A mio avviso il problema di fondo è l'invio via fax della fattura che non mi risulta sia ammissibile dal punto di vista formale.
Le fatture di vendita vanno infatti inviate ai clienti in originale su carta o al limite in digitale via mail
aneles
@aneles
Post creati da aneles
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RE: copia conforme fattura
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RE: imputazione F24 mai versato per ritenuta d'acconto
Ti ringrazio per il parere !
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imputazione F24 mai versato per ritenuta d'acconto
Buon giorno !
facendo un controllo dei versamenti effettuati con F24 nel cassetto fiscale di Fisconline ho notato un pagamento mai fatto datato 16.05.2011, codice tributo 1040 (ritenute su redditi di lavoro automono sui compensi per l'esercizio di arti e professioni), senza numero di protocollo né quietanza, importo 104 ?.
Non ho fatture di acquisto emesse da lavoratori autonomi che applicano la ritenuta, io invece sono un'autonoma in regime dei minimi e ovviamente applico la ritenuta.
Facendo un controllo sulle fatture emesse nei mesi precedenti, mi sono accorta che ad aprile 2011 ne ho emesse diverse con ritenuta di pari a 104,00 ?. E' possibile che uno dei clienti abbia fatto un errore quando l'ha versata in qualità di sostituto d'imposta ?!? Mi sembra davvero strano, ma non saprei trovare altre spiegazioni a questa cosa ...
Cosa posso fare per accertarmi di come stanno realmente le cose e risolvere l'errata imputazione ?
Non credo che in A.G possano risalire al soggetto che ha fatto questo versamento. O sbaglio ?
Grazie in anticipo per l'eventuale risposta -
Unico 2011, F24 e compensazioni crediti imposta sostitutiva - inps
Buon pomeriggio a tutti,
svolgo attività autonoma (libera professionista) e avrei bisogno di un chiarimento ai fini della dichiarazione Unico 2011 (redditi 2010) e all'imputazione dei contributi inps gestione separata per il 2010 (acconti e saldo).
Dalla dichiarazione Unico 2010 (redditi 2009) risultavano 2 crediti:- 2.323 € imposta sostitutiva irpef rigo CM19 (sono in regime dei minimi)
- 501 ? inps rigo RR12
Avevo predisposto la dichiarazione e l'F24 automatico con il software dell'AdE. Dai conteggi il saldo F24 era negativo (compensazione automatica tra + 2.323 e 2 acconti inps per un totale di 2.077,60) e pertanto il sw non mi ha fatto procedere con l'invio.
Adesso mi ritrovo con un credito netto residuo di 245,40 ? e il credito inps di 501 ? di cui sopra.
Il mio problema è che non so come evidenziare nella dichiarazione Unico 2011 il credito per giustificare il mancato versamento degli acconti per il 2010 (che avrei dovuto fare a giugno e novembre 2010). Dall'estratto inps aggiornato, non risultano versamenti per il 2010.
Probabilmente ho fatto un errore e sarei grata se qualcuno mi aiutasse a capire.
Grazie per l'attenzione
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Compensazione credito imposta sostitutiva con inps gestione separata
Buon pomeriggio a tutti,
avrei bisogno di un chiarimento ai fini della dichiarazione Unico 2011 (redditi 2010) e all'imputazione dei contributi inps gestione separata per il 2010 (acconti e saldo).
Dalla dichiarazione Unico 2010 (redditi 2009) risultavano 2 crediti:- 2.323 ? imposta sostitutiva irpef rigo CM19 (sono in regime dei minimi)
- 501 ? inps rigo RR12
Avevo predisposto la dichiarazione e l'F24 automatico con il software dell'AdE. Dai conteggi il saldo F24 era negativo (compensazione automatica tra + 2.323 e 2 acconti inps per un totale di 2.077,60) e pertanto il sw non mi ha fatto procedere con l'invio.
Adesso mi ritrovo con un credito netto residuo di 245,40 ? e il credito inps di 501 ? di cui sopra.
Il mio problema è che non so come evidenziare nella dichiarazione Unico 2011 il credito per giustificare il mancato versamento degli acconti per il 2010 (che avrei dovuto fare a giugno e novembre 2010). Dall'estratto inps aggiornato, non risultano versamenti per il 2010.
Probabilmente ho fatto un errore e sarei grata se qualcuno mi aiutasse a capire.
Grazie per l'attenzione
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RE: Intestazione auto e assicurazione ditta individuale
"Questo è ciò che mi hanno detto dei commercialisti...."
Dato che io non sono un commercialista (tu lo sei, per caso?) non posso smentire una cosa che mi è stata detta da più di un commercialista.
Si tratta di una (auto)dichiarazione finalizzata ad attestare che l'auto che prima risultava esclusivamente ad uso privato con l'apertura della ditta viene usata anche (o soltanto) per motivi professionali, con le note conseguenze che ciò comporta sul piano fiscale (deducibilità dei costi di manutenzione, rifornimento, pedaggio, assicurazione, ecc..+ eventuale detraibilità dell'iva).
