ehi ragazzi...non c'è nessuno che se la sente di rispondermi? ...l'ho sparata troppo grossa??
pleaase......:)
ehi ragazzi...non c'è nessuno che se la sente di rispondermi? ...l'ho sparata troppo grossa??
pleaase......:)
Ciao a tutti...
Perdonate l'intromissione..(ma, onde evitare di creare un'altra discussione..) volevo farvi anch'io una domanda banale...
.... vi potrà sembrare filosofia, ma visto che sono cose che capitano davvero nella vita reale vi chiedo... CONTABILMENTE, è obbligatorio fare l'ammortamento?
cioè, compro un bene strumentale dal valore superiore ai 516 ? e di utilità pluriennale..chessò, ho un negozio e mi compro tutti gli scaffali e gli arredamenti.. ecco..mettiamo il caso che io vada in perdita col passare del tempo, o addirittura dall'esercizio in cui ho comprato le immobilizzazioni. E' obbligatorio procedere cmq all'ammortamento del bene?
Avevo letto che l'ammortamento deve essere fatto ogni anno, anche se l'impresa è in perdita e che questo deve essere sistematico, ecc ecc...ma se per caso non lo faccio, in teoria, che succede?
e se invece lo faccio ma con delle quote di costo indeducibili?...
....Ho postato questo "delirio" qui, visto che per analogia ci siamo quasi col discorso di prima...:D...
in ogni caso grazie per la pazienza...e a chi ne avrà per rispondermi!
Ciao fab75, AnBil e Criceto :)...
a questo punto farò come mi suggerite....magari utilizzerò il conto "debiti diversi"..
Grazie per avermi risposto!
Buondì....
Avrei un quesito da porvi..
Un "mio" cliente (trattasi di s.a.s. in ordinaria..) ha incassato, erroneamente, per 2 volte la stessa fattura di vendita..mi chiedo: con che scrittura contabile posso rilevare questo secondo incasso (tenendo presente che non credo che il conto "crediti v/clienti" possa stare anche in avere) ?
Grazie a chiunque vorrà rispondermi.
Ciao Rubis,
grazie per la risposta...della quale non mi ero accorto perchè non mi era arrivata alcuna e-mail....!
....quindi tu mi confermi che se, ad esempio, nel IV trimestre ho un debito di 100, questo si va a sommare agli altri debiti delle liquidazioni periodiche e poi quando a marzo dovrò versare il saldo stornerò il conto Erario c/acconto iva e, logicamente, pagherò solo la differenza...giusto?
Grazie ancora, ciao!
Ciao carusanza ...
so che è sabato e che dovrei pensare a cose più leggere e frivole, ma avrei la necessità di reperire un'informazione e mi chiedevo se, come sempre, potevate aiutarmi...
..A proposito di imposte e acconti..il mio problema riguarda l'IVA e più precisamente tutto ciò che concerne l'acconto..
si tratta di un'azienda, in ordinaria ovviamente e che liquida l'iva trimestralmente, che ha pagato l'acconto IVA alla fine del 2009, calcolato col metodo "storico" del famoso 88% ...
La mia domanda è:
Grazie in anticipo per la disponibilità!
Ciao Siantona e ciao Acconto..
Grazie, di nuovo, per aver attenzionato la mia situazione..
...ma se la fattura non dovesse essere stata pagata? (dico quella iniziale di 500 euro..) ...in effetti che ve lo chiedo a fare a voi..nel senso che dovrei già saperlo io..! però pensavo potessero sorgere, in quel caso, problemi col mastrino...
si si, cmq..mi avete convinto...:) adotterò anch'io questa soluzione..
un'ultima cosa però..: ma le note credito possono anche essere pagate con denaro liquido dal fornitore, giusto?.... (la risposta penso sia ovvia..ma giusto per saperne un po' di più...)
Grazie ancora..ciao!
Ciao Siantona grazie anzitutto per avermi risposto...
