Ciao Norton,
tanto per cominciare, “giusto per farti prevedere lo scenario” non so in che città tu abbia intenzione di svolgere l'attività ma...ad esempio, qui a Roma sopravvivere ( come libero professionista) solo con le 4 ore giornaliere di docenza, specie se i corsi sono erogati a privati da piccole società, è impensabile :bho:
Io ho fatto la “gavetta” con piccole/medie realtà, ora sono formatrice per grandi aziende che, normalmente, richiedono corsi full immersion, di solito sono i più convenienti sia per il docente che per l'azienda che te li commissiona.
Tornando alla questione principale...
il più delle volte, all'inizio, le società tedono a farti lavorare con le ritenute d'acconto,(collaborazione occasionale, per la quale ti rimando qui sul forum)
Se invece opti per la partita iva, sei un libero professionista con tutti gli oneri che derivano da questo status...
I patti di non concorrenza variano col variare delle società, normalmente ti viene "vietato" di rubare il cliente, non di lavorare anche per altri...
per intenderci..
Lavori per conto della società Rossi spa... che ti commissiona docenze per Bianchi spa..., se tu dopo un po' vai a fare corsi (per conto tuo) da Bianchi, se mai se ne dovessero accorgere, potrebbero rompere...
ma se lavori anche per conto di Verdi, che a sua volta ha come cliente Bianchi, e casualmente ti dovesse mandare a svolgere il tuo lavoro proprio da quest ultimo, tu non avresti nessun tipo di problema.
in ogni caso... i contratti/ordini di lavoro, quantaltro.. li firmi tu!
Se non ti convincono puoi non accettare il lavoro o tentare di proporre termini diversi.
Soluzione alternativa...
contrattino a progettino (definirlo BEL cocopro mi sembra un'esagerazione, da questo deduco che tu sia abbastanza giovane d'età ) per ogni corso (mensile, settimanale, giornaliero)
...è bene ricordare che il contratto a progetto non copre TOT ORE GIORNALIERE... è caratterizzato dal raggiungimento di un obiettivo, quindi potresti dover lavorare 1 o 23 ore al giorno per conseguirlo, è vero anche che il lavoratore DOVREBBE poter lavorare in autonomia, ma la cosa è praticamente impossibile se si presta la propria opera per una scuola/società di formazione, quindi attenzione a come viene formulato. (non si sa mai in che mani capiti)
Spero di non aver alimentato ulteriori dubbi anziché scioglierne qualcuno
P.S. mi sento in dovere di metterti in guardia da un tipo di formazione che sta andando di moda negli ultimi anni... quella che io chiamo "dei formatori itineranti"... se mai qualcuno dovesse proporti di "accollarti" un numero indefinito di notebook e di recarti presso sedi varie ed eventuali (che sono tutto, fuorchè delle aule informatiche) rinuncia... o chiedi consiglio a qualcuno prima di firmare contratti assurdi...
Cassandra