbaglio?
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REGIME EX MINIMI e nuovo regime forfettario (Legge Stabilità 2016)
Buongiorno a tutti gli utenti del forum, ho una questione che mi interesserebbe dirimere.
Sono un professionista che ha applicato il regime dei minimi sino al periodo di imposta in corso al 31.12.2013: per superamento dei limiti di età, a partire dal periodo di imposta 2014, sono migrato nel regime degli ex minimi (articolo 27, comma 3, del Dl 98) e nel Quadro VO del MOD.IVA 2015 (RIGO VO34) il professionista che ha redatto il mio MOD. UNICO 2015 ha esercitato l'apposita opzione pur non essendo tenuto a farlo. Possedendone le caratteristiche, potrei rientrare nel nuovo regime forfettario introdotto dalla Legge di Stabilità 2016: per evitare contestazioni future, è consigliabile inviare un'autonoma DICHIARAZIONE IVA 2015 integrativa eliminando l'opzione sul RIGO VO34 che mi vincolerebbe per un triennio oppure mi è stata preclusa la possibilità sino all'esercizio in corso al 31.12.2016?Qualcuno ha pareri da darmi?
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Mod.69, cedolare secca e remissione in bonis
Buonasera GT Forum e buon 2014!
Vorrei sottoporre alla vostra attenzione il seguente caso relativo all'esercizio dell'opzione per la cedolare secca nel corso del periodo di imposta 2012 e relativo ad un contratto di locazione a canone libero già in corso (contratto 4+4 con decorrenza 02.10.2010 ed imposta di registro da versarsi anno per anno).
La parte locatrice ha debitamente e tempestivamente informato la parte conduttrice della volontà di esercitare la cedolare secca sugli affitti a decorrere dal 01.03.2012 e sino alla scadenza naturale del contratto (02.10.2014 il MOD.69 andava presentato, se non erro, entro 31.03.2012.Inutile dire che il MOD.69 non è stato presentato all'Agenzia delle Entrate ma di ciò ho avuto notizia/conferma solo oggi: nel MOD.730/2013, infatti, il periodo MARZO 2012 - DICEMBRE 2012 è stato comunque sottoposto a cedolare secca.
Ora la domanda è la seguente...ma non si possono accontentare del "comportamento" concludente del contribuente ?!
Ma soprattutto...perchè con la remissione in bonis bisogna corrispondere ?258,00 di sanzioni!? Non potevano applicare le "classiche" sanzioni che, in misura ridotta, sarebbero state di ?32,00 ?! -
Errato riporto crediti in UNICO 2012 (REDDITI 2011)
Spett.le utenti del forum,
ho un dubbio circa l'errata esposizione, nel QUADRO RX di UNICO PF 2012 (REDDITI 2011), di un credito IRPEF (codice tributo 4001).
Al 31.12.2010, ammontava ad ?3.500,00: nel corso del periodo di imposta 2011 sono state effettuate compensazioni per ?1.500,00 non riportate nel RIGO RN36 (ECCEDENZA DI IMPOSTA RISULTANTE DALLA PRECEDENTE DICHIARAZIONE COMPENSATA NEL MOD.F24) tanto che nel RIGO RN42 (IMPOSTA A CREDITO) vi è ancora esposto il valore di ?3.500,00 (anziché ?2.000,00).Considerato che il termine per la presentazione di una CORRETTIVA è oramai decorso (essendo stato presentato UNICO PF 2013 per i redditi del 2012), presentando una DICHIARAZIONE INTEGRATIVA con la corretta esposizione dei crediti nei rispettivi QUADRI (RN ed RX) prima dell'eventuale comunicazione di irregolarità, sono tenuto al versamento di qualcosa?!
Ve lo domando perché non vi è stata indebita compensazione con crediti inesistenti, ma semplicemente un'errata esposizione di essi!
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RE: Scioglimento senza liquidazione di cooperativa a mutualità prevalente
Rispondo da solo, sperando che possa essere utile in futuro a qualcuno.
La Cooperativa risulta in FASE DI SCIOGLIMENTO ma non è stata ancora cancellata dalla CCIAA: benchè alcuni luminari del diritto societario mi abbiano consigliato operazioni quali trasformazione in società di persone, ho pensato di risolvere la questione in altro modo.
