grazie! sei stato chiaro ed esaustivo!
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Causa per eredità
Buongiorno a tutti,
mio padre è morto nell'ottobre del 2006 lasciando in eredità un immobile, del denaro depositato presso conti correnti e dei fondi di investimento.
L'eredità, in base anche ad un suo testamento olografo, è da ripartire nel seguente modo: 50% a mia madre, 25% a me e 25% a mia sorella.
Mia sorella ha deciso di accettare l'eredità con beneficio di inventario e si è rivolta ad un notaio e ad un avvocato.
Poichè mia madre ha un legale di propria fiducia a cui si è affidata anni fa per un'altra causa, l'avvocato di mia sorella si serve di questo legale per tutte le comunicazioni inerenti l'eredità, compresa la comunicazione della perizia tecnica effettuata dal suo perito di parte per la valutazione del valore dell'immobile in eredità.
Praticamente, l'avvocato di mia madre è passato automaticamente dal patrocinare la causa precedente (ormai conclusasi) a fare da mediatore per conto di mia madre e mio con il legale di mia sorella per tutte le questioni inerenti l'accettazione dell'eredità e la definizione del valore dell'immobile in esame (mia sorella si rifiuta di parlare direttamente con me e mia madre).
La mia domanda è: sono obbligata per legge a servirmi di un legale per la definizione delle questioni ereditarie?
Io ho accettato immeditamente l'eredità, non ho pretese nei confronti di mia madre né di mia sorella al di là della mia quota legittima...sono costretta ad affidarmi all'avvocato di mia madre o ad altro avvocato o posso rispondere per me stessa?
L'unica cosa che in tutta questa vicenda mi preoccupa è il fatto di non riuscire ad accordarmi con mia sorella sullla valutazione economica dell'immobile in eredità, ma per risolvere tale problema il mediatore tra le due parti deve essere per forza un legale?Alessia