@tnpo1976 said:
Premesso che se si tratta sempre di quella storia di email al marito cornuto, la persona offesa non può essere lui, ma bensì la moglie, quindi la querela non la può presentare lui, ma lei.
Non esiste alcun obbligo di notifica di una querela.
Ti accorgi di essere stato querelato in uno di questi 3 casi:
- prima delle indagini, vieni escusso come persona informata sui fatti, per essere spinto a fornire dichiarazioni autoindizianti ed essere quindi iscritto nel registro degli indagati
- durante le indagini, ricevi l'informazione di garanzia
- dopo le indagini, ricevi l'avviso di conclusione delle indagini preliminari e rinvio a giudizio
Nel dubbio puoi sempre presentare una volta al mese per i prossimi anni una richiesta scritta ex art 335 ccp presso la Procura dove risiede il querelante, per scoprire se esistono indagini sul tuo conto, ma penso sia meglio aspettare, oppure ancora meglio, dimenticarsi della faccenda e pensare ad altro.
La tempistica dipende dal carico di lavoro del PM, che ovviamente avrà casi ben più urgenti da seguire prima di occuparsi della querela per diffamazione.
Tieni presente che il reato (diffamazione aggravata, poiché viene attribuito fatto specifico) si prescrive dopo 7 anni e mezzo, quindi il PM ha tutto il tempo che vuole prima di rispolverare un fascicolo contro ignoti per cui ha ottenuto dal GIP una proroga delle indagini a tempo indeterminato, se, passati i primi 6 mesi dalla presentazione della querela, ha sapientemente evitato di iscrivere un nome nel registro degli indagati.I molti querelati (non 2 o 3) con cui ho avuto il piacere di discutere sono stati escussi anche dopo 12 o 18 mesi dalla querela, io e altri 6 disgraziati invece dopo 4 anni e 7 mesi.
Ciao.
Ho letto la tua risposta che mi ha lasciato interdetto. Parli di diffamazione aggravata: sei un avvocato? I due avvocati che avevano risposto al mio precedente quesito ritenevano che non vi fosse ipotesi di reato. Comunque, so per certo che il marito e non la moglie ha presentato querela contro ignoti.