Buongiorno,
nel 2017 ho aperto un mutuo per acquisto prima casa e vorrei portare in detrazione nel 730-2018 le spese notarili relative alla stipula del contratto di mutuo.
Ho un dubbio: posso portare in detrazione l'intero importo della fattura (compresa IVA e tasse)?
Oppure soltanto l'importo dei compensi del notaio, non ivati?

Per chiarezza, le voci che compaiono sulla fattura sono le seguenti:

Totale compensi (onorario+contributo cassa naz. notariato) 931,97 euro
IVA 22% (sui 931,97) 205,03 euro
Tassa Archivio 28,00 euro
Tassa ipotecaria - ufficio del Territorio 35,00 euro

TOTALE FATTURA 1200,00 euro

In pratica, posso portare in detrazione tutti i 1200 euro?

Grazie mille
Luca

Buongiorno,

accingendomi a controllare il modello Unico 2017 mi sono accorto di un errore in una delle certificazioni uniche usate per la precompilazione del modello. In particolare, il datore di lavoro non ha conteggiato nell'ammontare lordo corrisposto il contributo integrativo Gestione Separata INPS del 4%, da me addebitato in fattura, che invece, a quanto mi risulta, fa parte del compenso.
La mia domanda è: visto che mi sono accorto dell'errore, posso correggere la somma direttamente nel modello Unico? Ci possono essere problemi, data la discrepanza (a mio sfavore) con la certificazione unica?
Grazie
Luca

Buongiorno,
sono titolare di partita IVA (regime dei minimi) iscritto alla gestione separate INPS.
Avrei bisogno di una precisazione in merito alla deduzione dei contributi previdenziali.
Lo scorso anno ho effettuato la mia prima dichiarazione dei redditi, relativa all'anno di imposta 2014,
e ho versato il saldo dei contributi 2014 (ovvero l'intero importo, trattandosi della prima dichiarazione),
più l'acconto dell'80% per il 2015.
Nel modello Unico 2016 che dovrò presentare quest'anno, quale parte di questi contributi posso dedurre?
L'intera somma effettivamente versata nel 2015 (saldo 2014 + acconto2015), o soltanto la parte relativa all'anno di imposta 2015?
Grazie

Grazie mille per la risposta veloce e precisa!
Saluti

Buongiorno,
ho un dubbio riguardo alla modalità di assoluzione dell'imposta di bollo da due euro sulle fatture elettroniche (sono nel regime dei ?superminimi? ex art. 27, DL 98/2011).
Nell'anno2015 ho emesso una sola fattura elettronica verso la pubblica amministrazione, più una serie di fatture "normali" verso committenti privati, sulle quali ho apposto la tradizionale marca da bollo adesiva acquistata in tabaccheria.

Avrei quindi due domande:

• ho tempo fino a 120 giorni dalla chiusura del periodo di imposta (cioè fino al 30 Aprile 2016) per effettuare il versamento tramite F4, è corretto?
• per fare questo, dovevo richiedere l'autorizzazione all'Agenzia delle Entrate (oppure tale autorizzazione è necessaria solo per chi vuole assolvere il bollo virtualmente per tutte le fatture, comprese quelle "non-elettroniche")? Nel caso avessi dovuto richiedere l'autorizzazione, cosa che non ho fatto, come posso rimediare?
  Grazie

Buongiorno,
sono titolare di partita Iva nel regimi dei ?superminimi? ex art. 27, DL 98/2011.
Da gennaio 2016 percepirò inoltre un assegno di ricerca. La mia domanda è questa: l?assegno di ricerca (19.367 euro lordi all?anno) contribuisce al raggiungimento del tetto dei 30.000 euro/anno previsti per il mantenimento del regime agevolato?
In pratica, per l?anno 2016, dovrò fatturare al massimo poco più di 10.000 euro per non uscire dal regime agevolato?
Grazie in anticipo!