Salve a tutti,
Leggendo tra le varie discussioni ho capito che sicuramente qualcuno di voi potrà mettere a disposizione la sua competenza in materia e la sua gentilezza per chiarirmi degli aspetti che mi sfuggono.
Cercherò di essere il più chiaro possibile in modo da agevolarvi il compito; lavoro ormai da qualche anno con un contratto co.co.pro. per un compenso annuo di 45.000 euro, dunque sono iscritto regolarmente alla gestione separata INPS.
Mi è stato proposto da una società che non è quella con la quale lavoro una prestazione lavorativa, chiedendomi contestualmente alla proposta lavorativa l'emissione di regolare fattura. Non avendo io partita IVA gli ho prospettato (magari erroneamente) la possibilità da parte mia di fare il lavoro con ritenuta d'acconto, trovando il benestare della committenza.
Quello che non ho ben capito è questo:
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questo lavoro dovrà durare qualche mese, ma il mio impegno non è subordinato ad orari di alcun tipo, potrei per esempio lavorare 3-4 ore ogni settimana per portare a termine i miei compiti. Come conto i fatidici 30 giorni, (tetto massimo temporale) affinchè la prestazione possa ritenersi meramente occasionale? Devo specificare sulla ricevuta i giorni lavorativi dedicati a tale attività oppure sarebbe meglio che la committenza mi faccia una lettera di incarico mensilmente specificando su quest'ultima la durata della prestazione?
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essendo il compenso pattuito pari a 2.400 euro lordi mensili, per restare sotto il tetto dei 5.000 euro l'anno, visto che è la mia prima prestazione occasionale dovrei emettere 2 sole ricevute nel 2011 e le restanti nel 2012, vale la data di emissione o quella di incasso?
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se rimango sotto la soglia dei 5.000 euro annui derivanti da prestazioni occasionali, tale importo è comunque da sommare all'importo derivante dal co.co.pro ai fini della gestione separata o camminano su binari differenti?
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se dovessi affrontare delle spese (benzina ecc.) per svolgere la prestazione occasionale, tali spese le potrei portare in detrazione?
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essendo iscritto all'albo degli ingegneri, ma non dovendo apporre alcuna firma o timbro (si tratta di una supervisione per capirci), posso svolgere questo tipo di attività che teoricamente e praticamente è indipendente dall'iscrizione o meno all'albo? Se si lo devo dichiarare da qualche parte?
Pur avendo messo le cifre per cercare di essere il più chiaro possibile, mi rendo conto di essere talmente tanto confuso che l'esposizione della mia situazione ne ha risentito e non poco, speriamo bene!