Contattato il Ministero dello Sviluppo Economico, nella persona responsabile del procedimento amministrativo, scopro con mio piacere che c'è una discreta elasticità da parte del Ministero: è possibile ottenere la revoca dello scioglimento senza liquidazione depositando i bilanci almeno degli ultimi 3 esercizi (2010, 2011 e 2012).
Mi sorge solamente un dubbio...non è che dopo la revoca, poi il Ministero ci manda una bella ispezione ?!
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RE: Omessa dichiarazone UNICO PF 2008 (REDDITI 2007)
Colgo l'occasione per "uppare" il thread aggiungendo sviluppi.
Ho presentato istanza di autotutela al CENTRO OPERATIVO DI PESCARA, facendo presente che l'Agenzia avrebbe dovuto tenere conto (oltre che dei redditi da locazione risultanti dall'Ufficio del Registro) anche del CUD 2013 della contribuente: tenendo conto del CUD 2013 (per il misero importo di appena €1.200,00) scatterebbero le deduzioni per pensioni e la partita col FISCO verrebbe chiusa comminando solo la sanzione di €258,00 per omessa dichiarazione in quanto la contribuente ha comunque versato le imposte.
Peccato che il responsabile del procedimento NON voglia considerare anche il CUD...considerato che i termini per il ricorso sono belli che scaduti, qualcuno ha qualche sentenza o riferimento normativo col quale spiegare al responsabile che DEVE tenere conto anche del CUD 2013?!
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Scioglimento senza liquidazione di cooperativa a mutualità prevalente
Spett.li utenti del forum,
mi ritrovo per le mani una COOP a mutualità prevalente per la quale il MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO, con decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 04.04.2013, ha sancito lo scioglimento d'ufficio senza liquidazione in quanto in C.C.I.A.A. non risultano depositati bilanci per oltre 5 periodi di imposta: credo che non si sia dato luogo a liquidazione in quanto il MINISTERO ritiene che la COOP non abbia attività o non possegga immobili intestati.
La COOP però è in regolare svolgimento delle attività, ha debiti, crediti, beni strumentali, disponibilità liquide etc etc...che fare dunque ?! In VISURA ORDINARIA risulta che la COOP è IN SCIOGLIMENTO PER ATTO DELL'AUTORITA' del 13.03.2013 iscritto in C.C.I.A.A. in data 16.05.2013: oggi siamo al 02.08.2013 e la COOP risulta ancora attiva.
Qualcuno saprebbe consigliarmi?!
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RE: Omessa dichiarazone UNICO PF 2008 (REDDITI 2007)
La dichiarazione del contribuente prevedeva redditi da locazione (già interamente ripresi a tassazione dall'Agenzia delle Entrare, in quanto i dati sono facilmente desumibili dall'UFFICIO DEL REGISTRO) ed un CUD INPS di nemmeno €1.500,00: a conti fatti presenta DETRAZIONI PER FIGLIO A CARICO e DETRAZIONI PER REDDITO DA PENSIONE.
In data odierna sono comunque passato in Agenzia delle Entrate per confermare che, in presenza di un'omessa dichiarazione dalla quale emergono imposte a debito già interamente versate, al contribuente viene irrogata solo la sanzione di €258,00.
Ovvio che fino a quando non avrò lavorato la pratica, non potrò cantare vittoria!
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Omessa dichiarazone UNICO PF 2008 (REDDITI 2007)
Spett.li utenti del forum,
per il periodo di imposta 2007 (MOD.UNICO PF 2008) ho delegato un dottore commercialista abilitato alla trasmissione di un MODELLO UNICO per conto di un mio cliente: sembrerebbe, ad oggi, che il collega abbia dimenticato l'invio.
Il contribuente ha cmq proceduto al versamento rateale delle imposte a debito risultanti da UNICO (redatto, liquidato MA non inviato): sbaglio, o in presenza di imposte dovute E versate, la sanzione per OMESSA DICHIARAZIONE dovrebbe essere irrogata per una cifra che va da ?258,00 ad ?1.032,00 ?!
Pongo la seguente domanda perché nell'avviso di accertamento l'AGENZIA DELLE ENTRATE ha irrogato sanzioni ben maggiori...qualcuno ha qualche idea ?!
