Grazie ancora Lokken,seguirò alcuni dei punti che mi hai gentilmente scritto.
Inutile dire che non concordo con il sistema giuridico italiano.La violenza non è solo fisica,quella psicologica crea danni anche più gravi e duraturi.
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RE: Maltrattamenti familiari
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RE: Maltrattamenti familiari
Salve Lokken,
Grazie mille per la risposta.
Le spiego un po' più chiaramente la mia situazione lavorativa.Attualmente percepisco zero.Ma dopo l'abilitazione(tra 3/4 mesi) potrò iniziare a lavorare come guardia medica e dunque sarò in grado(spero) di lasciare il tetto familiare ed affittare una stanzetta.
Non ho nessuna patologia che mi impedisca di lavorare,se non l'ho fatto in passato è stato solo per poter terminare gli studi in tempo.
E non ho intenzione di farmi mantenere ancora dopo questi mesi.Non sfidererò il più forte vivendo ancora sotto lo stesso tetto,come mi ha saggiamente consigliato.Ma quando avrò lasciato questo tetto non voglio più guardare indietro,non voglio che un avvocato mi chiami perché le persone che mi hanno generato per poi fregarsene del mio destino sono in una condizione di indigenza(vera o falsa che sia anche se scommetto per il falsa) o per questioni mediche o di eredità.
Lei mi consiglia di registrare il loro rifiuto di pagare una tassa universitaria?io sono già laureata ma loro non lo sanno.
E la decisione di ripudiarli cambiando cognome che conseguenze comporta dal punto di vista legale?
La ringrazio nuovamente e mi scuso per il disturbo. -
Maltrattamenti familiari
Buongiorno
scrivo per chiedere un consiglio su come procedere al fronte della mia situazione familiare.
Ho appena terminato gli studi e mi appresto a cercare lavoro.Da un anno a questa parte la mia famiglia si è rifiutata/rifiuta di darmi un qualsiasi sostegno economico.
Per pagare tasse universitarie e autobus ho dovuto ricorrere alla generosità di fidanzato e amici.
Il cibo non me lo rifiutano direttamente ma se mi accingo a preparare qualcosa di diverso da pasta o frittata (quindi carne,pesce o qualcosa di vagamente "caro") mi fanno una guerra tale che mi induce a desistere dal tentativo.Biscotti e leccornie varie sono chiuse a chiave nella loro stanza.Quindi anche quì,per mangiare ogni tanto qualcosa di diverso,devo chiedere fuori dal nucleo familiare.
Tralascio le continue vessazioni psicologiche e le umiliazioni verbali.E l'umiliazione di avere sempre la stessa maglietta e lo stesso pantalone.
Quello che voglio chiedere è: esiste un modo per rinunciare a qualsiasi obbligo(e diritto) futuro nei loro confronti?In quanto mi hanno già minacciato che pretenderanno di essere mantenuti una volta che troverò lavoro.
Ho pensato a qualsiasi cosa,dal cambio di cognome alla diffida.ma non ne so venire a capo.
Grazie anticipatamente dell'eventuale risposta.