La soluzione era semplice, ma non ci sarei mai arrivato...
Grazie
La soluzione era semplice, ma non ci sarei mai arrivato...
Grazie
non credo si tratti di un problema di totale di fatturato ma l'esiguità del valore del singolo prodotto, cercando un pò in rete ho scovato questo documento cliccaci su e per il comune di Moncalieri a 1300 km dal mio ma di leggi Italiane si parla...
devo ancora trovare il riferimento alle leggi riportate, cosa che farò a breve cmq...
Perchè dici che avere il registro vidimato dai vigili sarebbe utile?
Io mi faccio rilasciare ricevuta da ogni acquisto, considerevole, che faccio, i privati non possono fatturare e rilasciano ricevuta, Inoltre avendo adottato il sistema del margine forfetario io pago il 25% sul totale venduto, non ho altri oblighi con questo sistema usato, almeno credo e spero che sia così, ho chiesto anche all'uficio IVA della mia città e le risposte sono state tutte univoche, se sai qualcosa che non so ti prego di farmela sapere.
Ciao e grazie
grazie della disponibilità, ne approfitto subito
Io mi sono recato in questura (sezione polizia amministrativa) per la comunicazione di vendita beni usati, mi è stato risposto che per beni privi di valore o valore esiguo non è dovuta nessuna comunicazione o tenuta di registri.
Alla mia domanda quale fosse il valore esiguo non è stato quantificato il valore...
Tenuto conto che vendo materiale editoriale la maggior parte dei prodotti non superano i 2/3 euro, certo nel mezzo capita il pezzo raro da cento euro, ma è un eccezione non la regola... pensavo di non fare questa domanda, anche perchè tenere un registro di ogni singolo pezzo è un lavoro improbo, a volte acquisto collezioni di migliaia di pezzi e scrivere il tutto in maniera certosina diventa impensabile
Per questo motivo la scelta era caduta sul regime del margine forfetario che rientra nel caso di vendita di prodotti d'editoria.
Naturalmente come hai fatto notare tu tenendo 2 contabilità separate una per il nuovo una per l'usato.
Il forfetario non ha l'obligo della registrazione delle ricevute d'acquisto ne di tenere un registro di carico, vanificherei tutte le agevolazioni se dovessi tenere un registro vidimato dai vigili dove annotare tutto
Visto che tratto beni di valore esiguo, posso esimermi dalla comunicazione alla questura, come del resto mi è stato confermato da loro stessi a voce; cè un articolo o normativa che chiarisce la cosa?
Grazie
Sperando di fare cosa gradita a tutti i frequentatori del forum vi racconto della mia breve visita all'ufficio IVA per districare la matassa in oggetto.
Devo dire che ho trovato una persona preparata e competente ecco il sunto:
E' possibile adottare il sistema del margine forfetario anche per chi opera su internet la vendita di beni materiali (quindi assimilabile alla normale vendita per corrispondenza) anche per vendita di beni usati purchè questi beni sianoTASSATIVAMENTE:
a) oggetti d'arte o da collezione (quando il prezzo non è determinabile) (gli oggetti vengono indicati in appendice al DL 41 del 23/02/1995)
b) prodotti editoriali d'antiqariato
c) prodotti editoriali non aventi carattere d'antiquariato
Per quanto concerne la mia atttività ci rientro benissimo, come tutti quelli che vendono materiale editoriale usato...
poi è stata la volta di una semplice domanda per la variazione dell'inizio attività e li son stati problemi, mi hanno rimandato da una stanza ad un'altra senza soluzione, quindi chiedo lui a chi ne sa più di me il post e qui
Grazie ancora
ancora dubbi...:x
Dopo discussione col moderatore che pubblicamente ringrazio (a proposito sono andato direttamente all'ufficio IVA resoconto qui)
è sorta la necessità di affiancare nel modello AA9/7 (modulo apertura partita IVA) un secondo sito web, in pratica io ho un mio sito web volevo affiancare a questo il sito ebay quindi gestito da terzi, pare che le 2 cose non sia compatibili, sul modello in questione si può immettere un solo sito e barrare alternativamente proprio o di terzi, come si fa nel caso si vogliano indicare 2 siti web uno proprio ed uno di terzi?
Ulteriore domanda bisogna indicare l'ISP fornitore di accesso e provvider che ospita il sito web anche in questo caso sono 2 e non corrispondono come si fa ad indicarli entrambi?
