Però purtroppo devo anche riconoscere che le tue, come le mie, rimarranno solo parole senza che trovino alcun riscontro nella realtà... purtroppo.
Sul fronte rivoluzionario forse (anche se quanto successo oggi a Castellamare dovrebbe far riflettere) ma sul resto ho i miei dubbi...
sto valutando la possibilità di prendere e lasciare l'Italia per la Germania o Spagna...
Col cavolo: qui si vive bene, l'aria è buona e si mangia da Dio. L'unica cosa che deve oltrepassare i confini è la gestione fiscale delle cose.
Certo, come ho già detto, fa specie che uno debba mettersi a fare simili ragionamenti solo per poter sopravvivere ma se le cose funzionano così, si balla con le scarpe che ci si ritrova.
Io credo che se in un anno non hai la possibilità di pagare le tasse e le 3000 euro di inps probabilmente non hai studiato bene l'attività dal punto di vista del business.
Io credo che sia profondamente sbagliato, immorale e pure ladro pretendere delle tasse a prescindere. Non è questione dei 3000 euro in se, potrebbero anche essere 10 euro ma quei 10 euro devono uscire dai soldi prodotti col lavoro e non altrove, da fondi esterni.
Se una persona deve impegnare dei fondi esterni, questi devono essere destinati unicamente all'avviamento pratico, reale ed alla crescita, all'ingresso nel mercato dell'attività. Per assurdo io non posso, non devo trovarmi nella situazione che o pago le tasse o rinuncio, che so, alla benzina per potermi spostare a cercare i clienti e nessuno può venirmi a dire "fatti fare un prestito o un finanziamento". E' assolutamente fuori di ogni logica che una persona per poter cominciare a lavorare debba mettersi da subito nelle mani degli usurai perchè da qualche parte, oscuri individui non hanno il senso della misura.
A conti fatti, avere un sito e vendere due banner equivale come tasse ad avere un negozio di computer fisico e reale ma con differenze in termini di mercato e possibilità di business a dir poco abissali. Qualcuno allora potrà dire "perchè non ti apri il negozio ?" ma a quel punto devo rispondere: "dove li tiro fuori minimo 30000 euro da sperperare in certificazioni per ogni peto che faccio, tranne che per mettere in piedi realmente l'attività ?".
Ricordo che qui non siamo tutti figli di Berlusconi che possiamo permetterci di spendere miliardi e restare in perdita per anni fino a quando non sono stati soddisfatti tutti i capricci del fisco, dell'inps e di ogni sanguisuga aggiunta.
E poi viene anche detto che la colpa è nostra perchè non riusciamo ad amministrare i nostri soldi...
E certo: è colpa nostra che non seguiamo gli esempi di certa gente che prende residenza all'estero, intesta tutte le proprietà a società fittizie in Lussemburgo, gira su Maserati intestate a prestanome mentre si spaccia per nullatenente facendosi addirittura passare l'assegno sociale.
Ok, adesso che abbiamo capito in cosa abbiamo sbagliato finora, siamo sempre in tempo per sistemare in fin dei conti finchè c'è vita (ed un paradiso fiscale dove passarla) c'è speranza.
E' vero che ancor prima di avviare una attività si deve studiare in modo ottimale l'intero business che ne potrebbe nascere e come fare per incrementare i guadagni utili.
Allora, io sono anni che mi spacco la testa per trovare un piano ottimale in campo reale o semplicemente virtuale e non scherzo che pur arrivando a considerare l'ipotesi di tirare avanti a pane e cipolla, alla fine, non riuscivo a chiudere il cerchio, altro che incrementare gli utili. Ovviamente sempre restando nei ristretti ambiti previsti dalla legge perchè appena ho cominciato a fare ipotesi borderline le cose cambiavano radicalmente.
C'è chi dicide di fare "fai da te", magari senza affidarsi ad un commercialista
Se lo stato volesse meritarsi almeno parte di tutte le tasse che pretende dovrebbe organizzare corsi seri gratuiti per permettere ai nuovi arrivati di capire come funzionano veramente le cose e tentare di arrangiarsi, invece pretende che uno si butti nelle fauci di un commercialista come se fino a quel momento non facesse altro che ca..re soldi.
