@hub said:
Partendo dal presupposto che i cookies tecnici non devono essere autorizzati e ci mancherebbe pure, ci sono diverse possibilità di verifica usando estensioni per Firefox o Chrome per esempio.
Per tutto ciò che riguarda situazione più complesse come analytics la stessa Google spiega cone anonimizzare i suoi script, ma devi comunque offrire all'utente la possibilità o meno di accettare di essere tracciato.
Fino a che l'utente non decide, nessun cookie tranne quello tecnico può essere scaricato.
Già qui si presenta un problema tecnico. Come ho già avuto modo di scrivere non è detto che l'iniezione di cookie di profilazione da parte di un server di terze parti sia sistematico oppure non possa avvenire in futuro: nel caso di modifica delle "condizioni del servizio" di chi è la responsabilità? Ovviamente dell'editore visto che normalmente gli script che si usano passano di mano in mano, di tema in tema o scaricati da repository gratuiti.
Il problema è in gran parte risolto usando uno dei tanti script opensource, uno su tanti forse uno dei più famosi: silktide.com/tools/cookie-consent/
Qui un semplicissimo wizard per generare lo script: silktide.com/tools/cookie-consent/download/
E qui un po' di documentazione: silktide.com/tools/cookie-consent/docs/
Non diamo informazioni pericolose! Il cookie-consent della silktide è solo un banale banner con un pomello da cliccare. Bello e carino ma non blocca assolutamente nulla!
Magari fosse così semplice...
Per WordPress, Joomla e altri ci sono decine e decine di plugins e estensioni sia gratuite che a pagamento, dalle più semplici del tipo "per non sapere né leggere né scrivere li blocco tutti", fino a quelli più sofisticati che permettono anche di far scegliere da chi essere tracciati, ad esempio do il consenso per i social ma non per Analytics. Ovvero un'assurdità e una gran perdita di tempo inutile per tutti.
Per quanto mi riguarda i plugin per wordpress sono uno più scassato dell'altro e mi ci guarderei bene dall'usarli per pararmi il culo da multe di centinaia di migliaia di euro.
Il vero lavoro che tu devi fare, forse quello più noioso e più lungo, riguarda i testi dell'informativa, cioè una pagina dedicata che dettagliatamente spiega per esempio il motivo per cui il sito vorrebbe scaricare uno o più cookies di tracciamento nel suo computer.
Il vero lavoro è che bisogna mettersi a codare. Di brutto. L'unica possibilità è quella di prendere in consegna l'intero output HTML proveniente dal CMS e non mandare nulla al client prima di aver "nascosto" ogni maledetto video, immagine e controllato ogni url esterno. Usare epressioni regolari non se ne parla, occorrono librerie di alto livello per la manipolazione del DOM.
Tutti gli script che effettuano chiamate HTTP vanno bloccati e inizializzati solo DOPO l'opt-in dell'utente. Ancora meglio se iniettati nel documento perchè cosa si celi all'interno di uno script minificato nessuno può davvero saperlo. Potrebbe darsi che uno script, apparentemente innocuo, ad un certo punto si metta a "spammare", tramite l'esecuzione di una porzione di codice "offuscato e minificato", strane gif trasparenti 1x1.
Mi sembra irrealistico, a meno che uno non usi solo Google Analytics e Maps, stilare una lista completa dei cookie. Oltretutto andrebbe aggiornata quotidianamente perchè non puoi sapere cosa succeda su server che non sono tuoi! Anche la più banale immagine, ad un certo punto, potrebbe smettere di essere una banale immagine *"statica" *(ovvero inizia a servirti, insieme, anche qualche biscotto).
Cominci a intuire il problema che noi, geniali europei, ci siamo creati da soli?
Quindi se le soluzioni ci sono, giusta o sbagliata che sia questa legge, perché farsi un problema? Alla peggio si bloccano tutti, si informano dettagliatamente gli utenti e si lascia, come dev'essere, la possibilità di essere o meno monitorati, e viviamo sereni.
Ogni cosa che installi, a meno che non provenga da una fonte super affidabile, richiede da parte tua un lavoro attento per sincronizzare il blocco lato server e lo sblocco lato client. Non puoi inviare nulla - ripeto nulla - al client che possa far partire una chiamata http "anticipata".
Il resto del mondo, dove la profilazione senza consenso è legale, non è popolato da idioti: ovviamente tutti si stanno inventando tecniche per aggirare la Cookie Law Europea con vari tipi di exploit che, i normali webmaster, non hanno nemmeno idea che esistano (una specie di trojan javascript).
Del resto in un continente di pazzi dove tutti cercando di bloccare tutto, chi riesce a profilare meglio e prima ha un vantaggio sui competitor che invece, da bravi soldatini, attendono l'opt-in. Sull'opt-out, una italianata alla tedesca, meglio non fare commenti.
Nel dubbio nessuno script può essere, non dico avviato, ma nemmeno inviato al client! Al massimo lo inietti dinamicamente attraverso una chiamata ajax al tuo server.
Inoltre, a costo di ripetermi, la legge è fuorviante perchè la profilazione non avviene solo tramite i cookie!
Allora qual'è il problema? Il cookie o la profilazione?
Ma per il resto come i discorsi del tipo "risulta che molti siti se ne fregano" sono discorsi senza senso, i controlli e le multe prima o poi inizieranno a partire, questo anche grazie alle segnalazioni che la gente invierà al Garante, e allora saranno davvero dolori.
Se ci saranno davvero controlli, non hai idea di quanto sarà vera questa tua affermazione.
Se tutti diciamo che la legge europea è una puttanata, non diciamo così per dire...
Per carità... sulla carta la motivazione può essere lodevole ma è troppo comodo scaricare sulle piccole imprese l'onere di risolvere lo schifo che gli alti burocrati europei e la finanza internazionale hanno permesso negli anni.
E in ogni caso la Cookie Law, in pratica, non risolve nulla: ma chi ha mai letto davvero l'informativa privacy? Chi è solito non cliccare OK alla richiesta di accettazione cookie? Suvvia siamo seri!