Salve,
La mia ragazza lavora da tre mesi in un negozio con un contratto a tempo determinato. Ha chiesto alla sua responsabile, con circa un mese di anticipo, di poter prendere due giorni di ferie, ma la richiesta le è stata negata per esigenze organizzative. La cosa in sé, visto soprattutto che è lì da poco e che sono in pochi nel negozio, non mi ha sorpreso più di quel tanto. Però, oltre ad aver negato la richiesta di ferie, la responsabile non ha voluto o non ha potuto indicare nemmeno approssimativamente quando sarebbe possibile prendere ferie in futuro, citando ragioni/incertezze organizzative, e in più ha annunciato che era previsto da lì a poco un periodo di chiusura del negozio per permettere la sua ristrutturazione, di una durata non meglio precisata ma che potrebbe estendersi fino ad una ventina di giorni, e che ai lavoratori sarebbe stato imposto di prendere ferie per coprire questo periodo. Istintivamente la cosa non mi sembra corretta, ma mi chiedevo come si esprime la legge al riguardo. Vedo che da al datore di lavoro potere unilaterale di stabilire, in base alle sue esigenze organizzative, il periodo in cui il lavoratore può fruire delle ferie, ma dice anche che l?imprenditore deve preventivamente comunicare al prestatore di lavoro il periodo stabilito per il loro godimento. Leggo inoltre che il piano ferie deve essere comunicato con un anticipo tale da consentire al lavoratore di poter utilmente organizzare il proprio tempo (pare che una sentenza del Tribunale di Milano del 24.4.1996 abbia escluso la legittimità della determinazione delle ferie in quanto nel caso di specie il preavviso, di soli due giorni, aveva reso oggettivamente impossibile per il lavoratore un?organizzazione del tempo). Ora, con una chiusura così lunga da coprire con le ferie, annunciata con un mesetto di anticipo, il datore di lavoro sarebbe in regola con tutte le norme di legge?
Ringrazio in anticipo
catwheels