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L?industria di console e videogame
Soprattutto negli USA che sono sempre un passo avanti nelle mode come nelle crisi, ma anche dalle nostre parti si sta diffondendo un nuovo modo di divertirsi. Con stipendi e mancette sempre più tirate, ormai i sabati sera non serve più uscire ed andare per locali per divertirsi.
L?ultima tendenza sembra infatti quella di trovarsi tutti a casa di qualcuno ed organizzare serate di giochi e svago con l?ausilio delle varie console di gioco, prima fra tutte la Nintendo Wii, che con i suoi giochi interattivi e adatti ad ogni tipo di pubblico è divenuta la console che nel minor tempo ha venduto nel mondo ben 50 milioni di esemplari.
Nonostante la crisi, l?industria dei videogame sembra non registrare perdite troppo preoccupanti. Le vendite globali hanno toccato quota 32 miliardi di dollari l?anno scorso, riducendo le vendite di dvd a 29 miliardi per la prima volta. È una somma enorme e che probabilmente continuerà a crescere esponenzialmente nei prossimi anni. A quanto pare l?industria dei videogame dimostra di poter resistere alla crisi molto meglio della maggior parte delle altre.
Qualche decade fa, quando hanno iniziato a comparire i primi videogame, soprattutto negli Stati Uniti, nessuno si sarebbe aspettato il travolgente boom di questi anni. A dominare la scena negli ultimi anni sono però soprattutto le aziende giapponesi, come la Sony con la Playstation e la Nintendo che con Wii e Ds sta davvero spopolando. Entrambe le console di casa Nintendo hanno adottato software e giochi che si basano su filosofie di vendita differenti dal passato, ovvero diffonderne l?uso anche alle fasce di società che finora non erano interessate ai videogiochi. Sul Nintendo Ds è inoltre possibile utilizzare la r4 card e giocare quindi a moltissimi giochi.
Il 3 aprile inoltre è uscito il nuovo Dsi, nuovo gioiello di casa Nintendo, con ben due fotocamere integrate, lettore mp3 ma che introduce anche la possibilità di regolare la velocità di riproduzione (pitch control), funzione fondamentale per lo studio delle lingue straniere. Si può quindi immaginare quali software - oltre a quelli puramente ludici - verranno presenti sul mercato. Finalmente è stata introdotta anche una porta per leggere schede SD.
È evidente la differenza anche col mercato dei PC, i cui prezzi, come quelli dei cd vergini stanno pian piano calando, anche in questo settore pare si avvertano segnali di crisi. La flessione potrebbe essere tra l?11,9& e il 4,5% circa. In un periodo di crisi sembra abbastanza scontato, però ci sono settori invece che risentono molto meno della recessione globale come per esempio quello dei notebook che sembra già più in buona salute.
Per ora è la Nintendo ad esultare, dato che pur in un momento di non felice congiuntura economica le vendite delle sue console e dei videogame prosperano. Ma in un settore industriale alla perenne ricerca di innovazioni e novità per soddisfare i gusti del pubblico la situazione potrebbe anche cambiare da un momento all?altro. Soprattutto se Sony e Microsoft decidessero di ispirarsi alla Nintendo nelle scelte e nelle filosofie da adottare per i propri prodotti.
A cura di Martina Meneghetti
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