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    • RE: valutazione - Uruguay.it

      proprio per la ragione che si suppone che il mercato italiano sia in ritardo quindi con delle potenzialità di crescita per i .it l'accordo non si raggiunge per queste valutazioni fatte sulla base della scarsa liquidità del mercato.

      Aggiungi il fatto che il domainer puro e dichiarato in Italia non esiste, almeno per i .it. In pratica chi ha domini é spesso anche un professionista del web (seo,sviluppatore,mnt,etc..) quindi ha sempre l'alternativa di tenersi il dominio per realizzare un sito e sfruttarlo.

      In pratica chi ha un .it preferisce tenerselo piuttosto che venderlo ai prezzi indicati e aggiungo che fa bene.

      In Italia esistono (?) realtà che spendono oltre 50'000 euro ogni anno per rinnovare il portafoglio domini .it. e non vendono. Un motivo c'é. Esistono realtà (mnt) che riregistrano sistematicamente. Un motivo c'é e qui mi fermo... 🙂

      Il discorso delle Lar é un po' un alibi. per colpa di questo alibi burocratico tutti i domini validi sono finiti nelle mani di pochissime realtà.

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    • RE: valutazione - Uruguay.it

      @mauro1978 said:

      intervengo ancora: il fatto che non esistano mercati ufficiali (vuoi per la burocrazia, vuoi per il cybersquatting, vuoi per i domainers stranieri che non si fidano del nic) e il fatto che le valutazioni fatte oscillino da 300 a 1000 euro (e siamo ad un gap del 70%, cioè 700 euro su 1.000) è proprio il concetto di scarsa liquidità che esprimevo prima. Scarsa liquidità significa pezzi mediamente + bassi perchè:

      • ci sono pochi compratori
      • non ci sono mercati ufficiali/rodati
      • ci sono pochi soldi che girano
      • ci sono poche offerte, e spesso con gap rilevanti.

      Il punto, con u nesempio, è questo: quanto vale oggi una azione FIAT? Apro il giornale e lo guardo, perchè esiste un mercato ufficiale molto frequentato, dove si fanno tanti scambi. Quanto vale oggi il dominio Uruguay.it ? Boh, non esiste mercato, domanda e offerta penano a trovarsi, ci sono pochi soldi e poche offerte, potrebbe essere che anche non ce ne siano per giorni o mesi.
      Ecco il concetto di "scarsa liquidità".

      chiarissimo, stiamo all'esempio della borsa

      Quando non c'é liquidità bisogna attendere e questo é quello che fanno gli attuali assegnatari di buoni domini. Ad esempio Il titolo Uruguay.it é in sell a non meno di XXXX euro (aspettativa) dal venditore e questo vale per decine di migliaia di domini it.

      In borsa é utile sapere i livelli di supporto delle quotazioni perché a questi livelli corrispondono volumi di acquisto importanti. Si sa che se il prezzo non raggiunge un target entro un certo tempo facilmente i compratori vendono per riprendersi i loro soldi, ma nel caso dei domini gl iattuali assegnatari non hanno investito un granché (il costo di registrazione) quindi anche se il loro target non viene raggiunto se li tengono e non vendono questo spiega l'immobilità. I supporti sono a zero praticamente.

      Se uno (compratore) fa una valutazione di 300 o 500 euro mentre l'aspetattiva del venditore é di 5000 é inutile dire che non succede niente :), quindi per mettersi d'accordo bisogna fare valutazioni sui fondamentali e alla fine ci si accorge che sono superiori a 500 e un po' inferiori a 5000... etc così parte il mercato (mie opinioni)

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    • RE: valutazione - Uruguay.it

      @voidcomputer said:

      Ciao adv,
      Se vai a rileggere bene quello che ho scritto sopra ho chiaramente specificato che per un dominio come questo il prezzo lo fà il mercato, traducendo anche questo concetto sarebbe bene che coloro a cui interessa questo dominio si confrontassero in un asta pubblica (sedo, moniker, snapnames).
      Se e ribadisco se, viene venduto alla rivendita è alla mercè di chi può fare offerte, e realisticamente di quanto uno sviluppatore/utente finale, sarebbe disposto a pagare per averlo.
      Se dovessi acquistarlo io non offrire più di 500 euro, nessuno vieta ad altri di valutarlo di più anche 100.000 euro, salvo vedere se poi ci sono enduser interessati a comperarlo a quel prezzo.
      Saluti
      Luca

      su questo hai ragione,
      il problema é la mancanza in questi anni di uno o più punti d'incotro, aste per la compravendita, ma come ho detto c'era il problema della sconvenienza nel dire "vendita" per i .it.

