Ciao Thitan,
fermo restando che tutto può accadere, in realtà quello che temi difficilmente avviene.
Prima di tutto il Decreto Legislativo del 9 aprile 2003, n. 70, attraverso il quale è stata recepita in Italia la direttiva Europea 31/2000/CE sul commercio elettronico disciplina la materia delle responsabilità degli intermediari della comunicazione, sancendo l'assenza di responsabilità dell'intermediario medesimo. In particolare l'art. 17 prevede che nella prestazione di servizi di hosting e caching o mere conduit, il prestatore non è assoggettato ad un obbligo generale di sorveglianza sulle informazioni che trasmette o memorizza, né ad un obbligo di verificare la presenza di attività illecite. L'unica ipotesi di responsabilità dell'intermediario si ha nel caso in cui, a seguito di richiesta di intervento proveniente dall'autorità giudiziaria o amministrativa avente funzioni di vigilanza, il prestatore non agisce prontamente per impedire l'accesso al contenuto incriminato, ovvero se, avendo avuto conoscenza del carattere illecito o pregiudizievole per un terzo del contenuto di un servizio, non ha provveduto ad informarne l'autorità giudiziaria.
Ovviamente dipende anche dal tipo di servizio offerto. Un tipo di servizio alla YouTube, per intenderci, di hosting o mere conduit, ricade sotto l'egida della legge sopra riportata.
In caso di violazioni di norme, quindi, il responsabile penale è esclusivamente colui che posta il contenuto illecito, per cui non sarebbe possibile il sequestro di un intero server. Il massimo che si fa, in questi casi, è chiedere all'hosting di rimuovere quel contenuto.
Per quanto rigurda gli hard disk, oggi si fanno le copie, non si sequestrano più. In ogni caso non si potrebbe sequestrare un hard disk di un hosting, perchè significherebbe creare un danno che poi la PA potrebbe dover ripagare.
Quindi, limitatamente ai servizi di hosting, caching e mere conduit, dire che puoi stare tranquillo.