Un consiglio non richiesto,gratis per giunta; una paura immaginaria che non fa presa sul mio animo,;l'implicazione che il sottoscritto sia uno sprovveduto che non sa protegersi le spalle o ripagare maggiorato qualsiasi colpo che riceve. Questa tua intrusione non mi piace e se a codesto inclito forum non piace cosa scrivo e come lo scrivo abbia almeno la bontà di mettermi alla porta senza manipolare i miei materiali.
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RE: Scorrettezza o dilettantismo.
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RE: Scorrettezza o dilettantismo.
Scesa a più miti consigli, [...] mi comunica che stamattina la transazione ha avuto esito positivo ( leggi tra le righe, perché comunicazioni correnti riguardanti l'esito positivo delle transazioni elettroniche nessuno ne ha mai ricevute: si accontenta della cira che aveva pattuito col sottoscritto in un primo momento ) . Non so se avesse corretto i prezzi degli articoli in questione prima di scoprire che tutto fila a posto quando ci si comporta onestamente o se solamente quelli dei tre pezzi garantiti a me e in partenza fossero stati calmierati e non mi interessa.
Crisi sì, crisi no. Ma coi bottegai che si alienano la clientela la scusa dela crisi non vale. -
RE: Scorrettezza o dilettantismo.
Si. Giusto una settimana fa con altra ditta ( dela quale non ricordo nome, altrimenti lo farei qui, ora e subito ) mi era capitato di vedermi addebitare un centesimo oltre il massimale che avevo fissato al momento dell'acquisto secondo quanto mi veniva proposto sul sito. 43,01 invece dei 43 dovuti. Avevo subito bloccato la carta e chiesto alla ditta se davvero intendeva rinunciare a 43 euro subito e a quanti ne avrei eventualmente sborsati in futuro per grattarmi dicannove delle vecchie lire. Papale papale. Mi avevano risposto di aver recepito una richiesta di revisione della transazione ma non si sono fatti più sentire. Anzi, se non fosse stato er rispondere a te mi sarei completamente dimenticato dell'episodio. Il diretore della Banca, giustamente, già in quell'occasione mi aveva fatto notare che l'argomento era banale ed io concorderei con lui: dal suo punto di vista, maneggiando milioni ogni giorno e avendo a che fare con clientela che parla almeno con quattro zeri, la questione é zero. Ugualmente, l'altro giorno, sentita quest'altra cosa, mi ha fortemente sconsigliato di continuare ad avere rapporti con quella gentel. Non sono scusabili ma, se lo stesso atteggiamento scorretto lo si trasferisse in ambiente finanziario ( dove nessuno pensa a fregarti dieci euro approfittando del fatto statistico che le probabilità che , una volta ricevuto il libro o il disco o, che so, il peluche, si confrontino la c.d. "conferma d'ordine" e l'esborso finale da carta di credito sono basse) tanta disonestà, tanta sprovvedutezza creerebbe qualche fastidio. Chissà quante volte lo fanno ogni giorno e quante volte l'han fatto con me senza che me ne accorgessi. Stavolta ho due documenti del tutto simili tranne che nei prezzi e nel totale da esibire a chiunque. Non sono un querelomane ma se trovo un avvocato capace e che mi stia a sentire, per prima cosa lo spedisco a fare un esposto in Procura. Dulcis in fundo, la carta generata espressamente con il massimale di 86,80 domani stesso o, al più tardi, martedì cesserà di essere visibile sul c/c. Per rispondere alla tua domanda sull'utilità di mettere simili questioni nelle mani del circuito della carta di credito; negli ultimi tre anni ho perso più di mille euro grazie alla "sollecitudine" di questi signori. Per cui ho cambiato carta e modello di carta di credito. Questo mi ha aperto gli occhi.
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Scorrettezza o dilettantismo.
