Purtroppo sono delle norme nuove, non sono riuscito a trovare niente che faccia al mio caso.

L'estensione dei termini dei 90 giorni per la richiesta al GIP del Giudizio Immediato da parte del PM, in base all'art. 453 cpp comma 1 bis, è stato inserito solo con la Legge del 24.7.2008. Volevo avere una vostra considerazione, in particolare se tale Legge estende i termini anche alle indagini iniziate prima di tale modifica, in questo caso nel maggio 2008 ? L'imputato è stato poi arrestato a fine ottobre 2009 e gli è stato poi notificato il Decreto di giudizio immediato dopo due mesi e mezzo dall'inizio della custodia cautelare ? Secondo Voi ci sono i temini per una eventuale eccezione ? Grazie

Un individuo accusato di corruzione, dopo circa 2 mesi e mezzo di arresti domiciliari gli viene notificato un Decreto di Giudizio Immediato indicando la data per il processo che coincide al termine di sei mesi dall'inizio della misura cautelare. Tale Decreto, il giorno dell'udienza di primo grado, viene ritenuto nullo, in quanto riscontrato privo di alcuni elementi indicati nel punto "F" dell'art. 429 c.p.p. 1° e 2° comma, mancante dei dati in cui veniva precisato l'esatta ubicazione dell'aula ed il Giudice. Veniva rinviato il fascicolo al GIP il quale correggeva il precedente Decreto, riproponendolo dopo 6 giorni, oltre i 6 mesi dall'arresto, indicando una nuova udienza, escludendo la perdita d'efficacia delle misure cautelari e del procedimento. Chiedo una Vostra cortese opinione in merito, se tale procedura è giusta, in modo particolare se ci sono i presupposti per eseguire un ricorso al Tribunale del Riesame per ottenere la scarcerazione ritenendo ritornati validi i termini di sei mesi dall'inizio della misura cautelare e non dalla rinnovazione di questi dalla notifica del Decreto di Giudizio Immediato, ritenuto poi oggettivamente abnorme. Grazie infinitamente.