@hotdeluxe said:

A grandi linee sembra una proposta interessante.
Ma visto che sono passati diversi mesi dalla pubblicazione del tread come è andata a finire la faccenda?

Dovrei partire a settembre
Il problema maggiore che il gruppo che sto componendo viene da altri settori.
La proposta è ancora valida
nel frattempo ho già le quotazioni di un ecommerce che si interfaccia su ebay

E? basata sulla fusione di idee note o emergendi che stanno trovando spazio nella realtà odierna.
Il principio di base sono le giacenze, che colpiscono le PMI,Commercianti.
Attraverso questo aspetto sono nate società di compravendita attraverso il canale EBAY
Oppure società di batering (baratto)

L?attività di bartering, dall?inglese ?barter? (baratto), più conosciuta come attività di ?cambio merce?, si sta sempre più affermando nell?ambito degli investimenti pubblicitari. Il meccanismo è molto semplice: chi investe in pubblicità, invece di pagare cash paga con i propri prodotti, che possono essere usati direttamente dall?acquirente (cambi merce ad uso interno), oppure rivenduti sul mercato per essere monetizzati. Negli anni ?80 e primi anni ?90 era consuetudine da parte delle concessionarie di pubblicità accettare pagamenti in merce quando non era possibile ottenere investimenti cash da parte degli inserzionisti; al momento di monetizzare la merce però, la vendita si rivelava più complessa del previsto perché risultava difficilissimo identificare ed accedere ai giusti canali per la vendita, con il risultato che l?incasso spesso non arrivava neanche a coprire i costi dell?operazione. Questo determinava gravi svalutazioni nel bilancio, e grandi difficoltà gestionali in ambiti pressoché sconosciuti al mondo della pubblicità: problematiche legate alla logistica, ai trasporti, alla scadenza delle merci, alla corretta definizione dei prezzi di vendita, al rispetto dei vincoli alla distribuzione, ecc.. Sono quindi nati i barter, società specializzate nel ritirare e vendere, per conto delle concessionarie di pubblicità, sia la pubblicità che gli stock di merce dei più svariati settori merceologici. Il flusso logico è semplice: il cliente vende la merce al barter, e in cambio ottiene la pubblicità di cui ha bisogno, liberando la concessionaria di tutti i suddetti aspetti problematici. Le fatture tra inserzionista e barter si compensano, eliminando il flusso di cassa, semplificando le pratiche amministrative, azzerando l?esposizione finanziaria; il barter si farà riconoscere dalla concessionaria un extra sconto sulla pubblicità che gli consente di annullare la perdita legata alla vendita della merce, e presumibilmente di ottenere un profitto. In sintesi, lo schema è così organizzato:

1. L?inserzionista fattura la merce al barter.
2. La concessionaria fattura la pubblicità al barter con uno sconto extra, che la rivende all?inserzionista allo stesso importo della merce (pareggio delle fatture).
3. Il barter vende la merce a terzi, applicando uno sconto inferiore a quello ottenuto dalla concessionaria.

Esempio di cambio merce con resa 80% per la concessionaria, e margine 10% per il barter: Controllando i dati dei principali barter in Italia, si stima che nel 2006 oltre 400.000.000 di euro di fatturato pubblicitario siano stati investiti con la formula del cambio merce. In alcuni settori questa metodologia risulta essere particolarmente diffusa: primi tra tutti il turismo, e a seguire i prodotti tecnologici, le automobili, gli alimentari, i generi di largo consumo, l?abbigliamento, l?oggettistica, ecc..

Avendo stipulato un accordo con una società importante che opera in questo contesto questo ci permette avere:

1. merce a prezzi competitivi
2. poter proporre pubblicita (riviste, tv, radio)
3. ritirare stock di magazzino

attraverso questo viene creato uno spazio commerciale a circolo chiuso (es. PROMOCLUB).
Viene creata una piattaforma di e-commerce kae-shop.
Con procedure di aste sincrone attraverso Il canale di EBAY in quanto oltre ad essere la piattaforma di e-commerce più importante al mondo (oltre 230 milioni utenti;fatturato 2006 oltre 52 miliardi $;6,5 milioni aste/giorno), è diventato
anche un importante ?incubatore di nuove professioni? ? già nel 2006 più di 1,3 milioni di individui derivano il proprio reddito integralmente o in maggior parte dai proventi delle loro vendite su eBay (Fonte: AC Nielsen International Research, Giugno 2006).

Creare dei servizi ( es DROP SHIP)

DROP-SHIP

Il sistema di vendita in "Drop Ship", nato in America, più di dieci anni fa, si è maggiormente diffuso anche grazie alla crescita di siti di aste online, che hanno permesso a migliaia di venditori che operano su siti come eBay, di proporre quotidianamente i prodotti messi a disposizione dai DropShipper, sui loro negozi virtuali, guadagnando la differenza di prezzo tra il costo del DropShipper ed il prezzo di vendita finale effettuata online.

Proposte di servizi on line

• Affiancamento alla vendita
• gestione delle giacenze in conto vendita
• gestione di magazzini remoti
• programma di affiliazione

Le ho inviato un messaggio by arinaldo64.

Cerco socio per un'attivita di e-commerce.
Vedere kael-shop.