Io credo che sia una soluzione ideale quando risponde ad esigenze pratiche, di due tipi fondamentalmente:
- Pratica perché l'alternativa cartacea è impercorribile. Gli esempi li avete fatti anche voi: libri fuori catalogo, libri molto specialistici o che per qualche motivo corrono il rischio di non essere stampati. Ma anche esigenze legate all'utilizzo che la persona ne può fare: ad esempio i lettori in viaggio o sempre dal dentista.
- Pratica perché lo sforzo di lettura rispetto alla carta è minimo, ma la differenza come costo (ma anche reperimento, aggiornamento, archiviazione...) è sensibile. E' il caso delle varie pubblicazioni dalla vita breve, piccole guide, gli articoli. Insomma tutte le cose che generalmente servono per lavoro.
Fuori da questo contesto di praticità però, non credo che rappresenti una grande soluzione. Neanche di fronte a una reale convenienza economica rispetto alla versione cartacea. Provatevi voi a studiare su un palmare. O a leggere Guerra e Pace. Non è solo questione di abitudine o di gusto.
Gli studi ergonomici hanno spiegato che ci sono degli oggetti non perfettibili: la forchetta, la tazza del cesso, il libro.