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    • richiesta economica per collaborazione informale

      Buongiorno.

      Sono presidente e socio di una srl. Alcuni mesi fa ho avuto dei contrasti con altri soci. Tramite amici, ho conosciuto un amministrativo di una grande azienda, che si è offerto di aiutarmi nella difficile situazione, consigliandomi sulla gestione del contrasto societario e aiutandomi nella gestione amministrativa e commerciale della mia società, nella speranza di migliorarne la situazione economica. In prospettiva, gli ho esplicitamente indicato il mio interesse ad averlo in società o come socio o in consiglio di amministrazione o comunque come dipendente della società. A tal fine, ho chiesto un suo compenso economico alla società, ma il consiglio di amministrazione non ha voluto approvarlo.

      Dopo circa due mesi e mezzo di collaborazione, per due o tre giorni a settimana, mi sono reso conto di non riuscire a convincere il consiglio di amministrazione ad assumere il collaboratore in nessuna forma. Lui decide quindi (giustamente) di interrompere la collaborazione con me. Nel frattempo, gli ho pagato (personalmente) il canone di affitto di un'abitazione e i pasti di lavoro.

      Adesso l'ormai ex collaboratore informale mi chiede un pagamento per il lavoro svolto, che io considero esoso. La mia controproposta, che considera le spese già effettuate di affitto e pasti, viene rigettata come troppo bassa. Di fronte al mio rifiuto, l'ex collaboratore mi anticipa che chiederà alla mia srl di pagare il suo lavoro, e in caso di rifiuto presenterà all'srl un decreto ingiuntivo di pagamento via il suo legale.

      Sottolineo che non c'è mai stato un accordo, scritto, orale o email, tra me e l'ex collaboratore. Solo la mia espressa volontà di farlo entrare in società in una qualche forma e di chiedere alla società un compenso per lui. Lui non mi ha mai presentato un prezzario per le sue prestazioni.

      Infine, nel periodo in cui ha collaborato con me, l'ex collaboratore era formalmente in malattia presso il suo reale datore di lavoro (da prima ancora di conoscermi), da cui era quindi stipendiato. La sua collaborazione con me, per cui adesso mi chiede cifre esose, ha comportato l'uso della macchina aziendale del suo reale datore di lavoro.

      È in qualche modo fondata la richiesta di pagamento dell'ex collaboratore? Come deve comportarsi la mia società se ricevesse un decreto ingiuntivo di pagamento dal legale del mio ex collaboratore informale?

      Grazie

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