Buongiorno,
è la prima volta che scrivo in questo forum e lo faccio per avere cortesemente un vostro parere, scusandomi per l'ignoranza in materia fiscale e quindi l'utilizzo di termini inappropriati.
Sono un cinofilo da una vita intera, settore nel quale l'ignoranza in tema di fisco e tasse, regna sovrana, sia per comodità (come in molte cose) che per scarsità di informazione e leggi chiare.
Infatti tra gli amanti dei cani, privati che posseggono qualche femmina a cui fanno fare i cuccioli e li rivendono, esiste il dubbio se sia necessario aprire la partita iva o meno, e non si riesce a capire, per la diversificazione delle informazioni, dei singoli casi, quali responsabilità-doveri ci siano.
Faccio alcuni esempi:
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soggetto che possiede una cagna che partortisce 8 cuccioli l'anno, rivenduti a 800,00 euro l'uno, per un'entrata di denaro di 6400,00 euro. Cosa cambierebbe inoltre, se in un caso questa persona fosse ad esempio uno studente universitario, a carico della famiglia, o in altro caso lavoratore dipendente con un reddito annuo di 20000,00 euro?
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soggetto che possiede quattro cagne che partoriscono in un anno 28 cuccioli, venduti a 19,600 euro complessivi. Anche in questo caso...quanto conterebbe la presenza di eventuale reddito dipendente, o il non avere altro reddito essendo per es. a carico della famiglia?
In entrambi i casi non si pone il dover per legge di divenire imprenditori agricoli, dato che non ci sono le cinque fattrici necessarie e la produzione è sotto i trenta cuccioli l'anno, ma entrano diversi soldi, ed a prescindere dal fatto che ci si devono pagare le tasse sopra, la domanda su cui ci sono tanti dubbi è: bisogna aprire partita iva?
Qualcuno dice che avendo una sola cagna, a prescindere dal valore dei suoi cuccioli, si tratti di lavoro occasionale.
Qualcuno dice che quando"entrano" più di 5000,00 euro l'anno si debba aprire partita iva a prescindere dal fatto che poi questi soldi vengano rispesi nell'attività stessa.
Qualcuno dice che dipende da regione a regione.
Poi c'è il discorso di "lavoro occasionale o meno"..
Un privato con tanto di sito internet dove si pubblicizza la vendita di cani, può essere considerato lavoratore occasionale? Perchè questo è la regola nel mondo dei cani..
Un privato che tramite la vendita di qualche cucciolo l'anno sia arrivato a possere una decina di cani di alto valore, diciamo sopra i 1000, euro, e che abbia da questi sei sette cuccioli l'anno dello stesso valore, può non esser tenuto ad aprire partita iva? oppure il fatto che ha creato un patrimonio tramite il commercio di questi cani viene considerato?
Insomma non ci si capisce niente. Mi potreste dare qualche informazione in più? Grazie e cordiali saluti
Francesco