Vi siete mai chiesti come mai i più grandi sogni di imprenditoria italiana che vedevano internet al centro di tutto sono stati avviati all'estero, dall'estero pur rivolgendosi all'utenza italiana?
E se mai farò qualcosa nel settore, guarda caso, rientrerà proprio in questa categoria.
Sinceramente mi riconosco sempre più nella figura di Celentano nel film l'Emigrante: sulla nave a salutare chi rimane con il gesto dell'ombrello.
comprendo perfettamente le tue ragioni; anche io ho iniziato allo stesso modo, non in nero ma con un contratto co.co.co, dove hai tutti i doveri e zero diritti. Dopo tre anni di co.co.co ho pensato che i tempi erano maturi per aprire partita iva.
Con la crisi che c'è adesso un contratto co.co.co è un LUSSO ! Adesso, anzi già da parecchio tempo, va di moda il metodo MW (non faccio nomi ma ci vuole poca fantasia a capire a chi si riferisce): si cercano ragazzi per stage da 8 ore (e più) ore al giorno 7 giorni su 7, 6 mesi di "contratto". Retribuzione o anche solo rimborso spese: NU CZZ, solo la promessa verbale che potresti essere riconfermato ed eventualmente assunto (con quale contratto però non si sa, potrebbe essere benissimo qualcosa del tipo "fisso minimo che non sopravvivi+provvigioni"). Ovviamente, tipico, a cinque mesi e tre settimane ti spediscono ed avanti un altro.
Quindi vorrei capire: con queste premesse, per noi altri quando sarebbero maturi i tempi ?
Ma qui si parla nello specifico di "annullamento dei versamenti contributivi obbligatori" per permettere di eseguire un lavoretto.
No, si chiedono anzi no si pretendono delle tasse realmente commisurate sui soldi guadagnati. Per lo stato, non esiste che una persona cominci qualcosa e cresca: oggi sei 0 e domani devi aver tirato fuori dal cilindro l'ipermercato con migliaia di clienti. Volessi aprire un cinema (esempio stupido ma indicativo), non esiste che posso cominciare con un proiettore in un campo stile drive in ma devo avere da subito il multisala 3D e non per soddisfare logiche di mercato e di concorrenza ma solo per riempire le tasche a gentaglia che ruba 50 milioni di lire al mese per fare rissa da stadio alle camere ed è convinta di essere così indispensabile da non rinunciare ad un euro.
c'è chi fa il copywriter accontentandosi di scrivere articoli per 50 centesim
Mi fai un rapido calcolo di quanti articoli da 50 centesimi bisogna scrivere per dare 3000 euro all'anno all'inps + iva + irpef e poi finalmente, dopo che tutti hanno mangiato come porci, comprarti per te una bottiglia d'acqua (sempre che la regola non stabilisca che devi vivere d'aria) ?
Ma le regole sono regole e per come la penso io vanno rispettate
Le regole si rispettano fino a quando sono giuste.
Quando non lo sono più si cerca di farle cambiare e quando ci si accorge che non si riesce allora si mandano tutti a prender aria alle chiappe.
Ricordo ancora una volta che la nostra Costituzione stabilisce che il lavoro è un diritto e lo stato ha il dovere di garantirlo.
Non è garantire il diritto a lavorare, l'imposizione di troppe ed inique tasse.
Siamo sicuri inoltre che all'estero siano tutte rose e fiori? Li i contributi previdenziali non si pagano?
In Francia ti apri le SARL (l'equivalente delle nostre SRL) con 1 Euro di capitale sociale. In Ungheria la pressione fiscale è quasi 4 volte inferiore alla nostra eppure hanno l'euro come noi. Forse hanno meno auto blu a cui fare il pieno...
Un bando dice:
Non mi riferisco ai bandi statali, la mia visione è molto più semplice: appena apro ho per definizione zero clienti e devo farmeli. Prima che ne avrò una base minima sufficiente a poter tirare avanti saranno passati mesi forse qualche anno ma nel frattempo sarò costretto a pagare un quantitativo di tasse tale come se tutti questi clienti ed oltre fossero già passati da me. Lungo quel periodo dovrò tamponare le perdite con altri soldi, miei soldi o mie proprietà se metto di mezzo banche o usurai.