Mi è stato anche detto che questa cosa va fatta contastualmente all'apertura della partita iva e non olltre ....
Sarebbe utile avere l'opinione di un commercialista su questo punto, per capire se le cose che mi sono state dette sono vere oppure no!
Saluti
P.S.: ovviamente tutto questo discorso dovrebbe valere solo nel caso in cui l'auto sia già in possesso di colui che apre la partita iva. -
RE: Intestazione auto e assicurazione ditta individuale
in merito a :
l' auto non è un bene dell' aziehda e quindi non è detraibile come bene strumentale a meno di atto di vendita da Me ( proprietario privato ) a Me (ditta con partita IVA) . E corretta questa mia interpretazione ?mi risulta che sia necessario, all'apertura della partita iva/attività, una dichiarazione scritta del proprietario in cui si specifica la cessione a titolo gratuito dell'auto alla ditta individuale. Questo è ciò che mi hanno detto dei commercialisti....
Concordo sul fatto che non abbia molto senso nel caso di una ditta individuale.
Saluti -
RE: Intestazione auto e assicurazione ditta individuale
"Buongiorno
ho partita iva con regime dei minimi come ditta individuale"
"Ti ripeto Io sono libero professionista e sono persona fisica non giuridica, le imprese o altro sono persone giuridiche. Chi ha partita IVA non è persona giuridica obbligatoriamente ma dipende da cosa è"Buongiorno,
rifacendomi ai passaggi di cui sopra postati precedentemente:- il libero professionista comsì come la ditta individuale sono sempre persone fisiche;
- le imprese costituite in forma societaria sono sempre persone giuridiche.
La fattura di vendita probabilmente sarà emessa nei confronti della ditta, che fa comunque capo ad una persona (spesso le ditte individuali hanno come denominazione il nome + cognome della persona, in ogni caso anche se viene dato un nome diverso è obbligatorio farlo seguire da "*di NOME COGNOME" *per ricondurlo chiaramente al titolare). L'assicurazione così come il certificato di proprietà della macchina sarà intestato alla persona e anche in questo caso non ci sono comunque problemi, trattandosi di una ditta individuale, vista la chiara riconduzione al suo titolare.
Saluti
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RE: Dove devo segnalare l'avvalermi del regime dei contributi minimi?
Leggendo il testo seguente, scritto dall'utente che ha postato la discussione:
"Per tutto il 2007 mi sono avvalsa del regime agevolato (per capirci con l'imposta sostitutiva al 10%).
All'inizio del 2008 ho sentito di questo nuovo regime ed ho iniziato ad avvalermene fatturando nella maniera corretta (senza IVA, con la legge in calce e con RA). Ho la partita IVA da quasi 5 anni e ho iniziato automaticamente ad operare come contribuente minimo, non facendo comunicazione a nessuno (con il modello AA9 per capirci) e neanche successivamente con la dichiarazione annuale del 2007"si capisce che, avendo la p.iva da quasi 5 anni, sono già trascorsi i primi 3 anni nei quali è possibile usufruire del regime agevolato per le nuove attività e che l'utente ha operato la scelta per il regime dei minimi al di fuori del triennio del regime agevolato. Se così non fosse, è impossibile che l'utente abbia la p. iva già da quasi 5 anni oppure significa che il regime agevolato non è stato applicato solo per i primi 3 anni, come previsto dalla relativa normativa.
In tali condizioni (adesione al regime al di fuori del regime agevolato), quindi, a me non risulta la necessità di fare una comunicazione specifica.
Saluti -
F24: maggiorazione 0,40% su saldo INPS libera professione
Buonasera a tutti!
Avrei bisogno di un confronto sull'imputazione della maggiorazione del 0,40% in F24 al versamento posticipato del saldo INPS (16/07 anziché 16/06). Si tratta di contributi inps in gestione separata per libera professione/lavoro autonomo, in assenza di altre attività/fonti di reddito.Da quello che ho letto in giro, la maggiorazione per l'IRPEF, l'IRAP, l'ICI e altre imposte NON va indicata separatamente dall'importo dell'imposta.
Solo per i contributi INPS, invece, va indicata separatamente, utilizzando il codice: DPPI (versamenti dei professionisti, interessi su rate o per differimento).Mi sono accorta di non aver operato in tal senso nel versamento a luglio del saldo + 1o acconto (ovvero ho indicato distintamente il saldo e l'acconto ma non ho scisso la parte di maggiorazione dai 2 importi).
In che tipo di sanzione posso incorrere?!Infine, i 2 acconti (1o acconto entro il 16/06 o 16/07 con magg. + 2o acconto entro il 01/12) versati per l'anno in corso dovevano essere calcolati nella misura del 40% ciascuno sul contributo totale relativo all'anno precedente, giusto?!
Lo chiedo perché in un altro post ho letto che la percentuale deve essere del 50% per ogni acconto (!?!).Ringrazio anticipatamente per un eventuale risposta.
