Grazie mille per la risposta!
Però mi rimane un dubbio: se non si applica la ritenuta significa che io incasso l'importo lordo in origine comprensivo di ritenuta oppure solo l'importo netto?
In fondo al cliente che paga è stato prospettato un importo di 250? (comprensivo di ritenuta) che per me diventerebbe 200 al netto della stessa.
Ma se la ritenuta non si applica....a chi va questo vantaggio??
Spero di essere stata chiara.
Ancora grazie!
avv2011
@avv2011
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RE: Fattura
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RE: Fattura
Salve a tutti, sono nuova di questo forum e spero che qualcuno possa aiutarmi a risolvere un piccolo problema.
Ho iniziato da poco la professione di avvocato, scegliendo, contestualmente all'apertura della partita IVA, il regime fiscale agevolato previsto dall'art.13 l.388/2000.
Per una domiciliazione ho pattuito con un collega un compenso di "€200, oltre IVA e CPA al netto della ritenuta d'acconto" oltre alle eventuali spese vive.
Sul momento non ci avevo pensato, ma se non sbaglio, il mio compenso non dovrebbe essere assoggettato a ritenuta d'acconto.
Quindi, poiché il collega sembra aver già detratto la ritenuta d'acconto dal compenso che mi spetta, mi chiedevo se, comunicandogli che tale operazione non va effettuata (in virtù del regime fiscale di cui usufruisco), possa chiedergli il compenso al lordo della ritenuta d'acconto.
In tal caso anche IVA e CPA vanno calcolate sul compenso lordo(come credo si debba fare sempre?)Da un lato mi sembra strano che voglia calcolare IVA e CPA sull'importo netto ma dall'altro la dicitura "al netto della ritenuta d'acconto" indica che l'importo è già stato decurtato della stessa. Che ne pensate?
Io calcolerei ciò che mi spetta in questo modo:
-compenso 250 € (importo originario da cui si arriva a 200 netti)- CPA 10€
- IVA 52€
TOT 312 €
Temo invece che lui voglia fare il calcolo in questo modo:
- compenso 200€
-CPA 8€
-IVA 41,60€
TOT 249,60€
Ringrazio in anticipo chi gentilmente vorrà darmi un consiglio.
A presto