..si, anch'io avevo pensato a questa soluzione, e ciò che mi dici tu conforta maggiormente la mia idea..
solo mi chiedo, giusto per capirci qualcosa in più.. ma se storno un'altra volta il fornitore in "avere" per 200 euro, alla fine dell'esercizio il mastrino contabile non mi rimarrà aperto per quelle famose 200 euro?
a te è capitato?...
Scusa la confusione e grazie ancora!
Ciao ragazzi ..mi inserisco in questa discussione onde evitare di crearne una nuova..
il mio problema infatti riguarda sempre le note di credito, solo dal punto di vista più "strettamente" contabile...
procedo con un esempio, così ci capiamo:
ad una certa data, supponiamo il 30/01, registro una fattura di acquisto merci dalla ditta "abc", per 500 euro...
merci c/acquisti .....
Iva ns/credito ......
fornitore abc 500
al 30/6 mi viene emessa nota di accredito per alcune merci difettose, per un importo di 200 euro..
fornitore abc 200
merci .........
iva .........
al 6/7 compro altre merci dalla stessa ditta e mi viene emessa fattura per 1000 euro.
per cui, come al solito, avremo...
merci...........
iva..............
fornitore abc 1000
...solo che il cliente pattuisce col fornitore di pagarne solo 800, data la nota di credito precedente..
ecco, come posso contabilizzare il pagamento di quest'ultima fattura?
spero possiate aiutarmi..grazie!
Perfetto
ho seguito il tuo consiglio ed effettivamente anche a me sembra la cosa più sensata..dato che il conto riferito alle cauzioni deve essere patrimoniale e non economico, e dato che non ne ho a disposizione in una contabilità semplificata, alla fine è meglio non inserire le cauzioni..onde evitare di alterare il reale costo delle merci...
Grazie ancora!
Ok Alfo ...Mi sono documentato e, libri alla mano, ho visto che effettivamente è come dicevi tu..non si trattava di merce resa, ma bensì di cauzioni rese e consegnate.
A questo punto mi restano solo 2 dubbi: ma una fattura può mai avere importo negativo?
E poi..se ci addentriamo nello specifico del mio caso, e quindi parliamo di un contribuente minimo con una contabilità semplificata, come faccio ad utilizzare un conto patrimoniale per le cauzioni visto che non me lo ritrovo nel piano dei conti?
Grazie
Ciao Alfofiore
Dunque..ad essere più precisi la fattura è (riporto sempre dati inventati, ma coerenti a quanto scritto in fattura..):
merci 100
iva 10
totale cauzioni consegnate 40
totale fatt. 150
tot. cauzioni rese 155
netto a pagare - 5
Ora, se fossero veramente delle cauzioni, potrebbe essere mai negativo l'importo di una fattura?
inoltre sulla fattura leggo, per esempio... birra XX - in magazzino 6; cedute 1; reso 2 ...per cui penso...suppongo...che sia un conteggio che si fa il fornitore circa la quantità di merce che ha in magazzino, che vende e che gli tornano indietro (??). il prezzo è indicato, ma senza iva, come hai ben capito..
:?:?:?
Ciao a tutti
Vi pongo una domanda sicuramente banale, ma che mi sembra di non aver trovato negli altri post, per cui scrivo...
Dunque, mi è capitata sottomano una fattura d'acquisto di questo tipo...:
merci c\acquisti 100
iva 10
tot. fattura 110
tot.merce resa (o "cauzioni", come le chiama il fornitore..) 115
Netto a pagare - 5 euro.
Ora...voi come l'avreste registrata una fattura del genere?
Cioè..secondo me ci sono un sacco di errori, a cominciare dalla mancata emissione della nota credito...Ma data la mia piccola esperienza chiedo consiglio ai più esperti...
Grazie in anticipo
Salve a tutti
Ogni tanto passo da questo utilissimo sito, e volevo aggiungere un'informazione che forse per alcuni di voi sarà preziosa...