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RE: Dove devo segnalare l'avvalermi del regime dei contributi minimi?
Ora la mia domanda è facile: devo segnalare questa mia "intenzione"?
Devo variare il mio numero di partita iva?
Uscendo da un regime fiscale già agevolato devo segnalarlo? Fino ad ora mi sono avvalsa del sistema Unico Web per la dichiarazione.Se possiedi i requisiti per operare secondo questo regime, non è necessario comunicarlo all'Agenzia delle Entrate. Nel modello Unico che presenterai quest'anno, ci dovrebbe essere una casella da barrare relativa proprio a questo regime.
Compilo il modello unico persone fisiche o lavoro autonomo?
Il modello unico persone fisiche - da quanto mi risulta non esiste un modello unico di lavoro autonomo.Ciao!
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RE: Ravvedimento operoso per omessa o tardiva presentazione unico 2008
La ringrazio per la preziosa informazione!
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Ravvedimento operoso per omessa o tardiva presentazione unico 2008
Vorrei verificare con altri utenti alcune informazioni che ho trovato su internet (forum, siti di consulenza fiscale, ec...) e sul sito dell'Agenzia delle Entrate in merito all'argomento in oggetto.
Si tratta del caso di un contribuente che ha presentato in ritardo, entro 90 gg. dal termine previsto, il modello Unico 2008 e che ha versato invece nei termini previsti tutte le imposte risultanti dal modello. La presentazione è avvenuta senza intermediario.-
L'IMPORTO DA VERSARE
[LEFT]*Fonte: *
guida 2005 dell'Agenzia delle Entrate sugli errori fiscali (pg. 13 - dedicata ai ritardi nella presentazione del mod. Unico)
a seguire una parte del testo:
Un esempio pratico
Supponiamo che un contribuente abbia dimenticato di presentare alla scadenza del 31 luglio la dichiarazione dei redditi (Modello Unico) dalla quale non risultano imposte da versare. Attraverso il ravvedimento operoso egli potrà presentare la dichiarazione nei 90 giorni successivi alla scadenza pagando la sanzione di 32 euro. [/LEFT]*esempio di compilazione F24 da fonte: *
CODICE TRIBUTO: 8911;
IMPORTO A DEBITO: 32,00Da queste indicazioni, io capisco che devo effettuare un versamento di soli 32 ? per la presentazione in ritardo del modello unico.
Vari post su forum e siti di consulenza fiscale, invece, dicono che il versamento delle 32 ? deve essere fatto PER OGNI DICHIARAZIONE e, quindi, nel caso in cui il modello unico includa le dichiarazione IRPEF, IRAP e IVA, l'importo da versare a titolo di ravvedimento è 32 ? x 3 = 96 ?
- IL CODICE DA USARE NEL MODELLO F24
Anche in merito a questo punto ho trovato pareri discordanti.
Stando all'es. del mod. F24 in allegato, il contribuente dovrebbe usare il cod. 8911.
In altre fonti, ho trovato anche il codice 8924 (specifico per la presentazione tardiva o omessa) e anche i codici:- 8904: per la dichiarazione IVA;
- 8907: per la dichiarazione IRAP.
Per quanto riguarda l'anno di riferimento, credo sia corretto l'anno nel quale è stata effettuata la presentazione tardiva, quindi nel caso del mod. Unico 2008 si tratta del 2008.
Grazie per un eventuale chiarimento .....
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Fattura: rivalsa INPS 4%, spese bancarie da addebitare al cliente, IVA
Buogiorno :):),
sono un lavoratore autonomo iscritto alla gestione separata INPS e opero in regime agevolato per le nuove attività (ex. Art. 13 L. 388 del 23 dicembre 2000). Operando in questo regime, non devo applicare la ritenuta IRPEF sui compensi lordi delle mie fatture.
Devo emettere una fattura nei confronti di un cliente. Questa fattura verrà incassata tramite RI.BA, il cui costo è di 5,45?.
Voglio addebitare in fattura le spese bancarie che NON sono state sostenute in nome e per conto del cliente e quindi diventano base imponibile IVA.
Il mio problema è: il valore su cui io applico la rivalsa INPS al 4% è dato dal solo compenso lordo professionale o anche dalle spese addebitate al cliente?ESEMPIO:
- compenso 1000,00
- spese bancarie addebitate 5,45
Qual è il conteggio giusto :?:?:?
A. 1000 + 40 (rivalsa) = 1040 + 5,45 = 1045,45 imponibile iva + 209,09 (iva 20%) = 1254,54 totale fattura
B. (1000 + 5,45) + 40,218 (rivalsa) = 1045,668 imponibile iva + 209,1336 (IVA) = 1254,8016 totale fattura
è vero che il compenso finale non varia di molto, tuttavia vorrei capire qual è l'impostazione corretta dal punto di vista contabile e formale.
grazie per un'eventuale risposta!