[...] il primo di febbraio 2012 accetta un ordine per 86,80 dal sottoscritto, comunicandogli entro pochi minuti una "conferma d'ordine" che é un vero e proprio contratto di vendita perché riporta in dettaglio i prezzi dei singoli articoli e una descrizione di quest.Due giorni dopo, inventandosi inesistenti problemi con la carta di credito, accusando il sottoscritto di aver digitato male i dati della sua carta di credito ( se fosse stato così, non si sarebbe mai perfezionato l'acquisto e nessuna "conferma d'ordine" sarebbe mai partita ) per poi inventarsi che la carta era scaduta,[...], che ha gia intascato la somma nonostante le sue reiterate assicurazioni che le somme vengono prelevate dalle carte di credito dei clienti solo a spedizione della merce avvenurta ( cosa non vera perché nessun circuito di carte di credito lo permetterebbe ), si rifiuta di spedirmi gli articoli, costringendomi a porle un out out: o la ligia osservanza del contratto di vendita o l'avvocato. A questo, [...]. risponde con una "mail" sgrammaticata e incapace di veicolare alcun senso al lettore, ma insistendo con la invenzione della carta di credito capricciosa.
In realtà, dopo aver accettato il mio ordine, [...]. ha aumentato i prezzi degli articoli interessati da esso e al momento di spedirmeli ha chiesto altri dieci euro alla Banca.
Io sono ora costretto a rivolgermi a un avvocato. I miei diritti di acquirente, svariate leggi che regolamentano le attività economiche tanto nel mondo reale che in Rete, la mia buona fede, la mia intelligenza sono state insultate o trasgredite o conculcate. Anche sono sono sicuro che un praticante semplice sarebbe sufficiente, se posso questa gente la porterò in giudizio. Ne parlerò nella settimana entrante con l'avvocato, quando mi riceverà. Ma fin da ora sarei curioso di sapere a cosa si espone, a quali denunce, a quali conseguenze amministrative e penali e, da ultimo, commerciali, chi fa simili schifezze.
La situazione é riassunta dal seguente esempio.
Al banco del bar chiedo un caffé. Mi serve il padrone. So che in quel bar il caffé viene 80/100. Girandosi per scodellarmi davanti la tazzina fumante, il padrone me ne chiede 90: "L'ho appena aumentato mentre glielo facevo."
Lo so che non si può ma é questo che - soltanto ieri - mi é capitato di sentirmi chiedere. -
Intentare a cittadini extra-europei una causa per diffamazione via Web.
Poche ore fa ho realizzato di avere gli estremi e, forse, buoni motivi per intentare a un paio di cittadini adulti di un Paese non europeo, leggendo i loro commenti a un mio "post" su di un sito ospitato da un server fori del territorio UE. Da quei commenti mi sono sentito diminuito e dileggiato. Non sono solito fare minacce a vuoto, per cui non ho minacciato, nella mia risposta, alcunché; anche perché non avevo la minima idea come una causa per diffamazione, laddove vi siano gli estremi per intentarla, si possa articolare in simili condizioni. Gli estensori dei commenti sono individui adulti e responsabili, il sito non é YouTUBE: impossibilequindi identificarli coi ragazzini frustrati che infestano quest'ultimo.Sono già state intentate cause simili e vinte e presso quale corte di giustizia; in quale Paese: quello del querelato o quello del querelante e dell'assistenza di quanti studi legali il querelante si é avvalso? E via così. Argomento di per sé intrigante anche in presenza di un'offesa personale e di oggettivi danni d'immagine, a mio giudizio.
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DDL n° 71, Art. 7
Cari amici,
un paio di mesi fa, preso dal lavoro com'ero, impedii ad amministratore e tecnico ( in realtà, parlai solo con la portinaia e per citofono ) di interrompere la mia routine lavorativa nei locali del mio studio quando, senza preavviso ( ma non é importante ) pretesero di entrare in bagno per ascoltare il rumore dell'autoclave. Nonostante la minaccia dei "nuovi poteri dell'amministratore", che negai essere stati posti in essere dalla sola approvazione, il 26 gennaio scorso, se non ricordo male, del disegno di legge d'iniziatica dei senatori Legnini, Barbolini, Casson, Marinaro, Maritati, Micheloni, Mongiello, Pagania, Pegorer e Sbarbati, continuai a oppormi, riattaccai e tornai al lavoro.