Sicuramente qualcuno è già passato da questa gabola come si risolve?
Grazie
me ne sono reso conto e stò iniziando a documentarmi, scrivo di seguito le leggi che fanno riferimento a questo mio caso particolare (anche se vedendo il mare magnum di venditori presenti su eBay che vendono usato il mio non sembra tanto un caso isolato)
Comercio elettronico assimilabile alla vendita per corrispondenza D.P.R. N. 696 del 21 Dicembre 1996 in particolare l'art. 2 esonera dell'emissione della fattura se non espressamente richiesta.
Vendita di beni usati D.L. n. 41 del 23/02/1995 e relativa circolare ministeriale N. 177/E del 22/06/1995
Per il momento stò "studiando" e non ho altro sottomano ma credo che combinando le 2 cose salti fuori la soluzione a questo caso... spero
Certo che sulla dichiarazione potevano srivere Hoster e non ISP l'ISP per me, e per tutti credo, è il fornitore di connettività cmq la variozione dovrò farla.
Saluti
Grazie del benvenuto e delle risposte, mi sa che dovrò fare un'integrazione al comune e all'Ufficio dell'Entrate, e che i moduli sono poco chiari, sembra quasi se inserisci il sito personale escludi la possibilità di vendere su siti di terzi... il mio commercialista in questo non mi ha aiutato e adesso mi tocca fare la variazione neache un mese dopo dell'apertura...
PARENTESI
Ti faccio un'ulteriore domanda sul modulo inizio attivita ISP è il fornitore di connettività, oppure la società che fornisce l'Hosting al sito?
CHIUSA PARENTESI
Per la vendita dell'usato il sistema del margine nasce dalla scelta su quale metodo scegliere tra i tre previsti:
io vorrei adottare il secondo (forfetario) ma il commercialista insiste che le maggiori agevolazioni si hanno SOLO in caso di venditori ambulanti, per il venditore via Web (passami questo termine) non vi è convenienza pratica, non è che me lo abbia spiegato coi numeri ma solo a voce e resto perplesso.
Sul fatto di adottare la doppia contabilità nuovo e usato avevo proposto proprio questo, ma lui per motivi di praticità a subito bocciato la cosa, dice che i casini sarebbero troppi, annotare i corrispittevi, il libro fatture... insomma mi ha ampiamnte scoraggiato... (ma personalmente non mi sembra una cosa così impossibile)
Prima di sentire altri professionisti della mia città sto cominciando a fare domande in rete e qualche risposta stà arrivando, in modo da avere le idee più chiare, questo perchè i vari commercialisti sentiti "de visu" non prestano molta attenzione alla cosa, anzi qualcuno mi ha anche detto che un cliente del genere non gli interessa neppure perchè dovrebbero studiarsi la situazione e mi hanno detto che non gli interessa proprio aggiornarsi su una problematica che può interessare solo lo 0,001% dei loro clienti :bho:
Che faccio vado a cercare un commercialista in Australia
Sto cercando di aprire un sito di e-commerce che tratti materiale collezionistico quindi vendita di materiale usato (chiaramente datato si tratta di riviste/fumetti con le date bene evidenziate in copertina) acquistato da soggetti privati che mi hanno rilasciato una ricevuta esente iva; e materiale nuovo con regolare fattura.
il mio commercialista mi ha messo di fronte ad un dilemma aderire alla contabilità con regime del margine (come fanno gli antiquari) o cambiare commercialista perchè lui non vede soluzioni.
sarei grato se qualcuno volesse indirizzarmi su come erudirmi e quali leggi fanno al caso mio perchè pur avendo contattato diversi commercialisti tutti hanno fatto spallucce, mi chiedo è possibile che in Italia non ci sia una normativa perchi vende beni usati e beni nuovi?
Ovviamente sono nuovo di questo forum ho lurkato un pò ma non ho trovato delle risposte riconducibili al mio quesito, anche se ho trovato MOLTO illuminanti le domande e le risposte riocevute su molti quesiti.
Che dire grazie in anticipo a tutti quelli che interverranno.
Saluti
P.S. quasi dimenticavo
nell'iscrizione per la partita IVA ho inserito il mio sito di e-commerce (non ancora attivo) ma eventualmente posso vendere su eBay? o devo fare una variazione all'Ufficio IVA?
Rigrazie