Lungi da me incendiare la discussione,ma la tua risposta ha toccato un mio tasto dolente, a dir poco! L'amara considerazione è : se NOI ITALIANI trattiamo la nostra lingua così, come si evidenzia da tutto quello che ci viene propinato dall'informazione,scritta e parlata,non dobbiamo meravigliarci se anche il nostro patrimonio culturale sta' facendo la fine che e' sotto gli occhi di tutti e non mi riferisco ai terremoti soltanto! Mi angoscio al pensiero della cultura occidentale,alla quale abbiamo cosi fortemente contribuito,in una prospettiva prossima ventura,quando altri, con culture diverse,anche se "occidentalizzati" non avendo il nostro retroterra culturale non "capiranno" e trovandosi in posizione dominante potranno disfarsi di tutto ciò che e' lontano dal loro sentire.Speriamo ciò non debba mai avvenire o perlomeno che ci diano il tempo di far capire loro Giotto,Mozart,Manzoni,Shakespeare...
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apamul
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RE: Io ò, tu ài, egli à ed essi ànno...
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RE: Io ò, tu ài, egli à ed essi ànno...
Caro Leonov,niente traveggole,sbronze,sniffate e via sbarellando! E' sufficiente avere qualche annetto di più di quelli che ànno postato diverse ipotesi,dubbi etc. Il fatto è che questo modo di scrivere il presente indicativo del verbo avere è caduto in disuso,perche',a mio parere, la grammatica italiana è piuttosto ostica alla maggioranza,docenti,giornalisti,gente comune ( basta scorrere i giornali, i post dei vari forum...per rendersi conto) per cui nella lodevole intenzione di non creare ulteriore confusione tra l'uso dell'accento e la acca, si è preferito l'uso di quest'ultima,sperando in un uso più italianamente corretto, ma paradossalmente, per la maggioranza,non si usa nè l'una nè l'altra