Salve a tutti e un grazie anticipato a chi forse potra? aiutarmi.
Dal 1° Maggio u.s. ? con 38 anni di contributi e 58 di eta? e lavoratore dipendente - sono andato in pensione di anzianita?. Ne consegue che ho diritto al cumulo.
Cio? mi ha permesso d?intraprendere dopo pochi giorni un? altra attivita? ? sempre come dipendente stipendiato ? non piu? in Italia ma in Germania.
Lavorando oltre 183 gg. annui, ho dovuto ovviamente eleggere un? ulteriore residenza in loco, oltre ad aver pero? mantenuto ? per parecchi motivi che non sto? ad elencare - parallelamente anche quella italiana e conseguentemente non mi sono e non voglio iscrivermi all?AIRE.
Logicamente - per quanto concerne la tassazione dello stipendio - pago il dovuto al fisco tedesco. .
Al fisco italiano ? mantenendo il centro della mia sfera privata e famigliare in Italia - paghero? (presumo perche? a distanza di 5 mesi non hanno ancora provveduto a liquidare il conteggio) le tasse relative alla pensione che paga l?INPS, che fra l?altro e? informato di questa situazione.
I dubbi ? meglio problemi - insorgono nel momento in cui ho cercato di capire come mi dovro? comportare in sede di dichiarazione dei redditi per il prossimo anno (4 mesi come dipendente in Italia ? pensione d?anzianita? italiana ? 8 mesi come stipendiato in Germania).
Il fisco tedesco mi ha confermato quanto c?e? di scritto nella convenzione bilaterale e cioe?, che al momento opportuno dovro? dichiarare in Germania anche i miei introiti prodotti e/o percepiti in Italia (pensione e reddito della casa), dopodiche? loro provvederanno - in fase liquidativa - a riparametrare le aliquote di tassazione a mio carico ? in base alle somme globali che con questa operazione si ottengono. Cio? determinera? un sicuro esborso a conguaglio da parte mia.
Per quanto concerne il fisco italiano non sono riuscito a trovare nessuno che mi abbia saputo dire con certezza e sicurezza cosa e come dovro? comportarmi nel compilare la dichiarazione dei redditi.
Stando alla convenzione bilaterale, la stessa riporta tout court ? per la parte italiana -, che gli introiti prodotti all?estero ?possono? entrare nel calcolo della dichiarazione dei redditi, andando a determinare così dei conguagli ben piu? onerosi, che non quelli applicati dal fisco tedesco. Dulcis in fundus pero? si dovrebbero riconoscere come credito d?imposta le tasse gia? precedentemente versate in Germania (capire pero? il sistema di calcolo del dovuto e pressoche? impossibile).
Andando a curiosare su Internet (a parte le diverse interpretazioni che si danno agli ?emigrati? iscritti Aire e gli altri non iscritti) ? ove fra l?altro per taluni e un delitto non essere registrati mentre per altri invece il problema non si pone nemmeno - ho trovato anche delle note esplicative, che affermavano, che nel caso di doppia residenza (non veniva specificato se o senza iscrizione allo AIRE) di questo tipo, gli stipendi prodotti all?estero non vanno dichiarati al fisco italiano essendo stati tassati all?origine. Questo contesto ? se vero ? e? riconducibile al punto di cui sopra?
A questo punto ho tentato di chiarire con l?Agenzia delle Entrate queste discrepanze, ma le risposte sinora avute (quando qualcuno era in grado di rispondere alle mie banalissime domande ), sono state piuttosto elusive e comunque inadeguate ad avere /ottenere uno spettro valutativo piu? generale.