• User Newbie

    snc: paradossi di un esclusione multipla...

    Buongiorno,
    vivo un'esperienza surreale che apre scenari che spero qualcuno riesca ad individuarmi...
    Nello specifico ciò accade in:
    Società snc formata da 4 soci-amministratori aventi ognuno il 25% del capitale.

    Si scopre che uno dei soci ha acquistato beni per uso personale, estranei all'oggetto sociale della ditta, per un valore di circa 10mila euro; andando a fondo vengono a galla altre cosette interessanti...cmq si decide di procedere con l'eslcusione del socio.
    Viene comunicata la convocazione per la riunione societaria alla quale però si presentano solo 2 soci (il socio assente è quello sotto esclusione e l'altro è il di lui cugino...). Nel giorno stabilito la riunione viene fatta e viene deliberata l'esclusione del socio in questione.

    La sera stessa della delibera viene fatta pervenire a tutti i soci un fax che preannuncia una raccomandata nella quale, di li a una settimana, il socio escluso organizza una riunione societaria (tra l'altro nello studio del proprio avvocato...), nella quale intende escludere i due soci che hanno deliberato la propria esclusione...

    • A questo punto mi chiedo può farlo, essendo già escluso? Cioè non avrebbe perso il diritto di voto essendo già escluso?
    • Ammesso che possa farlo la società rimarrebbe formata (per un determinato periodo) solo da 1 socio; può esistere una società snc formata solo da 1 socio?
    • Se si cosa potrebbe fare il socio superstite? Può mettere in liquidazione la ditta senza confrontarsi con gli altri soci?
    • Secondo voi questa azione che definirei scorretta e sconsiderata che scopo avrebbe?
      Vi ringrazio per l'attenzione e per le delucidazioni che vorrete darmi.

    Saluti.
    Mario


  • Super User

    Ciao,
    l'argomento è interessante e complesso e premetto che le mie sono solo considerazioni.
    In primo luogo devi fare riferimento ai patti sociali e verificare se dispongano qualcosa di particolare per l'esclusione del socio, viceversa si fa riferimento al codice civile art. 2286-2287.

    L'esclusione deve essere motivata, non si può escludere un socio senza motivo (voi il motivo lo avete, lui sembra di no quindi dovreste stare tranquilli).
    L'esclusione a effetto decorsi 30 giorni dalla comunicazione al socio della sua esclusione. Al momento quindi è ancora socio.

    L'esclusione va deliberata a maggioranza non computandosi il socio da escludere. Qui il calcolo delle maggioranze non è semplice e quindi non mi espongo.

    Se restasse un solo socio (cosa che non si verificherà perché dubito della vaidità di esclusioni a catena senza motivazione) il socio superstite avrà sei mesi per ricostituire la pluralità dei soci, oppure deliberare lo scioglimento o la trasformazione in ditta individuale.

    Qual'è lo scopo? secondo me vogliono spaventarvi per nascondere le colpe dell'altro socio, non so che interessi e che cifre ci siano in ballo, ma vi consiglio di rivolgervi ad un legale o ad un commercialista che vi segua nell lite.


  • User Newbie

    Grazie fab75 per la risposta illuminante.
    Ma in un caso come questo esiste un organo preposto per valutare la validità delle esclusioni?
    Sull'atto costitutivo si parla di contenziosi "sanabili" attraverso un'arbitrato;
    ma in questo caso bisogna fare ricorso a 2 arbitri? Evvai di spese!!:x


  • Super User

    L'organo preposto è il tribunale, passando per l'arbitrato dovreste fare prima e risparmiare qualcosa.


  • User Newbie

    Quindi ci sarebbero 2 cause distinte mediate da due distinti arbitri?
    Scusa l'assedio ma faccio fatica a capire i risvolti.


  • Super User

    Non lo so credo si possano riunire.
    Ma non ho esperienza di arbitrati.