      Su questo forum Uruguay.it é arrivato già a 1000 euro (quasi-offerta di mauro) e sono meno di 24 ore e qui comuqnue si raduna ancora una minima % dei possibili compratori

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    • RE: valutazione - Uruguay.it

      aggiungo che per 300 euro lo vende ieri uruguay.it e glielo compravo io 🙂

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    • RE: valutazione - Uruguay.it

      @voidcomputer said:

      Ma più che scrivere ottimo cosa dovevo dire ?
      Saluti
      Luca:ciauz:

      ottimo e lo valuti 300 euro? 😉
      io se dico ottimo penso a 10000 euro in Italia per un .it

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    • RE: valutazione - Uruguay.it

      quello che ha bloccato la compravendita di domini in Italia é la leggenda per cui non si possono vendere i domini it e di solito il tentativo di mettere in vendita i .it viene spesso utilizzato come prova di mala fede in caso di contestazioni. Un domainer in Italia non poteva / non può dire che vende sistematicamente i .it perché viene considerato cybersquatter anche se non lo é nei fatti e viene sputtanato.

      Chiaramente si é messa anche la burocrazia a bloccare le cose.

      La rinomanza dei .it in quanto estensione principale dei siti in Italia non ha perso per questo e quindi non ha senso valutare pochi euro un dominio .it solo perchè il mercato é poco liquido e visto che tu compratore ti sbilanci con 1000 euro e non con 300 significa che lo sai 🙂

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    • RE: valutazione - Uruguay.it

      @FunnyLife said:

      Innanzitutto più educazione è dovuta...perchè tu non conosci me e io non conosco te.
      ho detto che secondo me vale poco piu del prezzo di registrazione perchè il dominio è un .it....
      in seguito alla legge levi-prodi che sarà messa in atto, i .it se la passeranno malissimo e vatti a informare per vedere cosa cambia...

      Il disegno di legge levi-prodi non ha nulla a che fare coi nomi a dominio in sé, riguarderebbe i titolari di siti italiani indipendentemente dall'estensione del dominio. Dico riguarderebbe perché é ancora tutta da approvare.

      i .it come ho detto sono ritenuti i migliori per parole con un significato in Italia. Io non sono nessuno chiedete a Sedo per conferma. Anche se non servierebbe basterebbe fare un'indagine approfondita sul mercato italiano, sul numero di documenti italiani online e sul whois.

      Io sono stato molto educato, e mi si perdonerà se porto delle argomentazioni e faccio informazione vera Tu piuttosto mi dici : "vatti a informare per vedere cosa cambia" .. non mi sembra un bel modo comunque pazienza.

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    • RE: valutazione - Uruguay.it

      @voidcomputer said:

      Salve a tutti,

      Siamo in presenza di un dominio "ottimo" pur essendo con estensione .it.
      Luca

      Guarda che i .it sono ritenuti i migliori per parole che hanno un significato nella lingua italiana. (chiedi pure ai rappresentanti di Sedo se vuoi una conferma) quindi il fatto che sia un .it ne aumenta la quotazione non la peggiora di sicuro.

      le modalità di registrazione da parte del nic non cambiano il valore del dominio. Che nesso c'è tra le due cose?

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    • RE: valutazione - Uruguay.it

      @FunnyLife said:

      in seguito a vari fattori direi non di piu del prezzo di registrazione..

      In seguito a quali vari fattori??
      Anche se il mercato dei domini in Italia non é un granché, ciò non giustifica che si debbano sparare valutazioni basate su niente di niente.

      geodominio
      circa 2.150.000 pagine in Italiano su Google
      etc..

      per te non vale niente??
      facci capire

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    • RE: Sedo: evento sul mercato secondario dei domini

      Condivido quando si dice che in Italia esiste poca propensione all'innovazione, condivido un po' meno quando si attribuisce la causa di ciò ai "bamboccioni", si perché in pratica si ritorna al discorso del ministro sui bamboccioni.

      Tutto parte da un sistema che vuole conservare la proprie tradizioni perché queste tengono in piedi i potenti. Più innovazione vuol dire più emancipazione e meno sudditanza. Come conseguenza di ciò la politica non si é mai curata più di tanto di educare i giovani nelle scuole all'uso del pc e della rete, con le conseguenze che vediamo.

      Non credo che stare con genitori vecchi sia di per sé un freno per lo sviluppo di una mentalità moderna. Se la scuola fa la sua parte, un giovane può usufruire di una formazione moderna accompagnata da una sana e "pratica" educazione famigliare. Si sa che spesso sull'onda dell'emotività si fanno enormi sbagli in campo finanziario e l'innovazione genera un sacco di emotività e da l'mpressione che tutto sia diverso rispetto al passato invece poi alla fine si ricade sempre negli stessi errori. Pensiamo alla bolla scoppiata nel 2001, chi l'ha vissuta se la ricorda molto bene e lì probabilmente qualche figlio avrà detto : "se avessi ascoltato i miei vecchi...." 🙂

      Anche per questo motivo penso che nel valutare i domini, qui in Italia, é meglio non applicare le stesse regole che valgono altrove. Meglio guardare ai fondamentali e alla probabilità di vendita nei prossimi 1-2 anni e non di più. Senza fare investimenti rilevanti in vista di una rivalutazione tra 10 anni o su di lì ;).