Inoltre, benché da più parti legga che "IN PRESENZA DI IMPOSTE VERSATE, LA SANZIONE PER OMESSA DICHIARAZIONE VARIA DA ?258,00 AD ?1.032,00" perché leggendo il DLGS 471/97 ART.1 a me risulta che tale sanzioni sia irrogabile SOLO in assenza di IMPOSTE A DEBITO ?!
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Fattura lavori di ristrutturazione emessa nel 2011 ma pagata nel 2013
Spett.le utenti del forum,
se possibile vorrei avere da voi un parere in merito alle detrazioni per ristrutturazioni edilizie in vigore dal 25.06.2012 (aliquota 50%).
Nella fattispecie, parliamo di lavori di ristrutturazione edilizia eseguiti e fatturati con data 30.12.2011 dalla ditta che ha eseguito interamente i lavori e pagata dal committente:- prima nel Marzo del 2012 tramite bonifico che, però, era carente dei dati necessari alla detrazione;
- poi nel Gennaio del 2013, essendo stato correttamente ripetuto per poter fruire delle agevolazione.
Quindi abbiamo lavori iniziati e conclusi nel 2011 ma pagati nel 2013: vigendo il principio di cassa, potrei detrarre in 10 anni al 50% quelle spese oppure, per precauzione, conviene detrarre il 36%
Grazie a chiunque abbia voglia di darmi il suo parere.
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RE: Errata ripartizione spese universitarie tra coniugi nel 730/2012
Nessuno si è mai trovato nella necessità di correggere a favore del Fisco un MOD.730 dovendo utilizzare il MOD.UNICO ?!
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RE: SRL con sede in casa, deducibilità dei costi?
@Liugi said:
Buongiorno a tutti,
mettiamo che noi abbiamo un'Srl (due soci) con sede operativa nel nostro appartamento in affitto (contratto di locazione 4+4 ad uso promiscuo studio/abitazione intestato alle due persone fisiche).
Secondo voi potremo dedurre i costi di locazione e delle bollette (luce, riscaldamento, telefono, ecc) al 50%, oppure si tratta di costi non deducibili nel caso di un'Srl?Grazie in anticipo a chi vorrà dare il suo parere!
Deducibili in percentuale ridotta data la promiscuità...io le passerei al 50% come da te indicato..
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Errata ripartizione spese universitarie tra coniugi nel 730/2012
Spett.le utenti del forum,
come da oggetto, nel 730/2012 il contribuente ha portato in detrazione il 100% delle spese universitarie della figlia fiscalmente a carico al 50% di entrambi i genitori: a conti fatti, ha detratto circa ?150,00 in più rispetto al dovuto.
Perfettamente conscio che si potrebbe inviare una dichiarazione integrativa (MOD.UNICO PF 2012) prima di inviare il 730/2013, mi si aprono "scenari" complicati per la redazione del MOD.UNICO PF 2012 INTEGRATIVO: in primis, dovendo indicare quali quadri subiscono variazioni e quali no rispetto alla dichiarazione che si va ad integrare, mi "blocco" perchè non ci sono QUADRI di UNICO presentati.
Detto fra noi, preferisco di gran lunga che il contribuente paghi quanto indebitamente portato in detrazione più sanzioni ed interessi...e qui si pone una scelta:
- se procedessi ad un'integrativa con UNICO PF 2012, potrei sanare il tutto versando ?150,00 (Codice Tributo 4001) più sanzione al 3,75% (?5,25) più interessi al tasso legale del 2,5% (circa ?3,75 me la caverei con ?150,00;
- se attendessi l'avviso dell'Agenzia delle Entrate, IN TEORIA, il tutto mi costerebbe ?150,00 (Codice Tributo 4001) più sanzione al 10% (?15,00) più interessi al tasso legale del 2,5%;
Se qualcuno più esperto di me conferma i calcoli di entrambi i casi....io scelgo l'IPOTESI 2 dove è vero che si paga di più, ma almeno io mi sbatto di meno!
Grazie a chiunque avrà voglia di rispondere!
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RE: Contabilità semplificata, errata fatturazione e cespiti
Concordo con te sulla fattura di saldo che tenga conto degli acconti corrisposti, ma il mio problema di carattere pratico è un altro e riguarda il costo storico al quale iscrivere i cespiti già entrati in funzione nel registro dei beni ammortizzabili!
