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    Interpretazione Normativa INPS

    Un saluto a tutti Voi di questo fantastico forum dove trovo sempre risposte a tutti i miei quesiti.....
    Vorrei avere una Vostra opinione dal punto di vista normativo (legale) su una situazione un pò paradossale.

    Un ingegnere è obbligato all'iscrizione ad INARCASSA se possiede contemporaneamente 3 requisiti:
    1 - Iscritto all'ordine degli ingegneri;
    2 - possiede P.IVA;
    3 - non risulta essere coperto da nessua forma di previdenza obbligatoria.

    Se però lo stesso ingegnere accetta un contratto a tempo determinato si trova ad avere una forma di previdenza obbligatoria (esempio INPDAP).

    A questo punto, come si legge dal seguente documento:
    w ww.studiochiarenza.it/wp-content/uploads/2009/02/inarcassa-doppia-contribuzione1.pdf
    viene meno il requisito di "continuità" all'esercizio della libera professione e pertanto è tenuto a cancellarsi dalla cassa degli ingegneri.

    A questo punto scatta l'ipotesi di una iscrizione alla Gestione Separata INPS.
    Dico ipotesi in quanto ci sono dei punti che non mi convincono tanto, ovvero:

    1 - come chiarito dal seguente link (w ww.marchegianionline.net/appro/appro_28.htm) sono tenuti ad iscriversi i soggetti che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo (art. 2222 c.c.) e che non sono iscritti ad un'autonoma Cassa di previdenza.
    Ma a questo punto si scontra la definizione di "abituale" con quello di "continuità" di INARCASSA che è poi motivo di cancellazione alla cassa. Quindi deduco che venendo meno il concetto di continuità e quindi di abitudine, non si rientra nella tipologia dei soggetti iscrivibili alla Gestione Separata INPS.

    2 - A questo punto logicamente si può obiettare che non è possibile NON versare contributi per i periodi scoperti da iscrizione ad INARCASSA. Ma in realtà la soluzione esiste, in quanto INARCASSA permette di poter tassare l'intero reddito annuo derivante dall'esercizio della libero professione, che è poi riportato ai mesi di effettiva iscrizione (esempio fatturato di 20000 annui, su cui si applica il 10% e poi frazionati ai mesi di effettiva iscrizione, ovvero ad esempio 5 mesi). A livello normativo comunque esiste anche una contribuzione sulla frazione di reddito maturato nei mesi di non iscrizione ad INARCASSA.

    Voi cosa ne pensate al riguardo?