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    • RE: Sedo: evento sul mercato secondario dei domini

      @voidcomputer said:

      Ciao Adv,
      Hai detto qualche caratteristica di un premium, probabilmente non avendo informazioni complete sulla definizione hai tentato di darne una tua.
      Ti riporto in sintesi alcune delle caratteristiche di un dominio premium :

      1. Easily Remembered - Shorter, catchier domain names will keep visitors
        coming back to your site.

      2. Better Brand Image - Quality generic domains convey an image of prestige
        and added credibility, which in turn increases the likelihood that a visitor places
        an order.

      3. Improved Search Engine Ranking - Domain names that contain search engine
        keywords are more likely to gain top search engine rankings for those keywords.

      4. Traffic-generating - Many generic domain names receive hundreds or even
        thousands of visitors per day.

      5. Investment Potential - A premium domain name is an asset that your
        business invests in and can later resell for a profit.

      Sulla base di questi elementi, ora, secondo il tuo parere, autostrade e autofinanziamento e orrore non rientrano in nessun caso in questi parametri ?
      E' ovvio che io come esempio citi anche dei domini non ad alto potenziale (adesso).
      Ha senso che io renda pubblica una lista che con fatica ho predisposto, solo per rispondere ad una provocazione fatta in un forum da un [...........] ?
      Ciao
      Luca

      evita gli attacchi personali, io non ne ho mai fatti. ( [............])

      La tua definizione é praticamente la mia, solo che io ho utilizzato due righe e mi pare che la capacità di sintesi sia una virtù non pressapochismo. Secondo me in Italia devono essere verificate TUTTE quelle condizioni e non solo una.

      Alla fine, sei tu che non ti spieghi perché 8000 domini che tu reputi premium non interessano in Italia. Io me lo spiego e ho cercato di dirtelo. fine 🙂

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    • RE: Sedo: evento sul mercato secondario dei domini

      secondo me, il compratore italiano per ora guarda ai fondamentali più che alla speculazione (acqusto per rivendita), quindi "premium" é un dominio collegato ad un nome molto popolare, commerciale, collegato in qualche modo ad settore commerciale competitivo.

      Nell'esempio qui sopra c'era Giochi.it e sicuramente un dominio così lo vendi in italia anche per somme di 5 cifre

      altri esempi

      mutui.it .com
      prestiti.it .com
      viaggi.it .com
      voli.it .com
      lastminute.it .com

      etc etc

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    • RE: Sedo: evento sul mercato secondario dei domini

      ti sei offeso?? oh poveri noi
      guarda che era solo un dubbio, ripeto, probabilmente quello che intendi per premium non é quello che intendono i compratori in italia. 😉

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    • RE: Sedo: evento sul mercato secondario dei domini

      leggendo questo

      Ci vuole la trasferibilità istantanea.

      mi é venuto in mente il Nic

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    • RE: Sedo: evento sul mercato secondario dei domini

      Rimanedo sui domini che hai indicato (dati certi)
      orrore.net che roba è?? 🙂 idem per autofinanziamento.it. Rasentano un valore nullo. Fai altri esempi tra gli 8000 disponibili e vediamo.

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    • RE: Sedo: evento sul mercato secondario dei domini

      bisogna vedere se quelli che intendi tu come "premium" sono davvero premium 😉 non credo ci siano premium disponibili tar i .it e/o .com

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    • RE: Sedo: evento sul mercato secondario dei domini

      Bancoposta.it è stato revocato e dato a poste italiane. Gli altri due no

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    • RE: [Valutazione] Sham.com

      Per adesso vi posso dire che possiede in portafoglio circa 8500 domini per un valore che supera abbondantemente i 4 milioni di dollari.

      meno male che lo fa per hobby, figuriamoci se lo facesse per professione

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    • RE: [Cessione] Sito Dominio.it del 2001 con 80.000 unici mensili

      dominio in pvt? Grazie

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    • RE: Backorder di domini italiani

      non funziona proprio così. sappi che c'è gente che lo fa da anni ed é specializzata a prendere i domini a scadenza e prima che affini le stesse tecniche ne perdi 1000 domini 🙂 a patto che abbiano valore.

      Se non hanno valore li riesci a prendere. in pratica quando riesci a prendere un dominio molto probabilmente é perché non ha valore. :-))

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