A dimenticavo io voglio conservare il lavoro da dipendente.

Il mio amico ha la partita iva già da parecchi anni in quanto svolgeva attività autonoma prima di diventare dipendente.
Il mio quesito riguarda innanzitutto se esiste un minimo da fatturare annualmente e se si,quanto può incidere sulla dichiarazione dei redditi che penso non sarà più da riportare sul 730,ma forse dovrò compilare il modello unico.
ciao

Buongiorno a tutti,mi chiamo Fabio e sono "nuovo",anche di forum.
Sono un lavoratore dipendente in un'azienda che si occupa di manutenzione su impianti elettronici,regolarmente assunto dal 1999.
Collaboro saltuariamente con un mio collega di lavoro, possessore anche di partita iva da parecchi anni,all'installazione di porte blindate e porte per interni nel tempo libero.
Poichè l'intesa è ottima,in questi giorni mi ha chiesto di aprire una partita iva per queste ragioni:
1)poter fare corsi presso l'azienda fornitrice delle porte per poter essere riconosciuto ufficialmente come loro installatore
2)poter lavorare "tranquillamente"nei cantieri essendo per così dire in regola
3)poter aumentare la mole di lavoro,in quanto essendo entrambi turnisti ci si potrebbe organizzare meglio il lavoro
4)poter emettere fatture a terzi per i lavori eseguiti

Essendo totalmente ignorante in questo campo chiedo soprattutto consigli,che mi possano permettere di fare la scelta migliore.
E' conveniente per me aprire una partita iva?
C'è la possibilità di qualche altra soluzione?
Il mio reddito annuale lordo è di circa 30000 Euro,l'eventuale seconda attività mi permetterebbe di incrementare le mie entrate mensili di circa 700-1000 Euro,ne vale la pena?
C'è un limite minimo di fatturazione annua dopo l'apertura della partita iva?
Cosa potrebbe cambiare a livello fiscale e di quanto aumenterebbero le ritenute a mio carico?

Facendo i complimenti per la chiarezza e la facilità di navigazione all'interno di questo forum saluto e ringrazio.