Buongiorno a tutti!
Ed ecco a voi la mia crisi esistenziale (e fiscale).
Spero riusciate ad aiutarmi.:(
Lavoro nel settore della sanità, ho una laurea, un dottorato di ricerca e quattro anni di esperienza.
Collaboro per uno studio professionale, ahimè, mai messa in regola.
Lavoro dalle 8 alle 10 ore al giorno, 5 giorni su 7 con orario fisso. Gli straordinari non mi vengono pagati (e sono tanti).
Uso la mia macchina per andare al lavoro e faccio circa 70 km al giorno.
Mi è stato "suggerito" dal titolare dello studio di aprire una partita IVA per poter "formalizzare" almeno in parte, il mio status lavorativo. Mi è stato detto chiaramente che non mi assumeranno mai.
Sono una "libera professionista" con tutti gli obblighi del dipendente, tutte le spese di chi lavora in proprio (iscrizione all' ordine, commercialista, pagamento di previdenza ecc) e nessuno dei privilegi dell'uno o dell'altro.
Mi danno 1500 euro al mese e mi "permettono" di prendere 3 settimane di ferie pagate all'anno. Non posso prenderle tutte insieme, ed in rare occasioni ne posso prendere 2 di fila (altrimenti li metto in difficoltà per coprire i turni...).
Parte di questi 1500 euro li devo fatturare, e gli altri me li danno cash, per non parlare di colori. Fatturo quindi, per un unico cliente. Ed ho il terrore degli studi di settore.....
In riassunto, tutti i benefici vanno al mio "datore di lavoro", che non mi paga i contributi, straordinari ecc e non paga le dovute tasse. Ed in parte io mi rendo partecipe a tale condotta. Purtroppo il "capo" sapeva che avevo gran bisogno di lavorare e mi sono lasciata imbambolare.
Non ho diritto di ammalarmi, se mi succede qualcosa rimango con una mano davanti ed una dietro, e mi viene da ridere solo all'idea di mettere su famiglia o comprare casa.
Oggi ho fatto un colloquio e mi è stata proposta l'assunzione da un'azienda del farmaceutico: un contratto commercio (non mi hanno ancora parlato di inquadramento), 1200 euro netti x 14 mensilità + bonus + benefit. Tutto regolare. Assunta. Contratto. Parole che per me prima sembravano fantascienza.
Non ho ancora parlato con il mio commercialista (è lo stesso commercialista del "mio capo"!) ed ho diversi dubbi:
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Non sò se le condizioni offerte sono convenienti rispetto a quelle che ho in questo momento. Non saprei confrontare le due situazioni (dal punto di vista fiscale). Il netto mi sembra basso, ma sono 14 mensilità, quindi dovrebbe essere quasi pari.
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Diventando lavoratore dipendente dovrei continuare a pagare il commercialista (circa 1000 euro/anno), i 2400 euro di cassa di previdenza e tenere aperta la partita IVA /l'iscrizione all'ordine? o, una volta assunta queste cose diventano innecessarie? (non ho intenzione di proseguire con la libera professione)
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quale sarebbe l'iter da affrontare dal punto di vista previdenza/fisco se decidessi di accettare l'assunzione.
Vi ringrazio del valioso aiuto,
C.;)