Sinceramente non mi sembra di aver letto, qui, nulla in proposito..forse perchè siete tutti (o lo siete stati) tirocinanti "dottori commercialisti"...(e beati voi :D), ma chi, come me, si ritrova iscritto nella famosa "Sezione B" del registro, ossia quella dei tirocinanti esperti contabili, potrebbe domandarsi (come è capitato a me..)..: "ma gli esperti contabili possono tenere i libri contabili delle società di capitali?"
L'art. 1 comma 4, lettera a), DLgs. 28 giugno 2005, n.139, fra le altre cose dispone, infatti, che...:
"agli iscritti nella sezione B dell'albo è riconosciuta competenza tecnica nell'attività di tenuta e redazione dei libri contabili, fiscali e del lavoro, controllo della documentazione contabile, revisione e certificazione contabile di associazioni, persone fisiche o giuridiche diverse dalle società di capitali.."
E dalla lettura di questo articolo sinceramente non si può ricavare una risposta ben determinata.
Così ho chiesto un parere direttamente al CNDCEC (Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili), il quale mi ha risposto che...:
Quest'ultima attività è però concessa, anche per le società di capitali, ai revisori contabili...per cui, facendo 2 più 2, iscrivendosi anche al registro dei revisori e abilitandosi dopo i 3 anni, questa differenza scompare....
spero di avervi reso un servizio gradito e scusate se mi sono dilungato.
Grazie Rubis.. Però quello che dici è l'aspetto fiscale...
ma contabilmente, come ci si comporta davanti ad una perdita? E per quanto tempo posso portarla a nuovo?.....E il capitale sociale, che fine fa??... :?:?
Grazie dei consigli Nimue ...Purtroppo non mi ero accorto che mi avessi risposto quindi ti sto rispondendo solo ora..ma, anche se con un po' di ritardo, un grazie te lo dico lo stesso!
Salve a tutti
Qui sopra sta scritto che il forum GT sente la mancanza dei miei post.. eheh ....
Ecco dunque che volevo sottoporvi un quesito.
Prima di aprire una nuova discussione ho cercato parecchio sul forum, quindi spero non ci siano già altri casi del genere.
Allora...si parla di una s.n.c., formata da due soci..sto provando a gestirla, ma ho qualche difficoltà..: facciamo conto che all'anno X, rilevo una perdita di 100..
Le scritture per rilevare la perdita sono :
perdita d'esercizio a conto economico
capitale sociale a perdita d'esercizio ...perchè mi pare che la perdita vada direttamente a diminuire il patrimonio netto, giusto?...
E se questa perdita volessi poi portarla a nuovo nell'esercizio successivo (X+1)? Che scrittura dovrei fare?
Inoltre, se la perdita nell'esercizio X mi ha ridotto il capitale sociale di più di 1\3, c'è qualche conseguenza anche per le s.n.c.?
mmmm...ho le idee un po' confuse sarà l'inesperienza!
.....Grazie in anticipo
Vorrei aggiungere anch'io il mio contributo a questa discussione...
Finora ho "solo" la laurea triennale, quindi male che vada, se non continuo, il mio prossimo step importante sarà l'esame di abilitazione per esperti contabili..
In ogni caso mi piacerebbe tanto approfondire il discorso sulla contabilità..non so bene in che modo però, perchè i testi sono tanti, così come gli argomenti, e lo stesso termine "contabilità" è abbastanza generico..
Oggi in un negozio ho visto questo testo:
Nessi Marco, Contabilità generale e fiscale, edizioni Simone 2008, ISBN: 8851304866.. (non inserisco il link..però se vorrete lo aggiungo)...Ora, tenendo conto che questa specie di bibbia costa 60 euro.. c'è qualcuno di voi che lo conosce? ho scaricato e letto le liste che avete scritto qui sul forum e mi era venuta la curiosità di un confronto..