Ierei sera, lasciando l'ufficio, trovai nella cassetta delle lettere, da basso, una lettera dei coniugi cui affitto questi 37 mq. contenente una fotocopia o la copia originale della cominicazione fatta loro dall'amministratore ( che ho la disgrazia di avere da pochi mesi anche nel condominio in cui risiedo ) della mia "disubbidienza" e la allusione- velata minaccia - al ipotere dell'amministratore di accedere a qualunque vano dello stabile e la loro ( dei miei padroni di casa, gente cui da sei anni e mezzo debbo comunicare io le variazioni Istat del canone d'affitto ) preghiera a consentire a un nugolo di operai occhiuti e malcuranti di infilarsi in bagno per ascoltare a metà pomeriggio, su di una strada molto trafficata, il fischio emanato dal tubo di scarico del water.
Immagino che tali poteri ( avrebbero potuto utilizzare più civilmente il termine di "facoltà" ) siano quelli di cui si legge all'Articolo sette del testo provvisorio approvato dal Senato della Repubblica ma, primo, si parla di interventi di urgenza mentre quel fischio io, la sera, lo sento da sei anni e già sul finire dell'inverno mi era stato detto che un idraulico era passato per lo stesso motivo mentre ero assente ma anche che non era importante; secondo, tale riforma del condominio, essendo all'esame della Camera dei Deputati, ancora non é stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.
Io intendo continuare ad oppormi a questo amministratore che tanto si compiace di "poteri" che, di fatto, non ha avuto negli scorsi mesi ma di cui mi sembra essersi fatto bello con gli anziani a basso reddito che abitano effettivamente qusto stabile e con quelli ad alto cui pago l'affitto; un individuo che non esita a riportare a me e ad altri quaranta condomini, per circolare raccomandata, le ultime chiacchiere di portineria quando agisce in veste di nuovo amministratore del condomio in cui risiedo e che mostra di non avere alcuna considerazione del valore del mio tempo. Inoltre, a considerazioni di principio, unisco quelle di natura più terra terra tese alla salvaguardia delle cose e degli apparecchi costosi e non assicurati che ho in ufficio letteralmente offerti a chiunque nella totale assenza di sorveglianza .
Perciò, per la mia tranquillita e, non lo nego, per il piacere di veder scornato l'amministratore intendo continuare ad oppormi.
Cosa devo fare, attaccarmi al cavillo della non perfetta trasformazione in legge del DDL n° 71 e negare che l'amministratore sia mosso dalla necessità di effettuare interventi urgenti? Anche questa sua comunicazone fallace di avere "poteri" o, meglio, "super-poteri" fumettistici, questa sua spocchiosa asserzione con la quale ha voluto influenzare non solo me e non solo i coniugi di cui sopra, non sarebbe già di per sè perseguibile.
Sono certo di recevere da voi, amici, uno e perfino più commenti; [...]
Felice domenica.
Andrea GARDINI -
Pollice retto, pollice verso.
E' conditio sine qua non il coinvolgimento di un notaio per effettuare una revoca di procura notarile oppure l'avvocato che detta al proprio cliente via mail il testo di una raccomandata che sarà lo stesso cliente a spedire all'interessato, và premiato per originalità di pensiero? Tutti quelli che sono a conoscenza della revoca per raccomandata autografata di una procura da me fatta hanno serenamente espresso i loro dubbi sulla validità dell'atto e che la procura sia stata effettivamente revocata.
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RE: Sassolini nella scarpa.
Magari un principe del foro dei tempi della Rex Publica fosse sul mercato, oggi! Ma si troverebbe spiazzato come un 'gunman out of time' del vecchio west.
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RE: Sassolini nella scarpa.
Caro amico, sono schiacciato dal peso della mia stessa dabbenaggine, ora che me l'hai indicata. Da solo mai e poi mai ci sarei arrivato.
Non devo difendermi, perciò, a rigor di termini, non ho alcun bisogno di un avvocato. Ormai, mi vergogno a dire a un estraneo che é una questione di un paio di centinaia di euro in tutto: la stessa cifra me l'ha chiesta e l'ha ottenuta il 4 agosto 2010 lo stesso individuo che avrebbe dovuto farmela recuperare e che é passato in testa alla mia personale lista di nemici pubblici perché evasore oltreché incapace.