Io a questo gioco al massacro non ci sto.
Sono consapevole che qualcosa va rischiato ma quel qualcosa è giusto rischiarlo per far crescere l'attività non per tenerla a galla contro eventi scatenati dal fisco, tarato su misura di parassiti senza contegno.
Azzarderei un'altra cosa: le tasse inps sono obbligatorie e spesso molto soffocanti.
Allora, non molto tempo fa ero in coda per farmi dare delle informazioni proprio all'inps. Tralasciamo per un momento che, come poi ho scoperto qua, mi avevano pure dato le informazioni sbagliate e veniamo al punto importante. Davanti a me in coda c'era una ragazza madre che era andata a chiedere informazioni riguardo all'essere in regola per pulire le scale del suo condominio. Praticamente lavorava per poco più di 100 euro al mese (lavoro ad ore, 7 euro all'ora, 4/5 ore a settimana), probabilmente sperava, tolte le tasse, di avanzare i soldi almeno per un cambio di pannolini per la bambina che aveva portato con se in carrozzina. Alla risposta che avrebbe dovuto cacciare fuori 3000 euro all'anno se n'è andata talmente delusa che temevo che di lì a poco avrebbe fatto qualche pazzia. Praticamente sta poveretta per avere un diritto sancito dalla costituzione doveva pulire gratis almeno 3 condomini (ma stiamo pur tranquilli che con tutte le altre tasse, i palazzi salivano almeno a 5, più ovviamente quello che serviva a lei). Come ho detto prima, vuoi cominciare con una scopa e finisci che devi avere da subito un'impresa di pulizie.
Però in quanti sanno che esistono anche assicurazioni personali dove ogni mese vai a pagare un tot per poi garantirti una pensione alla fine? Il problema è che comunque l'INPS è obbligatorio, direi monopolista in questo caso. Se vuoi lavorare devi pagare l'INPS etc.
Ladri. Non ci sono altre parole. Uno potrebbe anche pensare di farsi una pensione privata ma non può, non gli è concesso.
Infine, ripeto, stiamo parlando di contributi previdenziali che ci serviranno (o almeno me lo auguro) per avere una pensione in futuro; niente contributi previdenziali = niente pensione.
Ceeerto. Quando sarà il nostro turno l'inps sarà fallita come minimo da un trentennio e non ci vuole molto a capire perchè: stanno facendo di tutto per rompere il circolo virtuoso a cominciare dal fatto che pagano tutti meno gli aventi diritto.
Scommettiamo che a tempo debito daranno la pensione ai "profughi" (anzi no chiamiamoli con il loro vero nome, invasori) che non hanno mai versato una lira ?
Mia madre ha lavorato per più di 30 anni, doveva ricevere la pensione già parecchio tempo fa ed invece ciccia: sempre a rimandare. Ma rimandare per chi ? Per cosa ? Che fine hanno fatto quei soldi che le erano e le sono dovuti ? Cos'hanno pagato che non meritava di esserlo ? E come mia madre chissà quanta gente è alla porta ad aspettare... Con queste premesse si pretende che i figli corrano a fare le cose in regola ? Se tanto ci da tanto, noi non vedremo nessuna pensione per quanto pagheremo le marche.
Visto che il nostro stato è convinto che i soldi si fanno di sera in bagno, che cominci a mettere al lavoro tutte le sue sanguisughe, magari un tanto al quintale (non è difficile farne così tanta soprattutto per i nostri politici) riescono a recuperarlo.
Per un giovane che intende intraprendere un'attività avere inizialmente delle agevolazioni, che possono spaziare da un "prestito d'onore" a sgravi fiscali vari, e, perchè no, a sgravi contributivi, sarebbe certamente di grande aiuto.
E' la stessa storia dei bandi: tutte balle. Avevo chiesto informazioni anche per quello ed è risultato che prima dovevo anticipare tutti i soldi (e tanti dovevo anticiparne, decine di migliaia), poi loro, con tanta calma, spulciavano fattura per fattura e più della metà non te le pagavano fuori. Anzi no "pagavano" non è la parola esatta, ti "prestavano" i soldi quindi te li dovevi ancora restituire ma forse avrebbero dovuto prestarli un po' prima...