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    analisisintesi

    @analisisintesi

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    Post creati da analisisintesi

    • Tempi prescrizione reato penale

      Buonasera

      ecco il mio quesito:
      Incensurato
      Reato penale per falsa dichiarazione art 483
      Due anni di pena carceraria massimi
      --> tempo di prescrizione di 6 anni (in assenza di aggravanti varie).
      Però in caso di interruzioni, dovute ad esempio all'inizio del processo, il limite slitta a 6 anni + 1/4 = 7,5 anni.
      Ma se la comunicazione di chiusura delle indagini arriva dopo 6 anni e 3 mesi dalla data del reato e quindi precedentemente non c'è stato nessun evento "interruttivo", il reato è già prescritto oppure vale il limite dei 7,5 anni?

      Grazie
      AS

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      A
      analisisintesi
    • RE: Imu e credito irpef - quali celle compilare dell'F24?

      Grazie infinite!

      Buona giornata

      postato in Consulenza Fiscale
      A
      analisisintesi
    • Imu e credito irpef - quali celle compilare dell'F24?

      Buongiorno

      vorrei pagare l'IMU (saldo, prima casa, posseduta al 100%) utilizzando il credito irpef 2011.
      

      Ho cercato in rete un esempio di F24 compilato ma non trovo nulla che mi chiarisca definitivamente le idee.
      Chiedo gentilmente agli esperti del forum se possono confermare l'esattezza delle mie valutazioni:

      Sezione IMU
      Codice XXXX
      Una X sulla casella Saldo
      1 nella casella Numero immobili
      3912 nella casella Codice tributo
      0101 nella casella Rateazione
      2012 nella casella Anno di riferimento
      96,00 euro nella casella Importi a debito versati
      100,00 euro nella casella detrazione

      Sezione Erario
      4001 nella casella Codice tributo
      0101 nella casella rateazione
      2011 nella casella Anno di riferimento
      96,00 euro nella casella Importi a credito compensati.

      Giusto?

      Vi ringrazio
      Analisisintesi

      postato in Consulenza Fiscale
      A
      analisisintesi
    • RE: Co.co.pro e costi per il committente (alias: vorrei tanto un co.co.pro)

      La ringrazio per la sua risposta chiara e completa.
      Le auguro una buona serata.
      Analisisintesi

      postato in Consulenza Fiscale
      A
      analisisintesi
    • Co.co.pro e costi per il committente (alias: vorrei tanto un co.co.pro)

      Ciao a tutti.

      Svolgo con frequenza variabile attività di docenza presso alcuni centri di formazione. Il direttore del centro col quale sto collaborando ora mi ha "invitato" ad aprire una partita iva per poter continuare a collaborare con loro.
      Ho valutato attentamente i pro e i contro di tale regime fiscale e ne sono rimasto deluso | sconvolto | seriamente preoccupato.
      Il regime ordinario è un salasso soprattutto perché per l'attività che svolgo le possibilità di detrarre spese (recuperando parte dei "percento" anticipati come tasse) è limitata. Qualche calcolo e la percentuale di stipendio che rimarrebbe nelle mie mani (al netto di tasse e contribuzione) risulta essere circa il 40% (dal quale sottrarre gli ulteriori costi legati alla consulenza di un commercialista).
      Il nuovo regime dei minimi ha requisiti troppo stringenti: praticamente non avrei mai dovuto insegnare prima d'ora, poiché l'attività di impresa intrapresa non deve essere mera continuazione di attività svolta in precedenza. Certo, si potrebbe "giocare" con i codici ATECO e cercare sfumature che permettano comunque un'attività di docenza; ma ciò vorrebbe dire giocare (e rischiare) con le interpretazioni.
      Vengo al dunque.
      Milioni (?) di lavoratori piangono giustamente la precarietà connessa al co.co.pro. Per quanto mi riguarda, sembra essere il male minore.
      Io desidero un co.co.pro.
      Irpef e gestione separata al 26,72% sono carezze al confronto di studi di settore, anticipi inps un anno per l'altro, irap, gestione dell'IVA e diavolerie simili.
      Eppure il committente di cui parlavo qualche riga più su ritiene "caotica" la gestione del contratto a progetto.
      Come posso convincerlo del contrario?
      Credo che i costi per il committente non siano così elevati. Ho provato a immedesimarmi nei suoi panni per intuire cosa lo possa frenare dal farmi un contratto a progetto.
      I contributi INPS? Beh potrebbe ridurmi i compensi pattuiti e ammortizzarne in questo modo il costo.
      La cadenza mensile dei pagamenti (opposta al saldo-alla-fine-del-lavoro tipica della partita iva)? Beh, chiedo a voi esperti, non si può formulare il contratto a progetto in modo tale che il pagamento avvenga in un'unica soluzione, al termine del lavoro, con conseguente emissione di un solo cedolino? Ogni corso-consulenza-progetto-di-lavoro potrebbe essere considerato - appunto - un progetto da portare a termine.
      So bene che quanto ho scritto fin qui è uno sfregio ai valori del lavoro e dell'equilibrio fra domanda e offerta. So bene che le mie sono parole desolanti e che rappresentano una eclatante rinuncia alla contrattazione.
      Ma io non voglio una pensione.
      Andrò a lavorare con la febbre.
      Il tfr lo accantono in una vita di lavoro risparmiando.
      Voglio solo fare il lavoro che amo (anche a 90 anni, se il cervello tiene).
      Voi cosa ne pensate (astenersi insultatori compulsivi).

      Grazie
      Analisisintesi

      postato in Consulenza Fiscale
      A
      analisisintesi