Cronologicamente abbiamo:
24.03.2012 - Consegna ed entrata in funzione dei cespiti;
24.04.2012 - Prima fattura di acconto (?1.666,66 + IVA 21%) --> valore iscritto nel Registro Cespiti
01.09.2012 - Secondo e Terzo acconto (?3.333,32 + IVA 21%)
**02.12.2012 **- Quarto acconto (?1.666,66 + IVA 21%)
02.02.2013 - Quinto acconto (?1.666,66 + IVA 21%)Ribadendo che di acconti non si tratta (poiché gli acconti si corrispondono ex ante e non ex post), potrei capitalizzare le fatture del secondo, terzo, quarto e quinto acconto SOLAMENTE se stessi apportando migliorie al cespite oppure ricorrendo alla rivalutazione: ma entrambi i casi non rappresentano la mia fattispecie.
Come iscrivere, prima della loro entrata in funzione, i cespiti al loro effettivo costo storico ?!
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RE: Contabilità semplificata, errata fatturazione e cespiti
Sulle fatture c'è scritto qualcosa del tipo "Secondo acconto + descrizione dei cespiti": nell'esempio che tu riporti è corretto capitalizzare le migliore apportate al cespite attraverso la preparazione e la configurazione...ma nel mio caso non vi è alcuna miglioria...è semplicemente un escamotage utilizzato dal venditore per non doversi ritrovare a versare al 16.04.2012 un importo IVA consistente a fronte di una dubbia solvibilità del cliente: in pratica, ad ogni assegno gli ha emesso una fattura...in parole povere, ha sposato l'IVA PER CASSA a modo suo!!!
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Contabilità semplificata, errata fatturazione e cespiti
Buonasera a tutto il forum,
veniamo rapidamente al dunque: parliamo di acquisto cespiti in corso d'anno per una società di persone in contabilità semplificata.
I due cespiti sono stati consegnati nel Marzo del 2012 (ed entrati in funzione il 31.03.2012) e, in luogo della fattura che si sarebbe dovuta emettere per il suo intero ammontare all'atto della consegna del bene mobile, sono state emesse fatture di acconto ogni volta che il committente pagava il commissionario: nello specifico, datate 2012, ci sono 4 fatture di acconto per complessivi ?10.000,00 + IVA 21%.Oltre a violare il dettato dell'art.6 DPR 633/1972, questa non corretta fatturazione del cespite mi crea dubbi circa gli ammortamenti dei beni mobili strumentali che, carta alla mano, sono stati iscritti ad un costo storico pari alla prima fattura di acconto e, dunque, nettamente inferiore al suo costo reale ed effettivo: incrementare il costo storico di iscrizione di volta in volta che il fornitore emette fattura di acconto, non mi sembra affatto una prassi corretta.
Voi che fareste?! Un paio di idee le ho ma se qualcuno le ha più chiare di me...ben venga!
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RE: conto corrente attività professionale
Che io sappia, non sei obbligato ad avere due conti correnti differenti (uno personale, l'altro per l'attività) purchè, all'occorrenza, tu sia in grado di dimostrare quali siano i movimenti inerenti all'attività e quali quelli inerenti alla vita privata: in qualità di contribuente minimo, sono 3 anni che utilizzo un solo conto corrente.
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Mancata cancellazione INPS
Spett.le utenti del forum,
mi ritrovo con un contribuente minimo per il quale il precedente commercialista ha effettuato tramite **ComUnica **la cancellazione dalla *CCIAA *e la chiusura della partita IVA in data 31/08/2010: oggi, 26/04/2011 la Gestione Artigiani e Commercianti dell'INPS invia al contribuente i minimali per il 2011 (e relativi modelli F24) lasciandomi intendere che la relativa posizione contributiva non sia stata chiusa...tocca presentare istanza di sgravio ?!
E inoltre...con la cancellazione al R.I. non avveniva anche la cancellazione dalla Gestione Artigiani e Commercianti ?!Grazie.
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RE: webmaster come seconda attivita'
Ti ringrazio,
è che quel tuo "...quindi niente INPS..." mi aveva lasciato un pò perplesso: ora mi toccherà farmi due conti sulla convenienza o meno del passaggio dalla gestione artigiani e commercianti alla gestione separata INPS.
Grazie cmq della risposta!