Ora, per un po' ruminerò i concetti di parere di congruità del Consiglio dell'Ordine e di auto-denuncia presso la GdF e di abolizione dei collegi di difesa in regime di Terrore. -
Sassolini nella scarpa.
Spinto dall'orgoglio più che da una reale necessità economica, in una sola circostanza ed al ritorno dalle sue ferie dallo avvocato stesso, nel 2010 ho voluto faretre contestazioni, nell'ordine, con A, B e C.
Non mi ero accorto se ad un paio di mesi dalla scadenza della garanzia che il crapbookpro, nel quale avevo gettato a cominciare con l' estate 2008 quasi cinquemila euro, danneggiato dal calore non accettava più cd e leggeva a malapena i dvd. Ero dell'idea di gettarlo ma l'avvocato, per suoi motivi personali fiducioso, insistette, anche per via del poco tempo rimastomi a disposizione per far valere legalmente i miei diritti, e così, dopo tre settimane, dovetti archiviare la mia pretesa di veder rispettato il contratto di garanzia. Lui aveva chiamato, a mie spese, Dublino e parlato con il portinaio della direzione generale per l'Europa, con il tizio che scalda la sedia nella reception, ed era tornato indietro a dirmi che non si poteva fare niente. Poco male; me l'avevano detto di non prendere un A.
Però il diritto di recesso da me esercitato entro gli otto giorni dall'acquisto via telefono di una chivetta internet B quando ho capito che non intendevano affatto consegnarmela, cosa confermata sia dalle testimonianze dei portinai che dalla ricezione di un falso ideologico sotto forma di una comunicazion scritta della B a me, nella quale si dice che il pacchetto era stato rifiutato, ha richiesto l'impiego di un avvocato ( lo stesso, ahimé, per praticità) per essere riconosciuto. Dispongo di un documento elettronico riproducente una lettera datata ai primi di dicembre 201, mandata da B all'avvocato e da questo a me inoltrata, in cui il mittente afferma di aver provveduto ad effettuare il rimborso. Questo rimborso non é mai avvenuto né avverrà mai.
Infine, la comunicazione per raccomandata della mia decisione di non rinnovare l'abbonamento a **C **per la navigaione in internet, spedita prima della scadenza di quello non é stata presa in alcuna considerazione né da C, he ha continuato a prelevare dalla carta di credito sulla quale l'avevo incautamente domiciliato, né dall'avvocato, che neanche ha contattato la "controparte".
Sono cifre ridicole, appropriazioni indebite che non scandalizzeranno nessuno per via della loro modestia, ma bruciano, tanto più che sono opera di taccheggiatori elettronici. Quando, per giunta, l'avvocato,che mi ero convinto, più perché avevo insistito che il suo ufficio accusasse ricevuta del pagamento della parcella che perché ne avessi pagato la parcella di essermi levato di torno, si rifà vivo per lettera elettronica e torna ad affrontare l'argomento, non fà che rigirare il coltello nella piaga.
Allo stato dell'arte, come procedere ora contro A-B-C e quest'impiastro? Sono sicuro che una ditta commerciale che ha crediti irrisolti per duecento euro non si sogna di intentare causa ai propri veri o presunti debitori ma a un privato la follia di farlo é concessa. -
Masticando amaro sul monte degli ulivi.
Le motivazioni ad iscrivermi al Forum GT valgano come presentazione allo stesso. La lettura di un paio di "post" o di interrogativi di natura legale e, ancor più, quella delle risposte concise e sensate che ebbero mi hanno spinto ad emulare gli estensori e ad iscrivermi pertnto al Forum GT ( cosa che é stata per qualche istante in forse non appena ho ricevuto dal programma che gestisce la registrazione che la somma di 6 e 17 non é 23 ).
Per il momento ignoro l'estensione del forum e la sua gamma di argomenti; rimndo la sua esplorazione a dopo che avrò immesso i miei quesiti sulla bacheca e ricevuto risposte soddisfacenti a ciascuno di essi. Se con la mia iscrizione trovassi poi un avvocato del quale non si paghi la parcella come si scaccia un moscone, tanto di guadagnato.Andrea GARDINI